Commento al Vangelo del 18 novembre 2017 – Monastero di Bose

Data:

- Pubblicitร  -

Questa parabola รจ rivolta a tutti gli eletti di Dio, cioรจ a tutti i cristiani: crediamo ancora nel Signore, stiamo ancora attendendo che torni Cristo risorto?

La vedova fa parte della categoria biblica dei poveri, di coloro che non hanno nessuno che possa difenderli, neanche la giustizia; giacchรฉ un giudice non si cura dellโ€™indigenza e delle ragioni della donna. Egli si decide a esaudirla solo per liberarsi del fastidio che gli reca la sua insistenza. Gesรน ci lascia con questa provocazione: se sa intervenire un giudice ingiusto, volete che non intervenga Dio, pressato dalla nostra preghiera?

Per il trascorrere del tempo, la chiesa del periodo dellโ€™evangelista Luca vive una profonda crisi. Il โ€œsรฌ, Io vengo prestoโ€ (Ap 22, 20) pronunciato da Gesรน, tarda a compiersi. Il dilazionarsi del compimento della promessa insieme alle persecuzioni patite per la fedeltร  a Cristo rischia di spegnere lโ€™attesa anche nel nostro oggi. Spesso delusione e stanchezza finiscono per prevalere nelle diverse realtร : dalla famiglia alle comunitร  parrocchiali e religiose.

Ed ecco lโ€™invito: โ€œPregate sempre senza stancarvi!โ€, รจ antidoto al ripiegamento su se stessi e al rischio di incattivirsi. Pregare รจ decentrarsi, rinunciare allโ€™autoaffermazione di sรฉย perchรฉ in chi รจ pieno di sรฉ, Dio non puรฒ trovare posto.

Se la porta del cuore resta aperta, attraverso di essa il Signore viene, ci libera dalla chiusura e dallโ€™isolamento fino a risvegliare o a correggere la nostra coscienza.

- Pubblicitร  -

Pregando accetto di non bastare a me stesso, imparo a chiedere aiuto, condizione necessaria per riconoscersi veramente creature umane fragili. Soprattutto accolgo la mia piena impotenza di fronte a tutte le situazioni dolorose o assurde della vita.

Niebuhr scriveva: โ€œDio, concedimi la serenitร  di accettare le cose che non possono cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso e la saggezza di conoscerne la differenzaโ€ฆprendendo, come Lui (Gesรน) ha fatto, questo mondo peccaminoso cosรฌ comโ€™รจ, non come vorrei che fosse. Confidando che Egli metterร  a posto tutte le cose, se io mi arrendo al suo volereโ€.

Pregando mi riconosco parte della chiesa, in comunione con quegli eletti che gridano al Padre giorno e notte. Sono gemiti inesprimibili a parole (cf. Rm 8, 26-27), perchรฉ provengono da una sofferenza profonda, e salgono al cielo come un fiume incessante.

Sono le preghiere dei santi che chiedono, con insistenza, luce in mezzo alle tenebre, e che nonostante la presenza di potenze negative e sconnesse nella storia, continuano a testimoniare lโ€™esistenza di unโ€™unica sorgente di forza contraria, creativa e unificatrice: Dio.

Si tratta di credere che le nostre povere vite abbiano un senso e una direzione, non in base al successo piรน o meno raggiunto ma perchรฉ sono inserite in una piรน ampia storia di salvezza.

Il futuro della fede dipende da noi, dal nostro oggi, dalla nostra capacitร  di attesa, dal desiderio dellโ€™incontro con il Signore. Colui che ci ha promesso di stare con noi ogni giorno, fino alla fine del mondo (Mt 28, 20) ci accoglierร , nellโ€™ora della sua venuta, a braccia aperte.

sorella Lara della comunitร  monastica di Bose

Lc 18, 1-8
Dal Vangelo secondoย  Luca

In quel tempo, Gesรน diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessitร  di pregare sempre, senza stancarsi mai:
ยซIn una cittร  viveva un giudice, che non temeva Dio nรฉ aveva riguardo per alcuno. In quella cittร  c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sรฉ: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dร  tanto fastidio, le farรฒ giustizia perchรฉ non venga continuamente a importunarmi”ยป.
E il Signore soggiunse: ยซAscoltate ciรฒ che dice il giudice disonesto. E Dio non farร  forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farร  forse aspettare a lungo? Io vi dico che farร  loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrร , troverร  la fede sulla terra?ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Puoi ricevere il commento al Vangelo del Monastero di Bose quotidianamente cliccando qui

Altri Articoli
Related

Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Zaccaria era un miscredente: era impossibile per Dio dargli...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

Don Francesco Cristofaro – Commento al Vangelo del 23 dicembre 2025

Vangelo del giorno e breve commento a cura di...

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 23 dicembre 2025

Ogni genitore porta nel cuore tante aspettative per i...