Commento al Vangelo del 5 ottobre 2017 – Monastero di Bose

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โ€œIl regno di Dio รจ vicinoโ€. Questo il vangelo di cui devono farsi testimoni i discepoli di Gesรน che vogliono continuare a camminare sulla via inaugurata dalla sua predicazione (cf. Mc 1,14). Questo il messaggio che dovrebbero saper lasciare in ogni situazione.

Per via potranno ricevere accoglienza o patire rifiuto.

Se accolti, potranno farsi compagni, condividendo il pane e la vita di chi incontrano, in un atteggiamento di simpatia che รจ giร  missione. Si realizza infatti cosรฌ la comunione primizia del Regno. Dovranno in particolare prendersi cura di chi soffre, perchรฉ cosรฌ Dio regna, lโ€™amore feconda di senso la vita persino quando langue.

Se non accolti, lasceranno che lo Spirito, in quel momento, ispiri loro parole e gesti capaci di scuotere le coscienze e metterle di fronte alla loro responsabilitร , testimoniando ancora il Regno che รจ vangelo solo se converte. Ma per sperare di riconoscere in quel momento questa ispirazione occorre che siano esercitati allโ€™ascolto.

In ogni caso dovranno aprirsi allโ€™incontro invocando pace. Il saluto shalom รจ benedizione efficace. Puรฒ non essere accolta, e allora non sarร  percepita; sempre perรฒ deve essere tesa a ridestare la vita in pienezza. Tra le righe รจ chiesto di prepararsi interiormente allโ€™incontro. Non solo, entrando in una casa, โ€œdite come prima cosa: Paceโ€, ma โ€œprima [di incontrare lโ€™altro] dite [nel cuore]: Paceโ€. Pregare per lโ€™altro, invocare benedizione su di lui, desiderare sinceramente il suo bene: non รจ spontaneo, cโ€™รจ da imporselo come esercizio interiore.

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Allo stesso modo cโ€™รจ da vigilare a ritrovare e tradurre nellโ€™oggi lo stile essenziale vissuto e richiesto da Gesรน: la mitezza dellโ€™agnello; la povertร  del senza borsa nรฉ sacca nรฉ sandali; la determinazione di chi sente di non potersi fermare senza tradire lโ€™urgenza che lo muove.

Sรฌ, ne va della trasparenza del messaggio per gli altri. Ma la sobrietร  evangelica รจ necessaria allโ€™inviato stesso. Come riassume bene Bruno Maggioni, รจ un problema di libertร  e leggerezza: โ€œUn discepolo appesantito da troppi bagagli diventa sedentario, conservatore, incapace di cogliere la novitร  di Dio e abilissimo a trovare mille ragioni di comodo per giudicare irrinunciabile la casa nella quale si รจ accomodato e dalla quale non vuole piรน uscireโ€.

Allora non si tratta di pregare perchรฉ il Signore finalmente si decida a mandare operai per la sua messe, come se dipendesse solo da lui. Preghiamo โ€œperchรฉ tiri fuori (ekbรกle)โ€, ovvero riesca a stanare, a far uscire dalle loro tane, discepoli disposti a seguire il Figlio dellโ€™uomo rinunciando alla tentazione di rintanarsi e ritornare a un piรน tranquillo nido (cf. Lc 9,58).

Luca scrive che รจ โ€œil Signoreโ€ a designare i settantadue, e non โ€œGesรนโ€, forse perchรฉ giร  pensa al Risorto, Signore della Chiesa, che continua a chiamare noi, quando ci rintaniamo, per inviarci โ€œdavanti a sรฉโ€, affinchรฉ lo precediamo offrendo segni della sua venuta, o meglio riconoscendoli. Lo fa inviandoci โ€œa due a dueโ€, per ridimensionare ogni protagonismo personale e costringerci a vivere la fraternitร  che testimonia la presenza di colui che unisce: โ€œPerchรฉ dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loroโ€ (Mt 18,20): lรฌ, dove ci si fa prossimi, il regno di Dio si รจ avvicinato!

Fratel Fabio della comunitร  monastica di Bose

Leggi il brano del Vangelo

Lc 10, 1-12
Dal Vangelo secondoย  Luca

In quel tempo, il Signore designรฒ altri settantadue e li inviรฒ a due a due davanti a sรฉ in ogni cittร  e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: ยซLa messe รจ abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perchรฉ mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, nรฉ sacca, nรฉ sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: โ€œPace a questa casa!โ€. Se vi sarร  un figlio della pace, la vostra pace scenderร  su di lui, altrimenti ritornerร  su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perchรฉ chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa allโ€™altra.
Quando entrerete in una cittร  e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarร  offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: โ€œรˆ vicino a voi il regno di Dioโ€. Ma quando entrerete in una cittร  e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: โ€œAnche la polvere della vostra cittร , che si รจ attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate perรฒ che il regno di Dio รจ vicinoโ€. Io vi dico che, in quel giorno, Sรฒdoma sarร  trattata meno duramente di quella cittร ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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