Film per il Giubileo della misericordia – Il figlio di Saul

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Papa Francesco ricorda lโ€™orrore della Shoah

Locandina_FigliodiSaulยซLa violenza dellโ€™uomo sullโ€™uomo รจ in contraddizione con ogni religione degna di questo nome, e in particolare con le tre grandi religioni monoteistiche. La vita รจ sacra, quale dono di Dioยป. Nella sua prima visita alla Sinagoga di Roma, il 17 gennaio 2016, papa Francesco ha sottolineato come la violenza non possa appartenere alla religione. Il Papa ricordando poi il dramma della Shoah ha rimarcato come ยซil passato ci deve servire da lezione per il presente e per il futuro. La Shoah ci insegna che occorre sempre massima vigilanza, per poter intervenire tempestivamente in difesa della dignitร  umana e della paceยป.ย 

Il cinema svolge un ruolo significativo nel mantenere viva la memoria della Shoah, soprattutto per le giovani generazioni. Con il film Il figlio di Saul (Saul fia) di Lรกszlรณ Nemes la Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI – Fondazione Ente dello Spettacolo, dโ€™intesa con lโ€™Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI, desidera proporre un approfondimento in vista della Giornata internazionale della memoria (27 gennaio), nonchรฉ inaugurare un ciclo di proposte cinematografiche dedicate al Giubileo straordinario della misericordia, proposte pensate per parrocchie, sale della comunitร , Animatori della Comunicazione e della Cultura, ma anche per insegnanti e tutti coloro che sono impegnati nel settore educational.

Per non dimenticare, il film Il figlio di Saul

[ads2]In concorso al 68. Festival di Cannes (2015), dove ha attenuto il Gran Premio della Giuria, nonchรฉ vincitore del Golden Globe come Miglior film straniero e in corsa per lโ€™Oscar 2016, il film Il figlio di Saul (Saul fia, 2015) รจ lโ€™opera prima del regista esordiente Lรกszlรณ Nemes, giร  assistente del noto regista Bรฉla Tarr. Il giovane autore ungherese, prendendo spunto dalla vasta letteratura sulla Shoah, nello specifico dalle memorie degli ebrei dei Sonderkommando โ€“ in Italia nel volume La voce dei sommersi edito da Marsilio โ€“, propone un crudo viaggio nellโ€™inferno di Auschwitz, offrendo una prospettiva inedita sullโ€™orrore.ย 

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รˆ storia dellโ€™ebreo Saul Auslander โ€“ interpretato dal poeta-scrittore Gรฉza Rรถhrig โ€“, internato nel campo di concentramento di Auschwitz, il quale nei gruppi Sonderkommando รจ costretto a occuparsi della tragica fine dei prigionieri. Mentre lavora in uno dei forni crematori, scopre il cadavere di un ragazzo in cui crede di riconoscere il figlio. Saul dunque fa il possibile per salvare quel corpo e offrirgli una corretta sepoltura, con il conforto della preghiera.ย 

Per Il figlio di Saul Nemes adotta una soluzione narrativa originale e innovativa, lontana dalle numerose declinazioni del dramma della Shoah sul grande schermo: รจ quasi tutto giocato con una falsa soggettiva, unโ€™inquadratura che riprende il protagonista da vicino, seguendolo di spalle; il film permette in questo modo di cogliere con piรน incisivitร  lo stato di angoscia e smarrimento dei prigionieri del lager. Il regista non ci mostra apertamente lโ€™orrore, non offre inquadrature esplicite di quei loghi e di quelle nefaste azioni, ma decide di raccontare una sola di quelle esistenze. Tutto ciรฒ non implica una minore efficacia, cosรฌ come non rende il film di minore importanza rispetto ad altri titoli sullo stesso argomento. Nemes lascia lโ€™orrore fuori dallโ€™inquadratura, non lo chiama mai in campo. Questo, perรฒ, non lo rende meno presente, insistente. Ne avvertiamo infatti, al seguito di Saul, tutta la sua efferatezza. ยซNon volevo โ€“ dichiara il regista โ€“ trasformare nessuno in un eroe, non volevo neanche assumere il punto di vista dei sopravvissuti nรฉ mostrare troppo di quella fabbrica di morte. Volevo solo trovare una prospettiva che potesse essere esemplare, ridotta allโ€™essenziale, per raccontare una vicenda il piรน possibile semplice e arcaicaยป.

