Commento al Vangelo del 13 settembre 2017 – Monastero di Bose

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Oggi ascoltiamo lโ€™inizio del primo discorso di Gesรน ai discepoli e alle folle, che comincia con le parole: โ€œBeati voi poveriโ€. Parole che, seppur cosรฌ note, ci colpiscono sempre di nuovo talmente contraddicono il nostro sentire psichico e sociale. Per questo lโ€™evangelista le introduce sottolineando il potere di guarigione delle parole di Gesรน, vera medicina per noi, capaci di rivelarci che ciรฒ che ci umilia puรฒ diventare beatitudine.

La prima cosa che si puรฒ udire in queste parole rivolte ai poveri che aveva attorno รจ lโ€™eco di quelle di Maria sua madre nel Magnificat: Gesรน comincia interpellando e innalzando i poveri, e lasciando perdere i potenti.

Le beatitudini secondo Luca prendono una risonanza diversa da quelle secondo Matteo dal fatto di essere seguite dai quattro โ€œGuai a voiโ€, dallโ€™ammonizione profetica sullโ€™infelicitร  di coloro che accaparrano per sรฉ la ricchezza, causando lโ€™infinita miseria altrui. Per Gesรน non cโ€™รจ via intermedia, come dโ€™altronde nella Bibbia intera: si deve sempre scegliere tra la via della vita e quella della morte. Per cui la beatitudine dei poveri cui Gesรน si rivolge non รจ motivata soltanto dalla futura abbondanza felice, ma anche, nellโ€™oggi, dal confronto con la situazione opposta, quella dei ricchi e dei sazi.

Nello sguardo di Gesรน รจ beatitudine la povertร  del povero a confronto con la ricchezza del ricco che crea i poveri e li umilia e li affanna. Meglio essere afflitti che affliggere. Meglio patire la povertร  che causarla ad altri, dice Gesรน. E Gesรน visse lui stesso queste beatitudini, lui che sempre preferรฌ diventare un escluso piuttosto che escludere o tollerare che altri restino esclusi. Ogni condizione di beatitudine ci appare in tutto il suo significato se la si vede come la sola alternativa, nella realtร , al produrre noi quellโ€™ingiustizia. Povertร , afflizione, ingiustizia, persecuzione: in questo mondo ingiusto lโ€™unica alternativa ad essere artefici di questi dolori รจ essere tra quelli che li subiscono, alla sequela di Gesรน. La consapevolezza di questo rende beati. Qui sta il grande insegnamento evangelico di Gesรน: fare il male fa male anche a chi lo fa, e non solo agli altri che lo subiscono.

E Gesรน prosegue poi il suo discorso dicendo: โ€œAmate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano.โ€ Nuocere al prossimo, persino al nemico, รจ dolore e rovina anche per chi lo compie, ed รจ lโ€™unico dolore che possiamo evitare a noi e agli altri. Perchรฉ ben piรน dei nemici ci nuoce il male che facciamo noi, perchรฉ solo questo ci separa dagli altri e dal Signore, non il male che subiamo.

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Beatitudine รจ avere il pensiero e lo Spirito di Gesรน, รจ la pace che visse Gesรน, che preferรฌ sempre sopportare piuttosto che infliggere; รจ non avere la coscienza che urla contro di noi. ย 

Un esempio di questo รจ in Atti 5,41. Pietro e gli apostoli, dopo essere stati imprigionati e flagellati, se ne andarono lieti di essere stati perseguitati per amore di Gesรน. Questa letizia veniva loro soprattutto dal confronto con lโ€™esperienza contraria! Essi, che sapevano il dolore di aver salvato se stessi da oltraggi e pericoli abbandonando Gesรน alla passione, ora preferiscono con tutte le forze essere dalla parte di chi subisce il male ingiusto, per testimoniare Gesรน e le sue parole di libertร  e di comunione.

Sorella Maria della comunitร  monastica di Bose

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Leggi il brano del Vangelo

Lc 6, 20-26
Dal Vangelo secondoย Luca

In quel tempo, Gesรน, alzร ti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
ยซBeati voi, poveri,
perchรฉ vostro รจ il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perchรฉ sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perchรฉ riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perchรฉ, ecco, la vostra ricompensa รจ grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perchรฉ avete giร  ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perchรฉ avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perchรฉ sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profetiยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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