Alle ore 17 di questo pomeriggio, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Francesco ha presieduto una Liturgia Penitenziale per la Riconciliazione di piรน penitenti con la confessione e lโassoluzione individuale.
La celebrazione ha aperto lo speciale momento penitenziale, chiamato “24 ore per il Signore”, promosso dal Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione e che viene vissuto in concomitanza in numerose diocesi del mondo, alla vigilia della IV domenica di Quaresima, Dominica in Laetare.
Durante la liturgia penitenziale nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco ha tenuto lโomelia, nel corso della quale ha annunciato la celebrazione di un Anno Santo straordinario – un Giubileo della Misericordia – che avrร inizio con lโapertura della Porta Santa in San Pietro nella solennitร dellโImmacolata Concezione 2015 e si concluderร il 20 novembre 2016 con la solennitร di Nostro Signore Gesรน Cristo, Re dellโUniverso.
Questo il testo dellโomelia di Papa Francesco:
Omelia del Santo Padre – video e mp3
https://youtu.be/Xs6rWapgsrk
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[ads2] Anche questโanno, alla vigilia della Quarta Domenica di Quaresima, ci siamo radunati per celebrare la liturgia penitenziale. Siamo uniti a tanti cristiani che, oggi, in ogni parte del mondo, hanno accolto lโinvito a vivere questo momento come segno della bontร del Signore. Il Sacramento della Riconciliazione, infatti, permette di accostarci con fiducia al Padre per avere la certezza del suo perdono. Egli รจ veramente “ricco di misericordia” e la estende con abbondanza su quanti ricorrono a Lui con cuore sincero.
Essere qui per fare esperienza del suo amore, comunque, รจ anzitutto frutto della sua grazia. Come ci ha ricordato lโapostolo Paolo, Dio non cessa mai di mostrare la ricchezza della sua misericordia nel corso dei secoli. La trasformazione del cuore che ci porta a confessare i nostri peccati รจ “dono di Dio”. Da noi soli non possiamo. Il poter confessare i nostri peccati รจ un dono di Dio, รจ un regalo, รจ “opera sua” (cfr Ef 2,8-10). Essere toccati con tenerezza dalla sua mano e plasmati dalla sua grazia ci consente, pertanto, di avvicinarci al sacerdote senza timore per le nostre colpe, ma con la certezza di essere da lui accolti nel nome di Dio, e compresi nonostante le nostre miserie; e anche di accostarci senza un avvocato difensore: ne abbiamo uno solo, che ha dato la sua vita per i nostri peccati! Eโ Lui che, con il Padre, ci difende sempre. Uscendo dal confessionale, sentiremo la sua forza che ridona la vita e restituisce lโentusiasmo della fede. Dopo la confessione saremo rinati.
Il Vangelo che abbiamo ascoltato (cfr Lc 7,36-50) ci apre un cammino di speranza e di conforto. Eโ bene sentire su di noi lo stesso sguardo compassionevole di Gesรน, cosรฌ come lo ha percepito la donna peccatrice nella casa del fariseo. In questo brano ritornano con insistenza due parole: amore e giudizio.
Cโรจ lโamore della donna peccatrice che si umilia davanti al Signore; ma prima ancora cโรจ lโamore misericordioso di Gesรน per lei, che la spinge ad avvicinarsi. Il suo pianto di pentimento e di gioia lava i piedi del Maestro, e i suoi capelli li asciugano con gratitudine; i baci sono espressione del suo affetto puro; e lโunguento profumato versato in abbondanza attesta quanto Egli sia prezioso ai suoi occhi. Ogni gesto di questa donna parla di amore ed esprime il suo desiderio di avere una certezza incrollabile nella sua vita: quella di essere stata perdonata. E questa certezza รจ bellissima! E Gesรน le dร questa certezza: accogliendola le dimostra lโamore di Dio per lei, proprio per lei, una peccatrice pubblica! Lโamore e il perdono sono simultanei: Dio le perdona molto, le perdona tutto, perchรฉ ยซha molto amatoยป (Lc 7,47); e lei adora Gesรน perchรฉ sente che in Lui cโรจ misericordia e non condanna. Sente che Gesรน la capisce con amore, lei, che รจ una peccatrice. Grazie a Gesรน, i suoi molti peccati Dio se li butta alle spalle, non li ricorda piรน (cfr Is 43,25). Perchรฉ anche questo รจ vero: quando Dio perdona, dimentica. Eโ grande il perdono di Dio! Per lei ora inizia una nuova stagione; รจ rinata nellโamore a una vita nuova.
