CONCISTORO ORDINARIO PUBBLICO PER LA CREAZIONE DI TREDICI CARDINALI
CAPPELLA PAPALE
OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Basilica Vaticana
Sabato, 5 ottobre 2019
https://www.youtube.com/watch?v=GpCAOmDGV4M
Al centro del racconto evangelico che abbiamo ascoltato (Mc 6,30-37a) cโรจ la ยซcompassioneยป di Gesรน (cfr v. 34). Compassione, parola-chiave del Vangelo; รจ scritta nel cuore di Cristo, รจ scritta da sempre nel cuore di Dio.
Nei Vangeli vediamo molte volte Gesรน che sente compassione per le persone sofferenti. E piรน leggiamo, piรน contempliamo, e piรน comprendiamo che la compassione del Signore non รจ un atteggiamento occasionale, sporadico, ma รจ costante, anzi, sembra essere lโatteggiamento del suo cuore, nel quale si รจ incarnata la misericordia di Dio.
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Marco, ad esempio, riferisce che quando Gesรน incominciรฒ ad andare per la Galilea predicando e scacciando i demoni, ยซvenne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: โSe vuoi, puoi purificarmi!โ. Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccรฒ e gli disse: โLo voglio, sii purificato!โยป (1,40-42). In questo gesto e in queste parole cโรจ la missione di Gesรน Redentore dellโuomo: Redentore nella compassione. Lui incarna la volontร di Dio di purificare lโessere umano malato dalla lebbra del peccato; Lui รจ โla mano tesa di Dioโ che tocca la nostra carne malata e compie questโopera colmando lโabisso della separazione.
Gesรน va a cercare le persone scartate, quelli che ormai sono senza speranza. Come quellโuomo paralitico da trentotto anni, che giace presso la piscina di Betzatร , aspettando invano che qualcuno lo aiuti a scendere nellโacqua (cfr Gv 5,1-9).
Questa compassione non รจ spuntata a un certo punto della storia della salvezza, no, รจ sempre stata in Dio, impressa nel suo cuore di Padre. Pensiamo al racconto della vocazione di Mosรจ, per esempio, quando Dio gli parla dal roveto ardente e gli dice: ยซHo osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido [โฆ]: conosco le sue sofferenzeยป (Es 3,7). Ecco la compassione del Padre!
Lโamore di Dio per il suo popolo รจ tutto impregnato di compassione, al punto che, in questa relazione di alleanza, ciรฒ che รจ divino รจ compassionevole, mentre purtroppo sembra che ciรฒ che รจ umano ne sia tanto privo, tanto lontano. Lo dice Dio stesso: ยซCome potrei abbandonarti, Efraim, come consegnarti ad altri, Israele? [โฆ] Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione. [โฆ] Perchรฉ sono Dio e non uomo, sono il Santo in mezzo a te e non verrรฒ nella mia iraยป (Os 11,8-9).
I discepoli di Gesรน dimostrano spesso di essere senza compassione, come in questo caso, di fronte al problema delle folle da sfamare. Loro in sostanza dicono: โChe si arranginoโฆโ. ร un atteggiamento comune a noi umani, anche quando siamo persone religiose o addirittura addette al culto. Ce ne laviamo le mani. Il ruolo che occupiamo non basta a farci essere compassionevoli, come dimostra il comportamento del sacerdote e del levita che, vedendo un uomo moribondo sul ciglio della strada, passarono oltre dallโaltra parte (cfr Lc 10,31-32). Dentro di sรฉ avranno detto: โNon tocca a meโ. Sempre cโรจ qualche pretesto, qualche giustificazione per guardare da unโaltra parte. E quando un uomo di Chiesa diventa un funzionario, questo lโesito piรน amaro. Ci sono sempre delle giustificazioni, a volte sono anche codificate e danno luogo a degli โscarti istituzionaliโ, come nel caso dei lebbrosi: โCerto, devono stare fuori, รจ giusto cosรฌโ. Cosรฌ si pensava, e cosรฌ si pensa. Da questo atteggiamento molto, troppo umano derivano anche strutture di non-compassione.
A questo punto possiamo domandarci: siamo coscienti, noi per primi, di essere stati oggetto della compassione di Dio? Mi rivolgo in particolare a voi, fratelli Cardinali e in procinto di diventarlo: รจ viva in voi questa consapevolezza? Di essere stati e di essere sempre preceduti e accompagnati dalla sua misericordia? Questa coscienza era lo stato permanente del cuore immacolato della Vergine Maria, che loda Dio come il โsuo salvatoreโ che ยซha guardato lโumiltร della sua servaยป (Lc 1,48).
A me fa tanto bene rispecchiarmi nella pagina di Ezechiele 16: la storia dโamore di Dio con Gerusalemme; in quella conclusione: ยซIo stabilirรฒ la mia alleanza con te e tu saprai che io sono il Signore, perchรฉ te ne ricordi e ti vergogni e, nella tua confusione, tu non apra piรน bocca, quando ti avrรฒ perdonato quello che hai fattoยป (Ez 16,62-63). Oppure in quellโaltro oracolo di Osea: ยซLa condurrรฒ nel deserto e parlerรฒ al suo cuore. [โฆ] Lร mi risponderร come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscรฌ dal paese dโEgittoยป (2,16-17). Possiamo domandarci: sento su di me la compassione di Dio? Sento su di me la sicurezza di essere figlio di compassione?
ร viva in noi la coscienza di questa compassione di Dio per noi? Non si tratta di una cosa facoltativa, e nemmeno, direi, di un โconsiglio evangelicoโ. No. Si tratta di un requisito essenziale. Se io non mi sento oggetto della compassione di Do, non comprendo il suo amore. Non รจ una realtร che si possa spiegare. O la sento o non la sento. E se non la sento, come posso comunicarla, testimoniarla, donarla? Anzi, non potrรฒ fare questo. Concretamente: ho compassione per quel fratello, per quel vescovo, quel prete?โฆ Oppure sempre distruggo con il mio atteggiamento di condanna, di indifferenza, di guardare da unโalta parte, in realtร per lavarmene le mani?
Da questa consapevolezza viva dipende per tutti noi anche la capacitร di essere leale nel proprio ministero. Anche per voi, fratelli Cardinali. La parola โcompassioneโ mi รจ venuta nel cuore proprio nel momento di incominciare a scrivere a voi la lettera del 1ยฐ settembre. La disponibilitร di un Porporato a dare il proprio sangue โ significata dal colore rosso dellโabito โ รจ sicura quando รจ radicata in questa coscienza di aver ricevuto compassione e nella capacitร di avere compassione. Diversamente, non si puรฒ essere leali. Tanti comportamenti sleali di uomini di Chiesa dipendono dalla mancanza di questo senso della compassione ricevuta, e dallโabitudine di guardare da unโaltra parte, dallโabitudine dellโindifferenza.
Chiediamo oggi, per intercessione dellโApostolo Pietro, la grazia di un cuore compassionevole, per essere testimoni di Colui che ci ha amato e ci ama, che ci ha guardato con misericordia, che ci ha eletti, ci ha consacrati e ci ha inviati a portare a tutti il suo Vangelo di salvezza.
