Consigli su come celebrare in diretta tv o in streaming

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Ci รจ dato da vivere un tempo di prova, un tempo in cui ci troviamo ad essere fisicamente divisi dai fedeli per evitare il diffondersi di un virus che non fa distinguo, neanche di fronte al sacro.

Sappiamo con quanta generositร , nel rispetto delle norme sanitarie, sacerdoti, religiosi e religiose, diaconi, cercano di essere vicini alle persone nel bisogno, esprimendo nelle forme piรน creative una vicinanza apostolica che si avverte ancor piรน necessaria. Esortiamo a non far venir meno mai la prudenza, perchรฉ la trasmissione del Covid-19 avviene per contatto e, se non si rispettano scrupolosamente le regole base di attenzione, il rischio รจ di trasformarsi in presenze dannose soprattutto per i malati anziani o con gravi patologie. Tuttavia, la tecnologia ciย  viene in aiuto e ci รจ possibile raggiungere molti, se non tutti, attraverso i vari canali media che vanno da quelli classici come radio e tv, ai social (Facebook, Whatsapp, Youtube, Twitter, Instagram, TikTokโ€ฆ). Non bisogna mai dimenticare, perรฒ, che lโ€™Eucaristia รจ un grande dono, il piรน prezioso, e di esso e della sua celebrazione รจ doveroso prenderci cura. I suggerimenti che seguono nascono proprio da questa esigenza.

Indicazioni pratiche

  • La celebrazione eucaristica va svolta in un luogo sacro, ponendo la doverosa attenzione alla cura e al corretto svolgimento delle diverse sequenze Non รจ rispettoso del Mistero celebrato, mai e neanche in situazioni come questa, soprattutto per trasmissioni in tv e mediante i social, affidarsi a celebrazioni improvvisate in qualunque luogo (fuori dallโ€™aula liturgica) e poco curate.
  • La preparazione dellโ€™omelia e della preghiera universale, insieme alla Parola proclamata, commentata e ascoltata, puรฒ suscitare e favorire la preghiera comune e la condivisione.
  • รˆ opportuno proclamare la Parola di Dio in modo non rapido ma lento e meditato, dando lo spazio opportuno e necessario ai silenzi che non devono essere troppo lunghi, ma neppure insignificanti.
  • Tutte le forme rituali, verbali e non verbali, chiedono preparazione e dignitร  nello svolgimento: dalla proclamazione dei testi e delle preghiere al silenzio, dalla dignitร  degli spazi liturgici alle vesti, dalla pertinenza dei canti allโ€™uso dei diversi ed appropriati luoghi liturgici (la sede, per i riti dโ€™introduzione e di congedo; lโ€™ambone, e non leggii improvvisati, per la liturgia della Parola, lโ€™altare per la celebrazione eucaristica).
  • Le parole e i gesti del rito hanno unโ€™eloquenza e unโ€™efficacia per le quali le โ€œformeโ€ rituali sono capaci di โ€œinformareโ€, cioรจ dare โ€œformaโ€ cristiana alla Perchรฉ la forma non รจ mai solo formalitร , ma รจ insieme contenuto, nello specifico รจ parte dello stesso Mistero. Anche i fedeli devono essere formati ad una โ€œpresenzaโ€, se pur mediata dai mezzi di comunicazione, che non escluda il coinvolgimento del corpo, attraverso quelle forme che la partecipazione fisica alla celebrazione domanda di esprimere e di vivere, come forma di consapevole, piena, attiva e fruttuosa partecipazione, mai separabile e separata da quella interiore e spirituale.
  • Bisogna salvaguardare la trasmissione โ€œin direttaโ€ della celebrazione. Questo dovrebbe metterci in guardia da un proliferare di celebrazioni Resta valido lโ€™invito a collegarsi โ€œin direttaโ€ e proprio questa contemporaneitร  vuole e puรฒ favorire la โ€œpartecipazioneโ€, che รจ molto piรน di un semplice โ€œseguireโ€ la Messa, tanto meno โ€œvedereโ€ o โ€œsentireโ€ la Messa.
  • Per quanto riguarda, invece, le misure di prevenzione, in caso di concelebrazione รจ consigliabile un numero davvero ridotto di ministri concelebranti (massimo 5) ed รจ necessario che essi mantengano sempre la disposta distanza di sicurezza e osservino la forma della comunione al calice per intinzione.

