Ef 6, 21-24
21 Tรฌchico โ fratello carissimo e fedele ministro nel Signore โ vi darร notizie di tutto quello che io faccio, affinchรฉ sappiate anche voi ciรฒ che mi riguarda. 22 Ve lo mando proprio allo scopo di farvi avere mie notizie e per confortare i vostri cuori. 23 Ai fratelli pace e caritร con fede da parte di Dio Padre e del Signore Gesรน Cristo. 24 La grazia sia con tutti quelli che amano il Signore nostro Gesรน Cristo con amore incorruttibile.
COMMENTO DI don GIOVANNI
Questโultima Parola della nostra meravigliosa Lettera agli Efesini mi ha proprio conquistato il cuore. La mente e il cuore! Siamo tutti partecipi dellโesperienza che oggi Paolo ci consegna, e che cerchiamo ora di mettere in evidenza. Chiamerei questa conclusione della Lettera : โLa gioia delle Buone Notizieโ!
Presentando Tichico, latore della sua Lettera, lโApostolo dice di averlo mandato โaffinchรจ sappiate anche voi ciรฒ che mi riguarda e quello che faccio, tutte queste cose le renderร note a voi Tichico lโamato fratello e il fedele diacono nel Signoreโ. Ho provato a mandarvi questa traduzione piรน letterale del ver.21, cui segue, al ver.22: โVe lo mando proprio per questo, perchรฉ sappiate di noi e consoli i vostri cuoriโ.
Con un certo tremore provo a dirvi che cosa per me significa questa affermazione! Il tremore รจ dovuto al fatto che mi sembra di โosareโ molto!
Mi sembra infatti che qui siamo nel punto in cui โil Vangeloโ diventa โil nostro Vangeloโ o โil Vangelo per noiโ! Eโ unโesperienza che mi sembra di incontrare molto spesso nella mia vita, e che spero anche tutti voi incontriate!
- Pubblicitร -
Eโ quando si vede il Vangelo fiorire nei nostri cari, e si vedono i nostri cari visitati e illuminati dal Vangelo! Possano i discepoli di Efeso conoscere e vedere come la Buona Notizia di Gesรน โ il โVangeloโ! โ fiorisca in Paolo e nelle persone che sono con lui!
Io devo perรฒ confessarvi che non sempre vedo questo โVangelo nella nostra storiaโ, e non perchรฉ non ci sia, ma perchรฉ per vederlo ci vuole un cuore umile e casto: quello che io non ho! Ma quando il Signore, nella sua infinita pazienza con me e nella sua divina misericordia, mi illumina malgrado quello che sono, anchโio entro in questa commossa gioia del Vangelo! Allora, con commosso stupore, vedo il Vangelo fiorire intorno a me e persino nel mio cuore.
E questo รจ lโaugurio che desidero fare a ciascuno di voi e a tutti voi, mentre ci congediamo da questa divina Lettera, scritta tanto tempo fa per i cristiani di Efeso, e scritta a noi e per noi in queste settimane, per la nostra conversione e la nostra gioia.
Domani, se Dio vuole, entreremo nellโevento sublime del Vangelo secondo Giovanni. E stiamo aspettando anche il dono della Pentecoste! Allora il prete di S.Antonio da Padova alla Dozza fa sua lโespressione cosรฌ presente nel dialetto della mia terra: โTroppa grazia, SantโAntonio!โ.
Dio ti benedica.ย E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