Questa donna ha veramente incontrato il Signore. Nel silenzio, gli ha aperto il suo cuore; nel dolore, gli ha mostrato il pentimento per i suoi peccati; con il suo pianto, ha fatto appello alla bontร divina per ricevere il perdono. Per lei non ci sarร nessun giudizio se non quello che viene da Dio, e questo รจ il giudizio della misericordia. Il protagonista di questo incontro รจ certamente lโamore, la misericordia che va oltre la giustizia.
Simone, il padrone di casa, il fariseo, al contrario, non riesce a trovare la strada dellโamore. Tutto รจ calcolato, tutto pensatoโฆ Egli rimane fermo alla soglia della formalitร . Eโ una cosa brutta, lโamore formale, non si capisce. Non รจ capace di compiere il passo successivo per andare incontro a Gesรน che gli porta la salvezza. Simone si รจ limitato ad invitare Gesรน a pranzo, ma non lo ha veramente accolto. Nei suoi pensieri invoca solo la giustizia e facendo cosรฌ sbaglia. Il suo giudizio sulla donna lo allontana dalla veritร e non gli permette neppure di comprendere chi รจ il suo ospite. Si รจ fermato alla superficie โ alla formalitร โ non รจ stato capace di guardare al cuore. Dinanzi alla parabola di Gesรน e alla domanda su quale servo abbia amato di piรน, il fariseo risponde correttamente: ยซColui al quale ha condonato di piรนยป. E Gesรน non manca di farlo osservare: ยซHai giudicato beneยป (Lc 7,43). Solo quando il giudizio di Simone รจ rivolto allโamore, allora egli รจ nel giusto.
Il richiamo di Gesรน spinge ognuno di noi a non fermarsi mai alla superficie delle cose, soprattutto quando siamo dinanzi a una persona. Siamo chiamati a guardare oltre, a puntare sul cuore per vedere di quanta generositร ognuno รจ capace. Nessuno puรฒ essere escluso dalla misericordia di Dio. Tutti conoscono la strada per accedervi e la Chiesa รจ la casa che tutti accoglie e nessuno rifiuta. Le sue porte permangono spalancate, perchรฉ quanti sono toccati dalla grazia possano trovare la certezza del perdono. Piรน รจ grande il peccato e maggiore devโessere lโamore che la Chiesa esprime verso coloro che si convertono. Con quanto amore ci guarda Gesรน! Con quanto amore guarisce il nostro cuore peccatore! Mai si spaventa dei nostri peccati. Pensiamo al figlio prodigo che, quando decide di tornare dal padre, pensa di fargli un discorso, ma il padre non lo lascia parlare, lo abbraccia (cfr Lc 15,17-24). Cosรฌ Gesรน con noi. “Padre, ho tanti peccatiโฆ” โ “Ma Lui sarร contento se tu vai: ti abbraccerร con tanto amore! Non avere paura”.
Cari fratelli e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere piรน evidente la sua missione di essere testimone della misericordia. Eโ un cammino che inizia con una conversione spirituale; e dobbiamo fare questo cammino. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarร un Anno Santo della Misericordia. Lo vogliamo vivere alla luce della parola del Signore: “Siate misericordiosi come il Padre” (cfr Lc 6,36). E questo specialmente per i confessori! Tanta misericordia!
Questo Anno Santo inizierร nella prossima solennitร dellโImmacolata Concezione e si concluderร il 20 novembre del 2016, Domenica di Nostro Signore Gesรน Cristo Re dellโuniverso e volto vivo della misericordia del Padre. Affido lโorganizzazione di questo Giubileo al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, perchรฉ possa animarlo come una nuova tappa del cammino della Chiesa nella sua missione di portare ad ogni persona il Vangelo della misericordia.
Sono convinto che tutta la Chiesa, che ha tanto bisogno di ricevere misericordia, perchรฉ siamo peccatori, potrร trovare in questo Giubileo la gioia per riscoprire e rendere feconda la misericordia di Dio, con la quale tutti siamo chiamati a dare consolazione ad ogni uomo e ad ogni donna del nostro tempo. Non dimentichiamo che Dio perdona tutto, e Dio perdona sempre. Non ci stanchiamo di chiedere perdono. Affidiamo fin dโora questo Anno alla Madre della Misericordia, perchรฉ rivolga a noi il suo sguardo e vegli sul nostro cammino: il nostro cammino penitenziale, il nostro cammino con il cuore aperto, durante un anno, per ricevere lโindulgenza di Dio, per ricevere la misericordia di Dio.
