Alle ore 11.30 di questa mattina, nellโAula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo la Conferenza Stampa di presentazione del 51ยฐ Congresso Eucaristico Internazionale che si terrร a Cebu (Filippine) dal 24 al 31 gennaio 2016, sul tema: ยซCristo in voi, speranza della gloriaยป.
Prendono parte alla Conferenza Stampa: S.E. Mons. Jose S. Palma, Arcivescovo di Cebu, S.E. Mons. Piero Marini, Presidente del Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali e P. Vittore Boccardi, S.S.S., del Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali.
Intervento di S.E. Mons. Piero Marini
Il prossimo congresso Eucaristico Internazionale, il 51ยฐ della serie, si terrร a Cebu (Filippine) dal 24 al 31 gennaio 2016. Il Comitato locale, presieduto da S. E. Mons. Jose S. Palma, arcivescovo di quella diocesi, lo sta preparando da quando, al termine della statio orbis conclusiva del 50ยฐ Congresso di Dublino il 17 giugno 2012, il Papa Benedetto XVI lo ha annunciato con queste parole: ยซDesidero invitare ad unirvi a me nellโinvocare la benedizione di Dio sul prossimo Congresso Eucaristico Internazionale, che si terrร nel 2016 nella cittร di Cebu! Al popolo delle Filippine invio il mio caloroso saluto e lโassicurazione della mia vicinanza nella preghieraยป.
Le motivazioni della scelta di Cebu erano state indicate a suo tempo dalla Conferenza episcopale filippina: approfondire la devozione allโEucaristia, rinvigorire lโimpegno missionario, avviare le celebrazioni per il quinto centenario (1521-2021) dellโinizio dellโevangelizzazione delle Filippine.
La Segreteria di Stato, il 4 giugno 2013, rendeva noto lโapprovazione di Papa Francesco riguardante la data (25 – 31 gennaio 2016 ) e il tema del Congresso: ยซCristo in voi, speranza della gloria. Christ in you, our hope of gloryยป (Lettera di San Paolo ai Colossesi 1,27).
- Pubblicitร -
La celebrazione del 51ยฐ Congresso Eucaristico Internazionale nelle Filippine, lโunico Paese a maggioranza cattolica del continente asiatico, รจ una sfida importante per rafforzare la prospettiva missionaria/evangelizzatrice dellโEucaristia e offrire un messaggio di speranza ai popoli dellโAsia.
Eucaristia e missione in Asia
Lโappuntamento nelle Filippine รจ particolarmente rilevante almeno sotto tre profili: il primo รจ quello geografico, il secondo รจ quello storico-missionario, il terzo รจ quello propriamente legato alla recente evangelizzazione dellโAsia.
Il profilo geografico dipende dalla scelta della cittร chiamata ad ospitare il Congresso. A quasi undicimila chilometri dallโItalia, Cebu รจ in qualche modo nel cuore dellโAsia orientale, a poco piรน di due ore di aereo da Hong Kong, Taiwan, Vietnam, e relativamente vicina alla Corea del Sud, al Giappone, allโIndia e allโAustralia. Lรฌ, per il 51ยฐ Congresso Eucaristico internazionale del prossimo gennaio, potranno confluire soprattutto quei cristiani che, a causa delle distanze e dei costi, sono spesso stati esclusi dai grandi eventi internazionali.
Posta al centro dellโarcipelago filippino, nella regione del Visร yas Centrale, il territorio di Cebu fu raggiunto dallโesploratore Ferdinando Magellano nel 1521. Secondo il racconto di Pigafetta, Magellano venne accolto con calore dal re indigeno Humabon che, poco piรน tardi si convertรฌ al cristianesimo insieme con la regina Juana e 400 dei suoi sudditi. Per commemorare l’evento Magellano donรฒ a Juana una statuetta del bambino Gesรน (Santo Niรฑo) ed innalzรฒ una croce nel luogo della conversione. Ancora oggi la festa del Santo Niรฑo che cade la terza domenica di gennaio, rappresenta una delle solennitร religiose piรน importanti per tutti i cattolici filippini.
Il secondo profilo particolarmente significativo per la celebrazione di questo importante raduno ecclesiale รจ quello storico-missionario. Le Filippine sono, infatti, lโunico Paese del continente asiatico a maggioranza cattolica.
