
NOTE DI REGIA
Ritrarre un poeta contemporaneo tra i piรน carismatici e sfuggenti degli ultimi decenni. Raccontare la saga umana e artistica di Giovanni Lindo Ferretti per restituire la complessitร di un personaggio che ancora oggi riesce a scatenare sentimenti e opinioni contrastanti. Fedele alla linea รจ un film in forma di dialogo, forte di unโalchimia che permette di intravedere quegli spazi, fisici e non, abitualmente celati e scorgere prospettive inusuali sulla persona. Al tempo stesso unโoccasione alta per affrontare tematiche e concetti ricorrenti nella mia ricerca.
FEDELE ALLA LINEA. Giovanni Lindo Ferretti – trailer ufficiale from Articolture on Vimeo.
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Pensiero politico-intellettuale forte e attitudine punk, cristianesimo e comunismo, musica popolare e letture salmodianti, palcoscenico e stalla: questioni esistenziali e storie famigliari che tratteggiano un percorso anticonformista, coerentemente controcorrente. La Parola, prima forma di tecnologia, รจ messa in relazione con la fisicitร maestosa e lโanimalitร pura dei cavalli, muti testimoni di una nuova progettualitร e al contempo fulcro di scelte passate, in un controcanto estetico costante. I Pensieri tracciano il percorso scandendone il ritmo, dando vita a quadri dai tempi posati, con respiri lenti, ma imprevedibili, dove il girato di oggi si alterna al passato, che incalza e amplifica il racconto. Fondamentale quindi per la costruzione narrativa il reperimento di preziosi contributi dโarchivio: inedite immagini dei CCCP Fedeli alla linea nella Berlino degli anni del Muro, scatti dei primi concerti concessi da Umberto Negri, tra i fondatori del gruppo con Ferretti e Zamboni, vhs mai visti recuperati allโinterno del Fondo Valdesalici, foto di famiglia, estratti del film di Luca Gasparini, Tempi moderni e sequenze del viaggio in Mongolia tratte da Sul 45ยฐ parallelo di Davide Ferrario, fino ad arrivare ai suoni e alle immagini dellโattuale tour A cuor contento.
Una certa fascinazione per il cinema sovietico mi ha guidato verso incursioni ardite nellโopera di uno dei maestri degli anni Venti, per scoprire un amalgama possibile fra le sonoritร dei CCCP-CSI e lโestetica russa di quel periodo.
Immagini montanare del secolo scorso restituiscono parte di quel mondo arcaico e perduto, quella forza del passato invocata da Pasolini, che in Lindo Ferretti si manifesta a cominciare dallโuso della lingua, nel rapporto con la tradizione, nel cristianesimo e nella ricerca incessante di una religiositร del vivere, o nella capacitร di saper vedere in un rudere o in un antico ciottolato anni di potenza generatrice. Lasciata lโEmilia paranoica, lo sguardo si sofferma sul crinale appenninico, insiste sui borghi abbandonati, sullโantica via Transumante che tuttora solca le valli.
Infine la Musica – dove รจ racchiusa lโessenza della sua opera – si impone e va oltre il concetto di colonna sonora dando forma ai pensieri e alle parole di Ferretti: un excursus dai primi CCCP, ruvidi e allโavanguardia, ai live recenti, piรน scarni e diretti, fino allโambiziosa messa in scena sperimentale di un teatro barbarico di uomini, cavalli e montagne.
