Jean-Marie Tillard, grande teologo dal soffio ecumenico, e per me maestro e amico, negli ultimi anni di vita domandava spesso: โSiamo gli ultimi cristiani?โ. Era un discepolo di Gesรน, non colto da pessimismo o da amarezza, ma quella domanda gli sorgeva spontanea; ed era spinto a porla e a porsela non dalle statistiche che rivelavano la diminuzione del numero dei cristiani nel nostro occidente, ma constatando il venir meno della passione, della convinzione da parte di molti battezzati che pur continuavano a dirsi cristiani e magari confessavano unโappartenenza alla chiesa.
Ormai anziano, sono anchโio tentato di pormi questa domanda, e per lโevidenza delle stesse ragioni. Raramente, infatti, trovo cristiani che nutrono una passione per Gesรน Cristo, per il Vangelo, e sono davvero convinti non solo che Gesรน possa essere una risposta alle loro domande di senso della vita, ma sia la loro vita, il loro futuro. ร vero, oggi si puรฒ constatare tra i cristiani una ricerca di vita spirituale o interiore molto intensa, forse piรน intensa di ieri. Ma sovente si tratta di una spiritualitร che si nutre di una certa credenza in Dio, di una ricerca di benessere interiore, e attende non il Regno che viene, non Gesรน Cristo, ma un insegnamento etico per vivere meglio, una didascalia antropologica che consenta di trovare pace, armonia in sรฉ e con gli altri.
Cosรฌ il messaggio di Gesรน รจ svuotato e ridotto a una spiritualitร raffinata ma senza la grazia, a una via di auto-salvezza. Chi cita ancora la parola di Gesรน: โChi vuole salvare la propria vita, la perderร ; ma chi perderร la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverร โ (Mc 8,35)? Proprio per questo viene a mancare la passione, che รจ unโesperienza piรน che un sentimento, unโesperienza in grado di destare vita nella nostra vita. Se cโรจ questa passione, allora ci sarร anche la gioia di essere cristiani, di poter vivere insieme a Gesรน Cristo, di poterci sentire fratelli e sorelle nella comunitร dei discepoli del Signore.
Lโesperienza cristiana รจ molto piรน del vivere una spiritualitร che, come vita interiore, tutti gli esseri umani possono fare. Sono numerosi oggi quelli che sembrano abbagliati dallโattenzione di molti battezzati alla โspiritualitร โ; ma se poi si indaga a fondo, si scopre che costoro non sono impegnati in una โvita spiritualeโ, cioรจ animata dallo Spirito santo, dunque vita in Cristo, ma piuttosto in cammini di interioritร scaturiti dalle diverse sapienze umane. Purtroppo anche tanti autori, vere star della spiritualitร che si dicono cattolici, in realtร insegnano solo unโetica terapeutica. La fede cristiana non puรฒ essere ridotta a una via per โdiventare personalmente miglioriโ, ma deve restare una comunicazione di vita, una grazia che giustifica lโesistenza di ciascuno e la rende gioiosa. La gioia del Vangelo รจ gioia della fede!
Benedetto XVI ha ricordato con forza che โallโinizio dell’essere cristiano non cโรจ una decisione etica o una grande idea, bensรฌ un evento, lโincontro con una persona, che dร alla vita un nuovo orizzonte e con ciรฒ un orientamento definitivoโ (Enciclica Deus caritas est 1, 25 dicembre 2005). Nellโincontro con Gesรน Cristo si รจ generati come amanti, come persona la cui passione รจ veramente amare piรน lui che il padre, la madre e persino la propria vita (cf. Lc 14,26; Mt 10,37), รจ veramente conoscere la profonditร e lโampiezza dellโamore. E si faccia attenzione: non mi riferisco a un amore mistico, semplicemente di desiderio, ma allโamore che conosce la gratuitร dellโamore di Dio, sempre preveniente e mai da meritarsi.
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Allora pregare รจ una festa, celebrare la liturgia รจ una festa, leggere le scritture ascoltando la parola รจ una festa, una beatitudine. Siamo dunque gli ultimi cristiani? Dobbiamo rassegnarci a vivere in comunitร dove manca il fuoco, quel fuoco che Gesรน volle portare sulla terra e desiderรฒ tanto vedere ardere (cf. Lc 12,49)? Siamo stati incapaci di trasmettere quella passione che rende la fede contagiosa? A volte mi dico che la durezza di cuore รจ meglio della tiepidezzaโฆ In ogni caso, credo che queste domande e soprattutto questa ricerca di unโintensa passione per Cristo non possano essere evase o tralasciate con sufficienza.
Articolo pubblicato sulla rivista Jesus, Bisaccia del mendicante – Gennaio 2019