Naturalmente il Vangelo si era giร diffuso nel Continente asiatico assai prima dellโarrivo degli Spagnoli quasi 500 anni or sono. Anzi, lโevangelizzazione รจ cominciata sul suolo dellโAsia perchรฉ รจ nel suo estremo lembo occidentale, a Gerusalemme, che Gesรน alitรฒ sui discepoli lo Spirito Santo e li inviรฒ sino ai confini della terra. Per questo lโassemblea speciale per lโAsia del Sinodo dei Vescovi del 1998, ha ricordato che la storia della Chiesa in Asia รจ antica quanto la Chiesa stessa dato che sul suolo di questo continente รจ nata la comunitร primitiva che ha ricevuto e udito sin dagli inizi lโannuncio evangelico della salvezza.
Dopo lโetร apostolica, allโevangelizzazione dellโAsia contribuirono i missionari siriani che fondarono sedi episcopali nel cuore del continente e in Mongolia. Dal XIII secolo, lโattivitร missionaria fu ripresa dai Francescani seguiti, poi, a partire dal XVI secolo, dai Gesuiti. NellโOttocento fu la volta di molte Congregazioni religiose che vi si consacrarono senza riserve costruendo le Chiese locali ed accompagnando lโattivitร evangelizzatrice con numerose opere educative e di caritร .
Tutti questi sforzi, tuttavia, si sono rivelati insufficienti per acculturare la Buona Novella e cosรฌ – mistero della storia della salvezza! – il Salvatore del mondo, nato in Asia, รจ ancora largamente sconosciuto ai popoli di quel Continente. Nonostante lโeccezione filippina, il cristianesimo รจ oggi, in Asia, ยซun piccolo restoยป anche se composto da minoranze vive e generose. Se si consultano i dati piรน recenti dellโAnnuario statistico vaticano, si scopre che i cattolici asiatici sono 134 milioni, cioรจ il 3% degli abitanti del loro continente, ma lโ11 % dei cattolici del mondo. Gli ultimi viaggi di Papa Francesco hanno raggiunto quei Paesi che hanno un numero di cattolici superiore alla media asiatica, ma il cattolicesimo sta crescendo anche altrove, soprattutto in Cina, India e Vietnam, Paese questo in cui la crescita รจ esponenziale, perchรฉ dai 1,9 milioni di cattolici del 1975 si รจ giunti ai 6,8 milioni di oggi.
Il terzo profilo che la celebrazione del Congresso presenta รจ quello propriamente legato alla moderna evangelizzazione dellโAsia. Al di lร dei numeri relativamente piccoli, la Chiesa in Asia incarna la sfida di vivere e immaginare il cristianesimo in forme storiche diverse da quelle alle quali siamo abituati in Occidente. LโAsia, infatti, non ha mai vissuto le dinamiche โ anche politiche โ ereditate dellโimpero di Costantino o di Carlo Magno. In Asia nessun Paese ha mai vissuto se stesso come una societas cristiana.
Il contesto sociale in cui la Chiesa dโAsia รจ inserita, รจ fatto di periferie e di frontiere, di forti tensioni e conflitti di ordine religioso, politico e sociale. Negli ultimi 40 anni il continente ha cercato di forgiare la propria identitร pagando spesso il prezzo di uno spirito nazionalistico agitato da sentimenti anti-occidentali. La globalizzazione ha condotto ad un rapido processo di modernizzazione e di cambiamenti ed รจ accompagnata da fenomeni di secolarizzazione mentre situazioni di emergenza sono continuamente create dai giganteschi agglomerati urbani pesantemente sfregiati da criminalitร , sfruttamento dei piรน deboli, contrapposizioni.
Inoltre, la diversitร delle numerose culture ed identitร nazionali del continente originate da una molteplicitร di grandi tradizioni religiose sono, oggi piรน che ieri, allโorigine di tensioni e conflitti cinicamente strumentalizzati.
Ma lโostacolo piรน serio alla missione viene ancora oggi dal fatto che la Chiesa cattolica, per la sua dipendenza da regole, finanziamenti e autoritร occidentali, continua a essere considerata associata allโOccidente, e questo pone difficoltร alla maggior parte degli asiatici. La Chiesa รจ spesso sentita come un corpo estraneo alla struttura religioso-culturale del Continente.
