Nel condividere pienamente quanto affermato dallโArcivescovo di Reims, S.E. Mons. รric de Moulins-Beaufort, e dal Vescovo Ausiliare, S.E. Mons. Bruno Feillet, in relazione alla triste vicenda del Sig. Vincent Lambert, desideriamo ribadire la grave violazione della dignitร della persona, che lโinterruzione dellโalimentazione e dellโidratazione comportano. Lo โstato vegetativoโ, infatti, รจ stato patologico certamente gravoso, che tuttavia non compromette in alcun modo la dignitร delle persone che si trovano in questa condizione, nรฉ i loro diritti fondamentali alla vita e alla cura, intesa come continuitร dellโassistenza umana di base.
Lโalimentazione e lโidratazione costituiscono una forma di cura essenziale sempre proporzionata al mantenimento in vita: alimentare un ammalato non costituisce mai una forma di irragionevole ostinazione terapeutica, finchรฉ lโorganismo della persona รจ in grado di assorbire nutrizione e idratazione, a meno che non provochi sofferenze intollerabili o risulti dannosa per il paziente.
La sospensione di tali cure rappresenta, piuttosto, una forma di abbandono del malato, fondata su un giudizio impietoso sulla sua qualitร della vita, espressione di una cultura dello scarto che seleziona le persone piรน fragili e indifese, senza riconoscerne lโunicitร e lโimmenso valore. La continuitร dellโassistenza รจ un dovere ineludibile.
Auspichiamo, dunque, che possono essere trovate al piรน presto soluzioni efficaci per tutelare la vita del Sig. Lambert. A tale fine, assicuriamo la preghiera del Santo Padre e di tutta la Chiesa.
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Kevin Card. Farrell - Pubblicitร - Prefetto Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita |
+ Vincenzo Paglia Presidente Pontificia Accademia per la Vita |
