Il 9 marzo sono iniziate, in comunione spirituale con il Santo Padre, gli Esercizi Spirituali della Curia Romana, nell’Aula Paolo VI e sono terminate venerdì 14 marzo. Le meditazioni sono state proposte da Padre Roberto Pasolini, O.F.M. Cap., Predicatore della Casa Pontificia, sul tema: “La speranza della vita eterna”.
Qui di seguito i 10 video delle meditazioni.
Nota: per aprire la playlist con tutti i video, clicca, nel player video, in alto a destra dove c’è scritto “1/10”, alla destra del pulsante “Condividi”.
Questa raccolta di meditazioni affronta il tema della vita eterna come punto centrale della fede cristiana. Viene sottolineato come questo concetto, pur essendo fondamentale, possa aver perso centralità nella riflessione e nella vita dei credenti. Lo scopo di queste riflessioni è di riscoprire e approfondire il significato di questo “più grande tesoro di famiglia” che Dio ha già donato.
1I tre orizzonti della vita eterna:
Secondo le meditazioni, la vita eterna si articola in tre orizzonti principali, ripresi dal catechismo:
- Il Cielo: Desiderio di Dio per ogni persona, rappresentando la vita nella piena comunione con Lui.
- L’Inferno: La dannazione eterna, la possibilità di voltare le spalle a Dio in modo definitivo. Questa non deve essere identificata con l’idea dell’apocatastasi, dottrina eretica che prevede la salvezza finale di tutti.
- Il Purgatorio: Uno spazio di purificazione finale per coloro che muoiono nella grazia e nell’amicizia di Dio ma non sono perfettamente purificati, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del Cielo. Il Purgatorio è tutt’altra cosa dal castigo dei dannati. Potrebbe essere visto come un’anticamera di accesso all’eternità del Cielo, dove si è finalmente liberi dalla logica di perfezione terrena. In questo luogo si impara a non disprezzare nulla e nessuno, abbracciando la compassione.
2Il Giudizio:
Si distinguono due forme di giudizio:
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- Il Giudizio Particolare: Sulla vita di ciascuno dopo la morte.
- Il Giudizio Universale: Alla fine dei tempi, quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria e tutti i popoli saranno radunati davanti a lui. Questo giudizio si baserà sul criterio dell’amore fraterno e della compassione verso il prossimo. Coloro che avranno avuto compassione erediteranno il Regno, mentre coloro che avranno negato la loro sensibilità andranno nel fuoco eterno. In quel giorno, più che un giudizio, ci sarà una solenne dichiarazione di ciò che è avvenuto, la “fine di ogni giudizio” terreno e superficiale, lasciando spazio solo allo sguardo di Dio.
3La Trasformazione e il Rinnovamento:
Il cammino verso la vita eterna implica una trasformazione interiore. Anche se l’uomo esteriore si disfa, quello interiore si rinnova giorno dopo giorno, e le tribolazioni presenti sono leggere e momentanee rispetto alla gloria eterna. C’è un disegno d’amore di Dio che permette di smettere di preoccuparsi eccessivamente per il controllo della propria vita. La nostra carne mortale verrà “assorbita dalla vita”, un processo già in atto e simboleggiato dall’Eucaristia. Dio opera sia nella continuità che nella discontinuità.
4Il Ruolo della Fede:
La fede è essenziale per accogliere il dono della vita eterna. Essa permette di credere di avere già un posto in cielo, preparato fin d’ora. La vera fede si manifesta nel permettere agli altri di fare del bene, oltre che nel farlo noi stessi. La fede è ciò che salva.
5L’Eucaristia:
L’Eucaristia è presentata come il luogo dove continuità e discontinuità si uniscono. Non è solo un memoriale del passato, ma uno sguardo verso il futuro, verso il Regno di Dio. Nella celebrazione eucaristica, non solo il pane viene consacrato, ma anche noi, in vista del Regno. È il momento in cui la nostra vita viene assorbita in Dio attraverso Cristo, e nulla di ciò che è vissuto nell’amore e nella comunione andrà perduto. Partecipare consapevolmente all’Eucaristia è fondamentale per questo “trasferimento” della nostra vita in cielo.
6La Preghiera e l’Ascolto della Parola di Dio:
La voce del predicatore è solo un’occasione per ascoltare la Parola di Dio. L’invito è di partire dagli spunti offerti per cercare l’appello che la Parola di Dio fa risuonare nei nostri cuori. La preghiera più profonda permette alla Parola di Dio di rivelare qualcosa di nuovo sull’immagine di Dio e di noi stessi davanti a Lui, portando a un cambiamento di vita. È importante non essere insensibili alla voce di Dio e accogliere la diagnosi di essere “già morti a causa del peccato” per poter ricevere il dono della vita eterna. La preghiera deve essere anche un momento di verità davanti a Dio.
7Affrontare la Morte:
La tradizione biblica ricorda l’indifferenza e l’ostilità dell’uomo verso i doni di Dio, inclusa la vita eterna. Si parla di una “prima morte”, quella a causa del peccato, che indebolisce l’anima e porta perdita di senso. La “seconda morte” potrebbe essere quella biologica o spirituale. È importante farsi trovare nella volontà di Dio per non essere colpiti dalla seconda morte. Invece di fuggire dalla morte, come fece Francesco alla fine della sua vita abbracciandola come sorella, dovremmo imparare a riconoscerla come parte della realtà.
8Vivere il Presente in Vista dell’Eternità:
È fondamentale non fissare lo sguardo solo sulle cose visibili e momentanee, ma su quelle invisibili ed eterne. Il tempo presente va utilizzato per farsi piccoli e attivare negli altri la generosità e la cura. Dio desidera non solo che i suoi figli sappiano amare, ma anche che si lascino amare. Il Regno di Dio è vicino, e questo dovrebbe influenzare il nostro modo di vivere.
9Comunità e Relazioni:
L’amore verso il prossimo è il criterio fondamentale del giudizio universale. La risurrezione è un evento di comunione, non un trionfo individuale. Gli “inferi” possono essere quei luoghi dove non ci si guarda e non ci si riconosce reciprocamente.
10Discernimento Spirituale:
È necessario mettere alla prova gli spiriti per discernere se provengono da Dio. Riconoscere Gesù venuto nella carne è un atto esistenziale che si verifica all’inizio di ogni giornata, sintonizzandosi con l’annuncio che “il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino”.
11Riposo Eterno e Fiducia in Dio:
Si sottolinea l’importanza di cercare il “riposo eterno”. Il riposo vero si trova quando si è in pace con ciò che si è vissuto, senza aspettative dopo aver compiuto il proprio dovere. Bisogna imparare a entrare nel riposo di Cristo, confidando nella logica della fiducia e dell’amore. Anche il riposo dai vizi e dai peccati è fondamentale. Non siamo immortali, ma siamo eterni come memorie incancellabili nel cuore di Dio.
In conclusione, queste meditazioni invitano a una profonda riflessione sulla vita eterna, non come una vaga speranza futura, ma come una realtà che inizia nel presente, attraverso la fede, l’amore, la preghiera, l’Eucaristia e un rinnovato modo di vivere e di relazionarci con Dio e con gli altri.

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