Le Filippine rappresentano lโunica vera eccezione in questo panorama. Nellโarcipelago che si estende nel Pacifico, la religione cristiana portata dagli spagnoli si รจ innestata sulle culture e religioni tradizionali, offrendo un esempio di inculturazione che non trova uguali in tutta l’Asia. Su questo sfondo si comprende come su una popolazione di oltre 100 milioni, i cattolici superino la percentuale dellโ80% e il numero annuale dei battezzati sia maggiore di quello di Italia, Francia, Spagna e Polonia messi insieme.
La celebrazione del Congresso
A presiedere lโevento di Cebu, lo scorso sabato 24 ottobre Papa Francesco ha nominato come suo Legato Pontificio il Cardinale Charles Maun Bo, sdb, Arcivescovo di Yangon (giร Rangoon), capitale di Myanmar (o Birmania). Toccherร a lui, domenica 24 gennaio, presiedere la liturgia dโapertura del Congresso eucaristico che si svolgerร nel cuore di Cebu, a Plaza Independencia, di fronte al Forte San Pedro, luogo del primo insediamento spagnolo nellโarea.
Per una settimana intera, migliaia di pellegrini provenienti da tutti i continenti ma soprattutto dalle comunitร cristiane dellโAsia, celebreranno lโEucaristia, pregheranno insieme, si uniranno in processione, parteciperanno alle Catechesi generali tenute da una quindicina di scelti oratori internazionali, si divideranno nelle sessioni simultanee, ascolteranno decine e decine di testimonianze, si confronteranno su importanti temi religiosi e potranno vivere unโautentica solidarietร ecclesiale. Con lโaiuto dei volontari e con il coinvolgimento delle parrocchie della cittร , lโincontro di Cebu diventerร un vero momento di comunione e di solidarietร con la Chiesa locale.
Il Congresso si concluderร domenica 31 gennaio con lโEucaristia celebrata in un ampio spazio capace di ospitare piรน di un milione di fedeli, situato nella South Road Property che รจ la direttrice sulla quale la cittร di Cebu si sta sviluppando.
Il testo-base del Congresso
Il tema del Congresso, cui abbiamo accennato sopra, รจ stato sviluppato dalla commissione teologica locale e dal Pontificio Comitato in un testo-base pubblicato in diverse lingue, un testo che con le sue riflessioni teologiche e pastorali costituisce il punto di partenza e di riferimento di tutto il lavoro del Congresso.
Lโannuncio evangelico e la fede nel Signore Gesรน professata dalle comunitร cristiane sono importanti e necessari allโAsia, ma devono essere presentati secondo la modalitร del dialogo, modalitร che ha segnato lโattivitร delle Chiese particolari del continente negli ultimi trentโanni. ร proprio questo programma di dialogo con le culture, con le tradizioni religiose e con le moltitudini di poveri che forma, in modo del tutto naturale ed evidente, la trama delle riflessioni pastorali contenute nel testo-base. In esso si esplicita che lโEucaristia รจ fonte e culmine della missione della Chiesa e si individua il valore aggiunto offerto dalla celebrazione eucaristica per una missione che si impegna a far lievitare quegli enzimi di dialogo, di riconciliazione, di pace e di futuro di cui lโAsia รจ assetata.
La fisionomia di Cebu
Unโultima considerazione sulla realtร sociale di Cebu e sulla sua fisionomia urbana. In questa cittร orientale ci si rende conto che per la celebrazione di un Congresso Eucaristico Internazionale non รจ necessaria una metropoli del primo mondo, ricca di strutture, di spazi pubblici e di consolidate capacitร organizzative. Serve piuttosto uno spazio umano anche relativamente povero perchรฉ collocato ai margini del mondo del benessere, ma ricco di fede, un popolo accogliente e generoso, un terreno dove lโannuncio missionario dellโEucaristia riesce ad attecchire e a portare frutto.