Altro aspetto centrale del film รจ il richiamo allโ€™opera di misericordia corporale seppellire i morti: nel film Saul, che inizialmente incede in maniera tristemente meccanica nel lager, quando si trova dinanzi al corpo violato del ragazzo, si sente scosso e chiamato a interrompere quel circolo vizioso. Vuole allontanare dalle fiamme quel corpo e affidarlo con la preghiera a una degna sepoltura. Per fare questo, Saul mette a repentaglio la sua vita, andando alla ricerca di un rabbino nel campo di concentramento, affinchรฉ ci sia anche la benedizione di un religioso.ย 

Il figlio di Saul รจ pertanto unโ€™opera di grande pregio, per la capacitร  di offrire allo spettatore una prospettiva diversa sul dramma della Shoah, regalando una nuova preziosa testimonianza. Per non dimenticare.ย 

Per approfondire con la Cnvf e Cinematografo.it

Commissione Nazionale Valutazione Film CEI: ยซNemes mette in campo due importanti soluzioni: fa svolgere in un contesto dove la ragione ha abdicato alla follia una storia โ€œimpossibileโ€ di religione e di pietร . Rinuncia, al momento di avviare la m.d.p., ai formati spettacolari per scegliere quello ridotto, quello piccolo. Una soluzione di stile finalizzata a non allagare lo sguardo sullโ€™orrore delle immagini. Lโ€™azione si volge quasi tutta allโ€™interno di corridoi, stanzoni, spazi privi di luce dove la mancanza di respiro toglie ogni anelito di vita. Nel finale arriva la domanda a lungo attesa: Saul preferisce la sepoltura di un ragazzo difronte allโ€™uccisione dei tanti innocenti? Il quesito apre problemi morali profondi e forse insolubili. Perรฒ concreti e, per come Saul li vive, terribilmente veri. Seguire Saul e il suo punto di vista evita insistenze, ripetizioni, distrazioni. La regia pedina ogni angolo del campo, alzando lo sguardo ad altezza di pietร  e compassione. Si tratta di un film che ripropone argomenti su cui รจ sempre opportuno riflettere e che, dal punto di vista pastorale, รจ da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattitiยป (www.cnvf.it).

Rivista del Cinematografo – Cinematografo.it: ยซIl formato dellโ€™immagine รจ quasi quadrato, la macchina a mano tallona Saul nellโ€™Inferno del campo, un Inferno che seguiamo attraverso i suoi occhi, con la (falsa) soggettiva della dannazione: non ci sono campi totali, solo inquadrature ravvicinate, forzatamente parziali, inconcludenti, โ€œrumoroseโ€ โ€“ e infatti il lavoro sul sonoro รจ strepitoso. Ed รจ, tutto, documentato: Nemes, che ha avuto parte della famiglia assassinata ad Auschwitz e ha sempre trovato frustrante la miticizzazione insita nei film sui campi, ha trovato ispirazione in Requiem per un massacro di Elem Klimov (1985), soprattutto, ha adattato e assemblato le testimonianze di veri membri dei Sonderkommando di Auschwitz, Le voci sotto al cenere, conosciuti anche come i Rotoli di Auschwitz. (โ€ฆ) รˆ un grande film (โ€ฆ) che rinnova la letteratura filmografica sul tema, riportandoci lรฌ in carne, ossa e dolore dove tutto รจ iniziato. La fine dellโ€™uomo, il carnefice, la vittima e chi sta in mezzo, il Sonderkommando, una vittima diversa. Non perdeteloยป (Federico Pontiggia).

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