L’incontro offre una discussione sulla rilevanza e l’attualitร del cristianesimo in un momento di crisi. Don Luigi Maria Epicoco, teologo e sacerdote, parla della necessitร per i cristiani di abbracciare l’autenticitร e l’autorevolezza, enfatizzando come la vera misura del cristianesimo non sia la quantitร ma la qualitร della fede e l’esempio dei santi.
Epicoco sviluppa il suo argomento attraverso diversi punti, tra cui l’importanza della parola credibile e autorevole sull’autoritarismo, il recupero dell’unicitร individuale all’interno della relazione con gli altri, la riconciliazione con la vulnerabilitร umana, e il potere inteso come servizio e libertร . La discussione, che include un’introduzione di un amico e un segmento di domande e risposte, si sofferma anche sulla misericordia, la compassione e il dono di sรฉ come caratteristiche fondamentali dell’insegnamento di Gesรน.
Crisi, Narcisismo e Potere: 5 Risposte Inattese dal Vangelo per la Nostra Vita
1.0 Introduzione: La Crisi รจ un Segno di Vitalitร , non di Morte
Viviamo con la costante sensazione di essere in crisi. Crisi economica, crisi sociale, crisi personale. In un mondo che sembra andare alla deriva, รจ naturale domandarsi se una tradizione antica come il Cristianesimo abbia ancora qualcosa di rilevante da dire. La risposta, secondo la riflessione del teologo e scrittore Luigi Maria Epicoco, non รจ solo “sรฌ”, ma รจ anche profondamente controcorrente.
Il punto di partenza รจ un ribaltamento radicale della nostra premessa. Per Epicoco, la crisi non รจ un segnale di morte, ma di vita. “La crisi รจ la cifra della nostra vitalitร ”, afferma. Sognare un’esistenza senza crisi, significa desiderare morire. ร proprio in questa fatica di “imparare di nuovo a stare al mondo” che la vita si manifesta nella sua pienezza.
In questo contesto, il messaggio del Vangelo non รจ un manuale per risolvere i problemi e raggiungere la pace, ma una mappa per attraversare la crisi con un significato nuovo. Le riflessioni di Epicoco offrono risposte potenti, pratiche e spesso sorprendenti alle domande del nostro tempo. Ne abbiamo distillate cinque, cinque lezioni che sfidano il nostro modo di pensare e ci invitano a guardare la realtร con occhi diversi.
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2.0 La Prima Lezione: Recuperare una Parola Credibile in un Mondo di Slogan
1. La vera autorevolezza non seduce, ma “rovina” per liberare.
Viviamo in una societร che, secondo Epicoco, ha perso il senso dell’autorevolezza. Leader di ogni tipo, dalla politica all’educazione, faticano a farsi ascoltare. Le loro parole non hanno piรน peso, non sono piรน percepite come credibili. Per convincere, si deve ricorrere “allo slogan, alla pubblicitร , bisogna ricorrere alla pancia”.
La prima grande proposta del Cristianesimo รจ, allora, il recupero di una parola credibile e autorevole. L’esempio evangelico รจ potente: i soldati inviati dai sacerdoti e dai dottori della legge a interrogarlo tornano dai loro superiori senza di lui, giustificandosi con una frase che รจ una sentenza:
“Mai un uomo ha parlato come parla quest’uomo”
Cosa rendeva le parole di Gesรน cosรฌ diverse? Epicoco sottolinea una distinzione fondamentale. La vera autorevolezza non รจ autoritarismo (imporre con la forza) e non รจ nemmeno seduzione (dire “parla bene”). Al contrario, รจ una provocazione che ti cambia la vita. ร “qualcosa che ti mette in discussione… ti rovinano”. Una parola autorevole รจ quella che ti spacca le certezze mondane, ti toglie le sicurezze per farti entrare nella veritร .
Questo tipo di autorevolezza non รจ mai difensiva โ non si limita a denunciare il male (“questo รจ sbagliato, questo non si fa”). ร invece propositiva: mostra che esiste un modo alternativo e piรน bello di vivere. Non basta dire che la guerra รจ brutta; bisogna mostrare una via di pace che sia concretamente piรน attraente. La vera testimonianza non รจ litigare per difendere i propri valori, ma mostrare con la vita una bellezza che mette in crisi gli altri e li invita a cambiare.