I Congressi Eucaristici, dunque, vanno a Cebu per ricordare che la missione รจ uno scambio di doni tra chi annuncia e chi riceve il messaggio evangelico. Essi vanno in quella cittร che รจ culla del Cristianesimo in Oriente per dare e ricevere, per evangelizzare ed essere evangelizzati, per parlare ma anche per ascoltare. In quellโambiente umano che non รจ legato al labirinto del razionalismo, la celebrazione del mistero eucaristico si impasta con lโesperienza della povertร , del dolore e degli affetti e continua a costruire comunitร desiderose di ยซmangiare il pane nel Regno di Dioยป (cfr. Lc 14)
Intervento di P. Vittore Boccardi, S.S.S.
I Congressi Eucaristici internazionali ieri e oggi
I Congressi Eucaristici internazionali possono sembrare reliquie del passato che si inseriscono ormai con difficoltร nel mondo dโoggi. A molti essi ricordano il tempo che fu; le manifestazioni popolari di fine Ottocento/inizio Novecento attraverso le quali la regalitร di Cristo veniva inscenata nelle piรน grandi capitali del mondo, le processioni sterminate che coinvolgevano centinaia di migliaia di fedeli, i gesti di culto che adunavano masse di adoratori per rendere omaggio di fede, dโamore e di riparazione a Gesรน Cristo, Dio nascosto sotto i veli del Sacramento, ยซoltraggiato dagli empi, ignorato dai poteri pubbliciยป.
Che i Congressi Eucaristici vengano dal passato รจ un dato di fatto. Essi nascono, infatti, nella seconda meta del XIX secolo; nellโepoca dei movimenti popolari, della democrazia rappresentativa e della stampa, i cattolici di Francia utilizzarono lo strumento duttile dei Congressi per dar conto pubblicamente – in una prospettiva internazionale – della vasta attivitร legata alla devozione eucaristica.
Queste prime riunioni si chiamavano โCongressi delle Opere eucaristicheโ e avevano lo scopo di manifestare pubblicamente la fede nellโEucaristia con manifestazioni di pietร , conferenze, rapporti, mozioni e, soprattutto, manifestazioni di massa. Erano laboratori di riflessione e cassa di risonanza per proclamare, nello spazio sociale, la vitalitร della fede e della Chiesa. Il tutto, come recitava il primo Regolamento dei Congressi Eucaristici ยซper fare sempre piรน conoscere, amare e servire Nostro Signore Gesรน Cristo nel SS.mo Sacramento dellโaltareโฆ e per estendere il suo regno sociale nel mondoยป. Lโambiente culturale era quello del piรน rigido cattolicesimo intransigente francese che leggeva nella pietร eucaristica e nella devozione al Sacro Cuore la possibilitร di ricostruire la societร cristiana demolita dalla Rivoluzione francese. Per questo si riteneva necessario un ritorno alla pubblica e ufficiale proclamazione della regalitร di Cristo, in modo da ridare alla โcosa pubblicaโ la sua anima cristiana.
Lโattivazione dei Congressi Eucaristici si deve ad una singolare figura spirituale, la signorina รmilie Tamisier (1843-1910). Questa aveva condotto un’inquieta e tormentata vita interiore sotto la guida di grandi personaggi. Dopo aver assorbito da San Pierre-Julien Eymard (il fondatore della congregazione del Santissimo Sacramento, 1811-1868) l’esigenza di ricorrere all’Eucaristia per favorire la ricostituzione della societร , dal Beato Antoine Chevrier (1826-1879), fu condotta alla paziente ricerca della sua vocazione fino a che nel 1973, in occasione della consacrazione della Francia al Sacro Cuore a Paray-le-Monial, la Tamisier scoprรฌ la sua missione: ยซdedicarsi alla salvezza della societร per mezzo dell’Eucaristiaยป. E dopo la lenta tessitura di un’estesa rete di relazioni ecclesiastiche, convinse Mons. de Sรฉgur a istituire l’Opera dei congressi eucaristici internazionali.
1. Il seme e la pianta
Il primo dei Congressi si tenne a Lille nel 1881, nella regione settentrionale francese del Passo di Calais, ma in pochi anni il piccolo seme crebbe fino a trasformarsi in un movimento mondiale capace di raggiungere, passando per le capitali dโEuropa, le piรน grandi cittร di tutti i continenti: Montreal (1910), Chicago (1926), Sidney (1928), Buenos Aires (1934), Manila (1937), Rio de Janeiro (1955). In esse รจ risuonata la voce di quanti hanno fatto la storia della Chiesa nel secolo scorso e si sono affacciate alla ribalta istanze religiose, novitร liturgiche e urgenti temi sociali.
