don Gianmario Pagano – L’inferno profondo del Conte Ugolino

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Il personaggio più famoso dell’Inferno divora il cervello del suo nemico nel luogo più freddo e tremendo mai immaginato da Dante.

Ma l’inferno ultraterreno di Ugolino è solo il prolungamento del suo Inferno già vissuto sulla terra, in quella torre nella quale è stato rinchiuso con i suoi figli.

L’amore paterno e quello filiale, l’impotenza di fronte alla morte, il dolore degli innocenti che muoiono per le colpe dei padri, sono temi universali che vanno molto al di là della semplice morte per fame.

Il cannibalismo come suprema deumanizzazione corona il viaggio di Dante nella parte più tenebrosa dell’anima umana che, anche se dannata, rimane umana nella sua disumanità. Dante, probabilmente, meriterebbe fama immortale anche se avesse scritto solo questo disperato canto.

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