La Commissione episcopale per lโeducazione cattolica, la scuola e lโuniversitร , ha scritto una lettera di augurio ai docenti IRC che stanno per cominciare un nuovo anno scolastico.
Cari Insegnanti,
insieme ai Vescovi italiani tutti, seguiamo con attenzione e premura il vostro lavoro di docenti di religione cattolica nella scuola di ogni ordine e grado del nostro amato Paese. Il pensiero corre alla vostra fatica quotidiana e ai milioni di studenti che ricevono dal vostro insegnamento lโopportunitร di assimilare una conoscenza qualificata del patrimonio di cultura che il cattolicesimo italiano consegna anche alle nuove generazioni. Abbiamo deciso di indirizzarvi questa Lettera a distanza di poco piรน di 25 anni dalla pubblicazione della Nota pastorale Insegnare religione cattolica oggi (34a Assemblea generale della CEI, 6-10 maggio 1991) e in occasione dellโentrata in vigore a pieno regime dellโIntesa tra la CEI e il MIUR, firmata il 28 giugno 2012, che porta a compimento un percorso pluridecennale della Chiesa cattolica in Italia, voluto tenacemente per assicurare un livello di eccellenza alla formazione degli Insegnanti di religione cattolica (IdRC).
Non vogliamo tornare a ripetere quanto giร espresso in quella Nota pastorale, che conserva il suo valore nel richiamare le caratteristiche di fondo dellโinsegnamento nato con lโAccordo di revisione del Concordato del 1984. Il mutato contesto sociale e culturale suggerisce, tuttavia, di riprendere alcuni aspetti che meritano uno sguardo aggiornato. ร sembrato opportuno ribadire che i Vescovi non cessano di riservare a voi Insegnanti grande considerazione, specialmente dopo un periodo di profonda trasformazione legislativa e organizzativa della scuola, e confermarvi nella condivisa convinzione che quello che svolgete รจ un lavoro prezioso per la scuola, per la societร e per la comunitร ecclesiale.
A conferma del valore e dellโattualitร della Nota del 1991 vogliamo articolare la Lettera sulla scia della struttura tripartita da essa adottata, e cioรจ richiamando il valore dellโinsegnamento della religione cattolica (IRC), il compito degli IdRC, il rapporto tra lโIRC e la comunitร ecclesiale.
- Pubblicitร -
Dopo oltre trenta anni si puรฒ considerare acquisito il carattere insieme scolastico e confessionale della disciplina, la sua forma propriamente culturale e la sua finalitร formativa a sostegno e completamento del percorso di maturazione umana e culturale che bambini, ragazzi e giovani compiono nella scuola. Tra le altre, due circostanze vanno al riguardo segnalate: in una Italia ormai multi-religiosa e pluri-culturale รจ diffuso il fenomeno di alunni di estrazione religiosa e culturale non cattolica che chiedono di avvalersi dellโIRC; dโaltra parte, mentre si conferma lโalta percentuale di avvalentisi โ nel 2015-2016 nelle proporzioni dellโ87,9% nelle scuole statali โ, si registra una certa difformitร di percentuale di avvalentisi tra grossi e piccoli centri, tra Sud e Nord, tra i diversi ordini e gradi di scuola. Lโelevata percentuale degli avvalentisi conferma, nondimeno, la validitร della scelta a suo tempo compiuta di consentire agli studenti italiani una conoscenza sicura di ciรฒ che il cattolicesimo rappresenta non solo per i credenti ma per tutta la nostra tradizione. Non manca, perciรฒ, la preoccupazione che tutti gli studenti siano effettivamente raggiunti dalla possibilitร di acquisire una adeguata formazione culturale in materia religiosa. Questo non potrร avvenire recando pregiudizio allโIRC, ma piuttosto promuovendone un maggiore apprezzamento. Ad esso, infatti, riconosciamo un ruolo anche nellโaver contribuito a restituire legittimitร alla presenza della religione nello spazio pubblico e nel pubblico dibattito in una societร democratica matura. Anche per queste ragioni siamo convinti che, nelle sedi istituzionali proprie, dovranno essere cercate forme adeguate di riorganizzazione scolastica che salvaguardino lโIRC nel quadro delle esigenze di rinnovamento che la scuola via via presenta.