Nei primi anni del Novecento, i Congressi hanno riproposto il rapporto essenziale tra Chiesa ed Eucaristia ricuperando lโideale della โpartecipazione attivaโ auspicato dal motu proprio di Pio X (Tra le sollecitudini, 1903); hanno sostenuto con convinzione i decreti eucaristici di papa Sarto (Sacra Tridentina Synodus e Quam singulari Christus amore) e, in tempi piรน recenti, lโazione di Pio XII che aveva dato il via ad un vasto programma rinnovatore con la Mediator Dei(1947). Cosรฌ, nel suo percorso, il movimento dei Congressi eucaristici ha modellato una nuova identitร integrando progressivamente le acquisizioni del movimento liturgico, ponendosi al servizio della Chiesa universale, aprendosi agli orizzonti piรน vasti della missione e maturando – grazie agli apporti dei movimenti biblico, patristico e teologico, una comprensione piรน piena dellโEucaristia. Alla vigilia del Vaticano II, nel 37ยฐ Congresso eucaristico internazionale celebratosi a Monaco di Baviera nellโestate del 1960, attraverso lโopera del liturgista J. A. Jungmann, le antiche ragioni che avevano dato origine ai Congressi vennero superate da una nuova interpretazione di questi eventi come una ripresa a scala universale dellโantico uso della statio urbis romana.
Da allora in poi i Congressi si sono trasformati in una statio orbis, una pausa in cui il popolo di Dio pellegrino sulla terra si riunisce per celebrare lโEucaristia e costruire la comunione ecclesiale. Le stesse ragioni teologiche saranno in buona parte riprese nel Rituale De sacra communione et cultu mysterii eucharistici extra Missam, emanato il 21 giugno 1973 che rinnova la visione del culto eucaristico secondo i principi del Vaticano II e riafferma che la celebrazione eucaristica รจ ยซil centro e il culmine di tutte le varie manifestazioni e forme di pietร ยป di un Congresso.
ร dunque vero che i Congressi vengono dal passato, ma รจ altrettanto vero che il movimento eucaristico da essi innescato a livello mondiale, ha camminato con la storia e, insieme agli altri movimenti che hanno percorso il Novecento, ha contribuito a ridisegnare la Chiesa uscita dal Vaticano II, riportandola alla sua sorgente eucaristica.
2. Per il rinnovamento permanente della vita eucaristica
Oggi, i Congressi Eucaristici Internazionali non sono un privilegio affidato di volta in volta ad una Chiesa locale, ma sono un servizio per il cammino del Popolo di Dio e per il rinnovamento permanente della sua vita eucaristica. La vita Eucaristica, infatti, non รจ marginale rispetto alle attivitร che ogni comunitร รจ chiamata a svolgere, ma รจ la fonte e il culmine della vita e delle opere di tutti i battezzati. In questo senso, il Congresso di Cebu non sarร solo una grandiosa manifestazione di fede, un grande omaggio reso allโEucaristia, ma una grazia di rinnovamento permanente della vita eucaristica per le Chiese particolari dโAsia e per tutto il popolo di Dio.
Tale rinnovamento non si gioca solo sullโosservanza delle regole liturgiche o sul rafforzamento delle devozioni eucaristiche, ma soprattutto sulla riscoperta dellโecclesiologia eucaristica di comunione, concetto che, secondo il Sinodo straordinario del 1985, come un filo rosso percorre tutti i documenti del Vaticano II. Nei decenni del post-concilio, la ricezione sistematica dellโecclesiologia eucaristica di comunione e stata attuata da San Giovanni Paolo II. Prima con la Novo millennio ineunte in cui si riprendeva il lessico caro ai Padri medievali che parlavano della comunitร cristiana come ยซcasa e scuola di comunioneยป. Poi con lโenciclica Ecclesia de Eucharistia (2003) il cui programma รจ tutto nella frase di apertura: ยซLa Chiesa vive dell’Eucaristia. Questa veritร non esprime soltanto un’esperienza quotidiana di fede, ma racchiude in sintesiil nucleo del mistero della Chiesaยป (n. 1).
