Enzo Bianchi, Priore della Comunitร monastica di Bose, presenta nel Maggior Consiglio l’ultimo incontro del ciclo “Le Rappresentazioni del Sacro”.
Palazzo Ducale Genova – dal 19 gennaio al 23 febbraio 2015 ore 17.45Tutte le religioni hanno dovuto fare i conti con la necessitร o la tentazione di dare figura palpabile allโoggetto della loro credenza e venerazione. Si sono cosรฌ trovate davanti a domande ineludibili:
ร possibile rappresentare il sacro e il divino? ร lecito in qualche misura o รจ addirittura proibito dalla stessa Rivelazione?
Le risposte sono risultate differenti non solo tra lโuna e lโaltra religione, ma anche allโinterno della medesima religione, come si vede, da una parte, nellโesuberanza di immagini oggetti di culto presenti in gran parte delle tradizioni, dallโaltra, nei divieti opposti dallโebraismo e dallโislam, nonchรฉ nelle divisioni interne alle chiese cristiane orientali tra iconoclastia e iconolatria nellโVIII e nel IX secolo e nella netta scissione della cristianitร occidentale dallโepoca della Riforma protestante.
Anche dove la rappresentazione viene ammessa, rimangono diversi problemi: come rappresentare ciรฒ che per definizione รจ irrappresentabile? Come dare figura al sacro in modo da non assolutizzare lโimmagine ma mantenerla nel suo senso di rimando al trascendente?
Rispetto ai simboli delle diverse religioni oggi si ripropone in termini politicamente scottanti la questione della loro esibizione in pubblico: ร accettabile il divieto vigente in molti paesi di mostrare simboli difformi da quelli della religione ufficiale dello stato? ร accettabile il divieto generalizzato di qualsiasi simbolo religioso? ร possibile convergere su regole ragionevoli e condivise?
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