Gesรน รจ lโuomo che cammina e in questo suo camminare con i discepoli e la folla ha degli incontri che lo coinvolgono, lo commuovono e lo portano a fermarsi e ad agire. Come lโincontro a Naim con una madre rimasta vedova, che porta alla tomba il suo unico figlio. Gesรน incontra il corteo funebre che accompagna questa vedova con il figlio ormai morto.
โGesรน fu preso da grande compassione e le disse: โNon piangereโ (v. 13).
Le lacrime di questa madre toccano il cuore di Gesรน. Le lacrime dicono il dolore e la sofferenza profonda di questa donna. Le lacrime esprimono ciรฒ che le parole non possono dire e sono piรน eloquenti di ogni parola.
โTu non dovrai piรน piangere; a un grido di supplica ti farรฒ grazia, appena udrรฒ ti darรฒ rispostaโ (Is 30,19).
โll Signore Dio eliminerร la morte per sempre, asciugherร le lacrime su ogni voltoโ (Is 25,8).
- Pubblicitร -
Le lacrime sono questa preghiera muta che sale al cielo. Sono il grido silenzioso che il Signore ascolta e accoglie.
โIl Signore sente i miei singhiozzi
il Signore ascolta la mia supplica
il Signore accoglie la mia preghieraโ (Sal ย 6,9-10).
โAscolta la mia preghiera Signore
porgi lโorecchio al mio grido
non restare sordo al mio piantoโ (Sal ย 39,13).
โHai raccolto le mie lacrime in un vaso
nel giorno in cui io ti invocherรฒ
io saprรฒ che Dio mi รจ vicinoโ (Sal ย 56,9-10).
Gesรน nel suo commuoversi di fronte alle lacrime della vedova ci svela proprio il volto di questo Dio compassionevole e ricco di misericordia che vede le lacrime, le raccoglie nelle sue mani, si fa vicino e accresce la forza al cuore di coloro che gridano a lui (cf. Sal 138,3).
Gesรน risuscita questo figlio e come per Lazzaro compie un gesto profetico, unโanticipazione di quello che sarร per ogni umano: ciascuno di noi รจ destinato alla vita nel regno che il Signore Dio ha preparato per noi. Gesรน รจ venuto ad annunciare con la sua vita e con i segni che compie che la vita รจ piรน forte della morte. Quello che incontriamo, che viviamo che contiene morte, tutti i segni che intaccano la vita (malattia, sofferenza, prevaricazioni, โฆ), tutto รจ destinato a un cambiamento di vita. La nostra vita non puรฒ che finire ancora nella vita, in cui ci sarร un compimento di bene, in cui la zizzania sarร bruciata e il buon grano, fosse anche solo un chicco, che รจ in noi e nellโumanitร , sarร salvo, custodito e fatto fruttificare.
Il Signore ci doni di saper vedere e accogliere le lacrime di chi incontriamo e se non sappiamo porre gesti di bene, almeno possiamo esprimere fraternitร , possiamo dire la nostra prossimitร che allontana solitudine e sconforto e possiamo ricordare che Dio รจ vicino e che le nostre lacrime toccano il suo cuore grande e misericordioso.
Suor Roberta della comunitร monastica di Bose
Leggi il brano del Vangelo
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, Gesรน si recรฒ in una cittร chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della cittร , ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della cittร era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: ยซNon piangere!ยป. Si avvicinรฒ e toccรฒ la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: ยซRagazzo, dico a te, ร lzati!ยป. Il morto si mise seduto e cominciรฒ a parlare. Ed egli lo restituรฌ a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: ยซUn grande profeta รจ sorto tra noiยป, e: ยซDio ha visitato il suo popoloยป. Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Puoi ricevere il commento al Vangelo del Monastero di Bose quotidianamente cliccando qui