In seguito, Benedetto XVI ha largamente approfondito le conseguenze pastorali di questo ricentramento soprattutto nellโesortazione Sacramentum Caritatis. Qui, a titolo di esempio, ricordiamo solo lโomelia per la Statio Orbis finale del 49ยฐ CEI di Quebec (2008): ยซร ricevendo il Corpo di Cristo che riceviamo la forza โdell’unitร con Dio e con gli altriโโฆ L’Eucaristia รจ il sacramento dell’unitร della Chiesa perchรฉ tutti noi formiamo un solo corpo di cui il Signore รจ il capoโฆ L’ultima cena รจ il luogo della Chiesa nascente, il grembo che contiene la Chiesa di ogni tempoยป.
Insomma, rinnovare la vita eucaristica significa permettere che ogni comunitร cristiana, trasformata nel Corpo di Cristo dalla celebrazione eucaristica, si incarni nella storia di oggi per annunciare il Vangelo con lo stile dialogante del Figlio di Dio.
3. Cebu e la missione della Chiesa
Il Congresso di Cebu verso il quale siamo in cammino, ci invita a considerare lโEucaristia come fonte e culmine della missione della Chiesa. La sottolineatura del rapporto Eucaristia/Missione/Nuova evangelizzazione ha trovato ampia illustrazione nella XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi del 2012 e nella Esortazione apostolica che ne ha raccolto il messaggio, la Evangelii Gaudium di Papa Francesco. Lโurgenza missionaria del tempo presente vi รจ declinata ricorrendo alle espressioni ormai ben note di ยซChiesa in uscitaยป e di ยซperiferieยป (Cfr. Evangelii Gaudium , 20-24).
[ads2]In qualche modo, giร a partire dagli anni Venti del Novecento, i Congressi Eucaristici si impegnarono a sviluppare il binomio Eucaristia/Missione evangelizzatrice coinvolgendo numerose Chiese particolari dei cinque continenti. Dalla fine degli anni Ottanta, poi, di fronte alle sfide del mondo moderno, la celebrazione quadriennale della statio orbis รจ stata compresa come una straordinaria occasione per rivitalizzare il corpo ecclesiale, ponendo al centro la figura di Gesรน Cristo e lโincontro con Lui, che dona lo Spirito Santo e le energie per annunciare il Vangelo attraverso nuove strade capaci di raggiungere ogni ambiente e ogni cultura.
Il 51ยฐ Congresso Eucaristico, dal cuore dellโOriente ci apre gli occhi sulla realtร della missione che sgorga come un fiume di acqua viva (cfr. Ez 47, 1-12), dallโEucaristia: ยซLa celebrazione eucaristica, per essere piena e sincera, deve spingereโฆ all’azione missionaria e alle varie forme di testimonianza cristianaยป (PO, 6).
Lโevento di Cebu, insieme alle Giornate mondiali della gioventรน, della famiglia, eccโฆ diventa una risorsa straordinaria per testimoniare, attraverso la sua celebrazione, che lโEucaristia non รจ solo la fonte della vita della Chiesa ma anche il luogo della sua proiezione nel mondo. Ogni chiesa particolare che celebra lโEucaristia in qualsiasi parte del mondo, รจ chiamata ora a mostrare la maturitร del dono per gli altri, dell’ascolto reciproco, della disponibilitร e della collaborazione concreta affinchรฉ la comunitร dei fedeli diventi la casa di Dio e dei fratelli in mezzo alle case degli uomini. Lรฌ si potrร vivere quel ยซdialogo della vitaยป che รจ punto di partenza per una testimonianza gioiosa del Vangelo.
Maggiori informazioni sul programma del Congresso di Cebu e sullโaccredito per i giornalisti si possono trovare sul sito ufficiale: www.iec2016.ph
Una gran quantitร di materiale informativo di carattere storico sui Congressi Eucaristici Internazionali, il testo base in una decina di lingue, conferenze ed interventi vari, possono essere consultati sul sito internet del Pontificio Comitato: www.congressieucaristici.va
