Durante il cammino ogni mendicante estrae dalla bisaccia il necessario per vivere: non solo il pane, ma anche ogni parola che, uscita dalla bocca di Dio, รจ giunta a lui attraverso la voce di altri pellegrini, come lui mendicanti dโamore. Vorrei allora ricordare qualcuno di questi testimoni della speranza che hanno offerto cibo per la mia vita spirituale nel corso del mio pellegrinaggio di sequela dellโunico Signore.

Padre Andrรฉ era certamente un โvisionarioโ, ma non nel senso con cui solitamente si indica chi sa vedere nel futuro delle chiese, del mondo o della vita monastica, bensรฌ un visionario che teneva fisso lo sguardo sul cuore dellโuomo, โlโuomo profondo del cuoreโ (1Pt 3,4), โlโuomo interioreโ (2Cor 4,16). Conosceva bene, da autentico โdioraticoโ queste profonditร , questo luogo segreto in cui la voce di Dio entra in contatto con il nostro sentire, volere, operare (Fil 2,13). Ecco perchรฉ ricorrevano a lui uomini e donne, monaci soprattutto, per manifestargli i โpensieri piรน profondiโ e ricevere tramite lui la luce dello Spirito sulle regioni tenebrose e sugli inferni che abitano ciascuno di noi.
Louf era un โuomo della Parolaโ e soprattutto un uomo del Vangelo, che commentava nelle omelie durante le liturgie eucaristiche, ma che risuonava in lui costantemente perchรฉ era in costante meditazione, ruminatio delle parole attinte dalla liturgia e dalla lectio. Per questo poteva dire: โOgni mattina, al capitolo, io creo la mia comunitร โ, perchรฉ della parola di Dio si faceva sempre eco, non limitandosi a ripeterla ma accogliendola, vivendola e sperimentandola. Proprio grazie al suo amore per la lectio divina mi chiese di predicare gli esercizi alla sua comunitร . Fu unโesperienza di grande fraternitร con lui, che mi permise di conoscere in profonditร un monaco forte, che sapeva bene cosa il Signore chiedeva a lui, innanzitutto, e alla sua comunitร , ma anche un uomo mite, misericordioso, capace di grande amicizia e affettivamente molto sensibile. Non dimenticherรฒ mai la cura che si era preso di un suo monaco mandato a Roma a studiare e che a Roma si era smarrito, lasciando cadere appartenenza monastica e vita cristiana: lo seguรฌ finchรฉ fu possibile e incaricรฒ me, che andavo sovente a Roma, di stargli vicino e di accompagnarlo nella malattia che lo avrebbe portato alla morte.
Ma ciรฒ che in p. Louf mi ha sempre colpito โ e mi resta come lโereditร del piรน grande maestro spirituale che abbia conosciuto โ รจ il suo grande messaggio sul primato della grazia in tutta la vita cristiana e monastica, che non รจ โvita di perfezioneโ bensรฌ โvita di imperfezioneโ nella quale la grazia rialza chi cade, ama la debolezza, รจ santitร contagiosa verso il peccatore, vince ogni paura e ogni peccato. P. Andrรฉ diceva che Dio non รจ felice quando vede qualcuno che non ha bisogno di misericordia perchรฉ pratica scrupolosamente legge e disciplina cristiana e monastica! Dio ama il peccatore perchรฉ in lui puรฒ dispensare la sua grazia e mostrare lโampiezza del suo amore misericordioso. Le virtรน, infatti, imbarazzano il Signore se non sono frutto della sua grazia!
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Davvero p. Andrรฉ Louf รจ stato โ e le sue parole sono tuttora โ per me, per i miei fratelli e sorelle, per un gran numero di uomini e di donne una guida sicura in tale cammino alla ricerca dellโโuomo nuovoโ, posto nel nostro cuore mediante la grazia del battesimo, e che lungo tutta la vita il credente รจ chiamato a far emergere, lasciandosi assimilare al Figlio dellโuomo, a colui che โci ha insegnato a vivere in questo mondoโ (cf. Tt 2,11-12). un uomo, un cristiano, un monaco nei confronti del quale molti, come me, hanno contratto un enorme debito di gratitudine.
Pubblicato su: Jesus – Rubrica La bisaccia del mendicante – Dicembre 2017 di ENZO BIANCHI