Alcune attenzioni di regia

  • รˆ opportuno ricostruire uno sguardo che sia assembleare, ricalcando, pertanto, la visuale ampia. Lโ€™inquadratura, essendo in genere una camera – in molti casi quella dello smartphone -, non riprenda costantemente un primo piano, ma si apra a un Campo Totale dove si veda altare, ambone, celebrante. In pratica, lo strumento sia posizionato in maniera tale da creare la dimensione assembleare per portare il fedele a una maggiore partecipazione.
  • Ugualmente, รจ da curare lโ€™audio dal punto di vista tecnico: se possibile, dovrebbe essere in presa diretta; questo, infatti, aiuterebbe a colmare il senso di distanza che necessariamente si crea.
  • Unโ€™altra attenzione va data alla cura in ordine al decoro della celebrazione liturgica. Ad esempio, si usino i libri liturgici (messale e lezionario) e non altri sussidi; lโ€™altare e lโ€™ambone siano ben illuminati; presso lโ€™altare non manchino le candele; accanto allโ€™ambone, nel prossimo tempo di Pasqua, sia collocato il cero pasquale (di cera) e ci siano anche composizioni floreali sempre sobrie e mai eccessive.

Breve glossario social

Accanto alle proposte sopra riportate, ci sentiamo di suggerire alcune scelte che rimandano al linguaggio dei social e che possono costituire il giusto approccio alle celebrazioni mediate dagli strumenti di comunicazione.

  • Condivisione. Nei social il termine viene utilizzato per indicare la pratica di condividere contenuti testuali, immagini, video e audio e farli interagire tra loro e tra gli utenti. Ora il verbo โ€œcondividereโ€ puรฒ incoraggiare una postura adatta alla celebrazione: corpo, preghiera, risposte assembleari, interioritร โ€ฆ Si assiste a una celebrazione e non a una chat! Questa condivisione, vale la pena ricordarlo, รจ โ€œin attesa di una comunitร  eucaristicaโ€ che si dร  con la partecipazione reale, corporea, alla vita sacramentale.
  • Engagement. รˆ il grado di coinvolgimento che un determinato contenuto suscita. Gli indicatori di engagement piรน visibili su Facebook sono i โ€œMi Piaceโ€, i โ€œCommentiโ€ e le โ€œCondivisioniโ€. Questa pratica social poco si sposa con la messa in onda della celebrazione eucaristica. Offre, perรฒ, la possibilitร  per una riflessione sul giusto atteggiamento del celebrante: non si ceda a virtuosismi inutili o alla ricerca del consenso. Si rifletta invece sullโ€™importanza di portare prossimitร , familiaritร , e di rispondere a unโ€™esigenza di comunitร  in un momento di sofferenza per tutti.
  • Hashtag. La parola indica lโ€™etichetta che viene associata ad un contenuto relativo ad un particolare argomento, settore, parola o evento. Cโ€™รจ un doppio registro, che il termine aiuta a focalizzare e su cui bisogna rivolgere lโ€™attenzione: la celebrazione eucaristica e la comunitร . Non sono assolutamente etichette social, bensรฌ esigenze primarie che indicano unโ€™appartenenza radicale e, allo stesso tempo, radicata nella fede. Lโ€™Eucaristia รจ un grande dono, il piรน prezioso, e di esso e della sua celebrazione รจ doveroso prendersi cura.
  • Target. Sono le persone potenzialmente interessate a ciรฒ che si vuole offrire e quindi si desidera intercettare. Rileggendo il termine in chiave ecclesiale, รจ la comunitร  che vive la dimensione relazionale. Lโ€™Eucaristia e la Parola sono il nutrimento necessario per avvicinarsi a quellโ€™ยซoltreยป dato dalla speranza cristiana. Il filo della fede vale per ogni momento รจ sempre annodato alla speranza e alla caritร , che agisce in maniera silenziosa ma operosa.

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