3.0 La Seconda Lezione: L’Unicitร del Volto Contro la Tirannia del Numero e del Narcisismo
2. Non sei un numero, ma la tua unicitร si scopre solo nella relazione.
La nostra societร , osserva Epicoco, ci spinge verso due eccessi opposti e ugualmente pericolosi. Da un lato, la globalizzazione e la tecnologia ci riducono a codici, a dati, a numeri. “Siamo trattati piรน come cose che come persone”, perdendo la nostra identitร e il nostro volto unico. L’inferno, in fondo, รจ proprio questo: non sentirsi piรน raggiunti in ciรฒ che si รจ.
Dall’altro lato, reagiamo con l’estremo opposto: il narcisismo. ร un’esasperazione dell’io, un ripiegamento egoistico in cui “prendiamo la nostra unicitร e la facciamo diventare il motivo per cui noi non entriamo piรน in relazione con gli altri”. Il nostro essere unici diventa una prigione che ci isola.
Gesรน offre una terza via. Il suo messaggio non รจ mai astratto o generico; รจ sempre personale. Egli “guardava le persone negli occhi”, entrava in una relazione che considerava l’unicitร di ciascuno. Un episodio chiave si trova negli Atti degli Apostoli, quando Pietro incontra un mendicante alle porte del tempio. Prima di guarirlo, non gli lancia una moneta, ma gli dice una cosa fondamentale:
“Guarda verso di noi”
In questo invito c’รจ tutto. La caritร cristiana, spiega Epicoco, non consiste semplicemente nel “provvedere ai bisogni della gente”, ma nel “prendere sul serio la persona”. Si puรฒ dare un panino senza guardare in faccia chi lo riceve. Ma il vero messaggio cristiano รจ entrare in una relazione personale, riconoscere il volto dell’altro. La nostra unicitร , quindi, non รจ un fortino da difendere, ma un tesoro che, contrariamente al vicolo cieco del narcisismo, puรฒ essere scoperto solo attraverso la relazione con gli altri.
4.0 La Terza Lezione: Riconciliarsi con la Propria Fragilitร
3. Le tue ferite non sono qualcosa da nascondere, ma la tua carta d’identitร .
Come gestiamo la nostra fragilitร , le nostre ferite, le nostre mancanze? Anche qui, il mondo moderno ci propone due sentieri sbagliati.
Il primo รจ quello dell’odio verso di sรฉ. Passiamo la vita a “levigarci”, a voler risolvere ogni problema, a guarire da ogni ferita, inseguendo una versione idealizzata di noi stessi che non raggiungeremo mai. Questo sforzo costante, dice Epicoco, testimonia solo una cosa: in fondo, ci odiamo.
L’estremo opposto รจ scendere a compromessi. Ci arrendiamo alla nostra debolezza, la trasformiamo in una scusa e le permettiamo di governare la nostra vita. “Hai una ferita? Bene, comanda la ferita”. In entrambi i casi, non siamo liberi.
La via cristiana รจ quella della riconciliazione. Certo, siamo fragili, siamo una mancanza, ma non coincidiamo con quella mancanza. Conserviamo la libertร di fronte ad essa. L’immagine piรน potente di questo concetto รจ quella di Cristo Risorto. Per farsi riconoscere dai suoi discepoli, non mostra un’aureola o un potere divino, ma le sue ferite:
“mostrรฒ loro le mani il costato i piedi”
La sua carta d’identitร sono le sue ferite. L’implicazione รจ sconvolgente: le nostre vulnerabilitร , proprio ciรฒ che passiamo la vita a nascondere, possono diventare il luogo unico e irripetibile attraverso cui filtra la luce di Dio. Questa non รจ solo una carta d’identitร , ma la fonte della sua autorevolezza. La sua resurrezione รจ credibile non perchรฉ cancella la sofferenza, ma perchรฉ la integra e la trasfigura. Il vero problema, conclude Epicoco, รจ che “la gente non si vuole bene”. Se non accettiamo il modo in cui siamo fatti, con le nostre fragilitร incluse, come possiamo accogliere l’amore che Dio ha per noi?
