Conferenza stampa di presentazione del Messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2014

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Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione del Messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2014. Alla conferenza stampa sono intervenuti il Cardinale Robert Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, il Monsignor Giampietro Dal Toso, Segretario, il Monsignor Segundo Tejado Muรฑoz, Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio e i Coniugi Davide Dotta e Anna Zumbo, Missionari in Haiti.

Prima della presentazione, il Presidente di “Cor Unum” ha annunciato che si recherร  ad Haiti nel marzo prossimo per inaugurare una scuola finanziata a nome del Santo Padre come segno della sua vicinanza al popolo haitiano, colpito nel 2010 da un terremoto che ha causato oltre 220 mila morti e coinvolto complessivamente 3 milioni di persone.

Successivamente il Cardinale Sarah ha spiegato che il testo del Messaggio del Papa per la Quaresima 2014 รจ dedicato al tema della povertร  e alla povertร  di Cristo in particolare, un concetto molto caro a Papa Francesco, che dall’inizio del suo Pontificato ha voluto mettere un’enfasi particolare su questa dimensione della vita del cristiano. “Infatti – ha detto il Cardinale – la visione cristiana della povertร  non รจ la stessa che governa il comune sentire. Troppo spesso si considera la povertร  semplicemente nella sua dimensione sociologica e la si comprende come mancanza di beni. Inoltre il concetto di ‘Chiesa povera per i poveri’ viene spesso evocato come forma di contestazione alla Chiesa, purtroppo anche opponendo una Chiesa dei poveri, una Chiesa buona, una Chiesa che fa il bene, una Chiesa la cui missione principale sarebbe quella della promozione sociale, ad una Chiesa della predicazione e della veritร , ad una Chiesa dedita alla preghiera e alla difesa della dottrina e della morale”.

“Il primo riferimento per un cristiano per capire la povertร  infatti รจ Cristo, che si รจ fatto povero per arricchirci della sua povertร . (…) La scelta della povertร  da parte di Cristo ci suggerisce che esiste una dimensione positiva della povertร , che peraltro risuona anche nel Vangelo, che proclama beati i poveri. รˆ evidente che in questa dimensione della povertร  cโ€™รจ un aspetto di spoliazione e di rinuncia. Ma ciรฒ รจ possibile perchรฉ la vera ‘ricchezza di Gesรน รจ il suo essere il Figlio’. Non pensiamo di mettere a posto le nostre coscienze borghesi – vuole dire il Papa – denunciando la mancanza di beni di altri o denunciando la povertร  come sistema. (…) Il messaggio quaresimale che oggi presentiamo si diffonde su una distinzione importante tra povertร  e miseria. Non รจ la povertร , che รจ un atteggiamento evangelico, ma รจ la miseria che vogliamo combattere. (…) Il Santo Padre nel suo discorso enumera tre tipi di miseria: la miseria materiale, la miseria morale e la miseria spirituale. La prima ‘tocca quanti vivono in una condizione non degna della persona umanaโ€ฆ Di fronte a questa miseria la Chiesa offre il suo servizio, la sua diakonia, per andare incontro ai bisogni e guarire queste piaghe che deturpano il volto dellโ€™umanitร ’. La miseria morale ‘consiste nel diventare schiavi del vizio e del peccato’. Questa ‘forma di miseria, che รจ anche causa di rovina economica, si collega sempre alla miseria spirituale, che ci colpisce quando ci allontaniamo da Dio e rifiutiamo il suo amore'”.

“Credo che proprio questa visione ampia della povertร , della miseria, e di conseguenza dellโ€™aiuto che la Chiesa offre allโ€™uomo, ci aiutino anche ad una visione piรน completa di chi รจ lโ€™uomo e dei suoi bisogni, senza cadere in un riduzionismo antropologico che pretende di risolvere i problemi della persona solo perchรฉ ha risolto i problemi del suo benessere fisico e materiale”.

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Il Presidente di “Cor Unum” ha ricordato a questo proposito che nell’Esortazione Apostolica “Evangelii gaudium”, Papa Francesco scrive: “Lโ€™opzione preferenziale per i poveri deve tradursi principalmente in unโ€™attenzione religiosa privilegiata e prioritariaโ€. “Tutti capiamo – ha spiegato il Cardinale – che questa frase รจ centrale proprio per non trasformare la Chiesa in quella ONG di cui Papa Francesco parlava nella sua prima Santa Messa da Pontefice ai Padri Cardinali. Guai se il nostro sguardo a chi รจ nel bisogno prescindesse da quella miseria spirituale che spesso si annida nel cuore dellโ€™uomo e lo fa soffrire profondamente, anche se ha a disposizione molti beni materiali. (…) Ma se vogliamo cogliere in pienezza il messaggio di Papa Francesco dobbiamo declinarlo nella sua valenza antropologica. Lโ€™uomo per natura รจ figlio di Dio. Questa รจ la sua ricchezza! La grande colpa della cultura moderna รจ di aver pensato ad un uomo felice senza Dio, negando cosรฌ ciรฒ che di piรน profondo cโ€™รจ nella persona, cioรจ il suo legame esistenziale con un Padre che gli dร  la vita. (…) Cosรฌ come รจ un delitto privare il povero della presenza di Dio, cosรฌ รจ un delitto considerare lโ€™uomo e far vivere lโ€™uomo come se Dio non ci fosse, negare la creaturalitร  e dunque la profonda appartenenza, la figliolanza dellโ€™uomo rispetto a Dio. (…) Lโ€™opera di sviluppo non puรฒ perciรฒ essere quella di provocare nuovi bisogni indotti, ma di prendere sul serio cosa รจ la persona”.

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