Omelia dell’Em.mo Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano.
Il brano del vangelo รจ noto. Una scena grandiosa dal carattere universalistico: tutti i popoli, che vivono insieme nellโunico campo che รจ il mondo, sono radunati davanti al Figlio dellโUomo, seduto sul trono della sua gloria per giudicare.
Il messaggio รจ chiaro: nella vita di tutti, credenti e non credenti, indistintamente, vi รจ un momento di discrimine: a un certo punto alcuni iniziano a partecipare della stessa gioia di Dio, altri cominciano a patire la tremenda sofferenza della vera solitudine, perchรฉ, estromessi dal Regno, restano disperatamente soli nellโanima.
Nella traduzione italiana (CEI) si parla di pecore e di capre per distinguere i due gruppi. Il greco perรฒ, accanto al femminile prรณbata โ gregge, pecore โ, utilizza รจrรญfia , che indica principalmente i capri, i maschi della specie. Le pecore, che non si ribellano, sono fedeli, miti, hanno cura degli agnellini e delle piรน deboli del gregge, entrano nel regno preparato per loro fin dalla creazione del mondo; i capri, che vogliono lโindipendenza, sfidano con le corna il pastore e gli altri animali, saltano sopra le altre capre in segno di dominio, davanti a un pericolo pensano a sรฉ e non al resto del gregge, sono destinati al fuoco eterno. ร naturale chiedersi: a livello personale e istituzionale quale dei due stili incarniamo?
Evidentemente, poi, lโappartenenza o meno al Regno di Dio non dipende dallโesplicita conoscenza di Cristo: Signore, quando ti abbiamo visto affamatoโฆ assetatoโฆ stranieroโฆ nudoโฆ malato o in carcereโฆ?
Nel testo greco il verbo โvedereโ รจ espresso da Matteo con รฒrรกo, che significa vedere in profonditร , percepire, comprendere. Parafrasando: Signore, quando ti abbiamo โcapitoโ, โindividuatoโ, โqualificatoโ? La risposta di Gesรน lascia intendere che non รจ la professione di fede, la conoscenza teologica o la prassi sacramentale a garantire la partecipazione alla gioia di Dio, ma il coinvolgimento qualitativo e quantitativo nella vicenda umana dei fratelli piรน piccoli. E la cifra dellโumano รจ la regalitร di Gesรน di Nazaret, che nella sua vita terrena condivise in tutto la debolezza della nostra natura, fino ad essere rifiutato, perseguitato e crocifisso.
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In fin dei conti, la parabola del giudizio universale manifesta il segreto sul quale si regge il mondo: il Verbo si fece carne , cioรจ โDio ha voluto farsi solidale con lโumanitร a tal punto che chi tocca lโuomo tocca Dio, chi onora lโuomo onora Dio, chi disprezza lโuomo disprezza Dioโ (Elia Citterio).
La parabola infatti rivela la suprema dignitร degli atti umani, definiti in rapporto alla compassione, alla solidarietร , alla tenerezza, alla prossimitร in umanitร . Ritrovo nei versi con cui Edith Bruck ha voluto porgere il suo commiato a Papa Francesco (Osservatore Romano, 23 aprile 2025), lโespressione poetica di cotanta umanitร :
Abbiamo perso un Uomo che vive in me.
Un uomo che amava, si commuoveva, piangeva, invocava la pace, rideva, baciava, abbracciava, si emozionava ed emozionava, spargeva calore.
L’amore della gente di qualsiasi colore e ovunque lo ringiovaniva.
L’ironia e lo spirito lo rendevano saggio.
La sua umanitร era contagiosa, inteneriva anche le pietre.
Dalle malattie a guarirlo era la sua fede sana radicata nel cielo.
La โcristiana umanitร โ rende la chiesa casa di tutti. Quanto sono attuali le parole di Francesco pronunciate nel colloquio con i Gesuiti a Lisbona nel 2023: Tutti tutti tutti sono chiamati a vivere nella Chiesa: non dimenticatelo mai!
Come riportano gli Atti degli Apostoli, Pietro lo aveva asserito chiaramente: In veritร sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga.
Il brano della prima lettura รจ la conclusione dellโincontro di Pietro con dei pagani, Cornelio e la sua famiglia (At 10); un episodio che, in unโepoca globalizzata, secolarizzata e assetata di Veritร e di Amore come la nostra, attraverso lโatteggiamento di Pietro addita la via dellโevangelizzazione: lโapertura allโumano senza riserve, lโinteressamento gratuito agli altri, la condivisione del vissuto e lโapprofondimento per aiutare ogni uomo e ogni donna a dare credito alla vita, alla grazia creaturale, e, quando vedranno che piace a Dio โ direbbe San Francesco dโAssisi ( Rnb XVI, 43) โ , lโannuncio del vangelo, ovvero il rivelarsi dellโumanitร divina di Gesรน nella storia, per chiamare le genti alla fede in Cristo, โfolle dโamoreโ per lโuomo, come insegna Santa Caterina da Siena di cui ricorre oggi la Festa in Italia. Allora potrร dispiegarsi per tutti il pieno valore della professione di fede, della sana teologia e dei sacramenti che arricchiscono di ogni grazia la vita nello spirito.
Maria, lโumile ancella del Signore che ha dato al mondo il Salvatore, ci additi la via dellโautentico discepolato e dellโannuncio.
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