5.0 La Quarta Lezione: Il Potere Autentico รจ Essere Liberi di Servire
4. Il vero potere non รจ comandare, ma essere abbastanza liberi da poter servire.
Tutti desideriamo contare, avere un posto, essere “primi”. Gesรน non nega questo desiderio umano, ma lo capovolge radicalmente: se vuoi essere il primo, devi farti ultimo e servire tutti. Ma attenzione, avverte Epicoco, questa non รจ una semplice formula retorica.
La sua analisi รจ illuminante: chi puรฒ permettersi davvero di servire? Non chi รจ costretto, ma solo chi รจ veramente libero. Fa un esempio semplice: un cameriere serve perchรฉ รจ il suo lavoro, รจ obbligato. Ma “il padrone” di casa puรฒ alzarsi, prendere dell’acqua e offrirla ai suoi ospiti proprio perchรฉ รจ il padrone. Il suo servizio non nasce da un obbligo, ma da una libertร e una sicurezza cosรฌ profonde da non temere di essere scambiato per un servo.
Il servizio diventa cosรฌ la massima espressione del potere, inteso come potere di essere liberi: liberi dal bisogno di affermarsi, di dimostrare il proprio valore, di occupare un posto per sentirsi importanti. Molti cristiani, nota Epicoco, aspirano a diventare “servi fidati” del padrone, cercando di compiacerlo per ottenere potere. Ma questa รจ una perversione. I cristiani sono chiamati a essere “figli”, non servi. E proprio perchรฉ si รจ figli del padrone, si ha la libertร interiore di alzarsi da tavola e servire, senza paura e senza bisogno di nulla in cambio.
6.0 La Quinta Lezione: La Trilogia per un Mondo Piรน Umano
5. La formula per cambiare il mondo: Misericordia, Compassione, Dono di sรฉ.
Epicoco conclude il suo percorso con una “trilogia” di atteggiamenti cristiani essenziali e profondamente contro-culturali, una formula per un mondo piรน umano.
โข Misericordia: ร la capacitร di amare una persona cosรฌ com’รจ, nella sua miseria, e non come idealmente dovrebbe essere. ร l’esatto contrario del giudizio e del gossip, che invece consiste nel “mettere in piazza la miseria di un altro”. La misericordia copre, accoglie e ama la persona nella sua realtร imperfetta.
โข Compassione: Non รจ solo sentire il dolore degli altri, ma anche la loro gioia: “ridere con chi ride e piangere con chi piange”. Il suo contrario non รจ solo l’indifferenza di fronte alla sofferenza, ma anche l’invidia di fronte alla felicitร altrui.
โข Dono di sรฉ: Il mondo ci dice: “Vuoi essere felice? Prendi”. Il Vangelo rovescia questa logica: c’รจ piรน gioia nel dare che nel ricevere. Questo dono, perรฒ, deve essere gratuito, “inutilmente”, senza aspettarsi un contraccambio. Chi puรฒ permettersi una simile gratuitร ? Solo chi si sente giร pienamente amato e “pagato” dall’amore di Dio, e quindi non ha bisogno di cercare nient’altro.
7.0 Conclusione: Non uno Sforzo Morale, ma un Frutto da Accogliere
Autorevolezza, unicitร , riconciliazione con le ferite, potere come servizio e una vita di misericordia, compassione e dono. Queste cinque lezioni offrono una bussola potente per navigare le crisi del nostro tempo.
Ma c’รจ un’ultima, cruciale precisazione che Epicoco offre. Questa non รจ una “lista di cose da fare”, un impegno morale che rischia di generare solo frustrazione. Questi atteggiamenti, chiarisce, non sono un obiettivo da raggiungere con uno “sforzo muscolare”, ma una conseguenza. Sono i frutti che nascono spontaneamente in chi vive un’autentica vita spirituale.
Queste lezioni tracciano un percorso coerente: un allontanamento dalle astrazioni e dalle performance del mondo per abbracciare una realtร piรน autentica, fondata su una parola credibile, su un volto unico e sulla veritร delle proprie ferite. In un’epoca che ci chiede di essere perfetti, efficienti e autosufficienti, e se la vera rivoluzione fosse riscoprire la bellezza di una parola credibile, di un volto unico e di una ferita che, invece di essere nascosta, diventa una fonte di luce?