In particolare riteniamo che si debbano potenziare gli elementi, giร presenti nelle indicazioni scolastiche, di conoscenza delle religioni e delle culture diverse da quella cristiana e cattolica, allo scopo di favorire, a partire dalla scuola, i processi di incontro, di dialogo e di integrazione del numero ormai ampiamente significativo di immigrati nel nostro Paese. Al riguardo, la proposta culturale cristiana e cattolica puรฒ assumere un ruolo rilevante di orientamento e di chiarificazione in ordine allโinterpretazione del prepotente ritorno del fatto religioso, un religioso non sempre debitamente colto nei suoi profondi intrecci con la cultura e le culture e, non di rado, funzionale a visioni antropologiche che riducono lโuomo a un โioโ chiuso in se stesso e nei propri desideri, proiettandolo in un orizzonte immanente e individualistico. La proposta dellโinsegnamento scolastico della religione cattolica ha il pregio di presentare la dimensione religiosa a partire da una sua concreta configurazione, e perciรฒ adottata non astrattamente e astoricamente, ma in quanto religione che ha plasmato la storia e la tradizione tuttora viva e operante in un popolo come quello italiano. Lโinsegnamento scolastico della religione cattolica rivendica inoltre il valore di una rivelazione che, integrando la dimensione antropologica del religioso, apre compiutamente lโumano e le sue culture a una trascendenza elevante per lโumano stesso. Infine merita di essere sottolineata lโimportanza che ha la libertร di scelta, cosรฌ viva nella sensibilitร dellโuomo di oggi e nelle nuove generazioni.
A voi Insegnanti di religione ci sentiamo di dire una parola di incoraggiamento e di fiducia, perchรฉ crediamo nel vostro compito scolastico, che affrontate con professionalitร e coerenza intellettuale, morale ed ecclesiale. Nel quadro di una condizione professionale peculiare, che spesso vi fa sentire in una posizione piรน debole dei colleghi delle altre discipline, avvertiamo la responsabilitร di continuare ad assicurarvi il sostegno istituzionale โ peraltro sempre perseguito dalla CEI โ teso a rafforzare la vostra presenza nella scuola. Con tale senso di responsabilitร rinnoviamo lโinvito a tenere viva la passione educativa e ad accrescere la qualitร scolastica e professionale, sia nella fase della prima formazione sia in quella permanente o in servizio, curando inseparabilmente lโacquisizione dei contenuti disciplinari e la competenza umana, pedagogica e spirituale delle dinamiche relazionali e didattiche. A questo scopo, lโidoneitร deve essere considerata come il segno di un legame forte con la comunitร ecclesiale che conferisce formazione e riconosce valore a tale peculiare servizio educativo scolastico. Essa รจ anche sostegno e rapporto costante, a cominciare dalla qualitร dellโofferta formativa degli Istituti Superiori di Scienze Religiose fino alle proposte di formazione permanente, attente ad armonizzare lโesigenza di adeguato stile spirituale ed ecclesiale nella cura delle vostre persone con le istanze dellโistituzione scolastica e della legislazione volte ad assicurare le condizioni di riconoscimento degli stessi adempimenti formativi.
Non vogliamo dimenticare che voi Insegnanti siete, in larga misura, punti di riferimento per studenti e per colleghi. Si vede con sempre maggiore chiarezza il valore scolastico, relazionale e sociale di una personalitร credente, curata quanto alla formazione personale non solo professionale. In una fase estremamente fluida della vita sociale dal punto di vista etico e valoriale, una identitร definita โ ma non per questo rigida e chiusa โ รจ una chance in piรน soprattutto per gli studenti, i quali hanno bisogno di esempi concreti e di figure di riferimento animate da coerenza, convinzioni profonde e forti motivazioni interiori. Non ignoriamo che le trasformazioni in atto nella scuola, i nuovi orientamenti normativi, le esigenze di reperimento e mobilitร dei docenti e altri fattori ancora, pongono nuove questioni che incidono sulle condizioni della vostra attivitร professionale. Sarร responsabilitร dei Vescovi e degli organi competenti seguire con attenzione lโevoluzione in atto, in modo da garantire a ciascuno di voi la serenitร necessaria per svolgere al meglio il proprio lavoro e spendersi, con la dedizione che avete ampiamente dimostrato e con la passione che vi anima, in questo peculiare servizio educativo scolastico.
Circa il rapporto tra IRC e comunitร ecclesiale, si tratta sempre di nuovo di ricollocare lโIRC nel quadro dellโazione pastorale complessiva, in particolare di quella rivolta al mondo della scuola. Uno strumento prezioso di animazione e coordinamento svolgono, in tal senso, i Direttori degli Uffici preposti allโIRC e alla pastorale scolastica e tutti quei collaboratori che consentono di mantenere relazioni significative con le varie figure del mondo della scuola. Senza mai confondere missione evangelizzatrice e insegnamento scolastico, voi Insegnanti di religione assolvete un servizio prezioso di testimonianza e di animazione cristiana nella scuola, innanzitutto attraverso lโappropriato svolgimento del vostro insegnamento. Ciรฒ si realizza in modo particolare nella forma del dialogo culturale con gli alunni e con i colleghi, sia esso inteso in senso interdisciplinare sia riferito alla pluralitร di religioni e di culture ormai presente pressochรฉ in ogni istituto scolastico. Dโaltra parte, voi Insegnanti costituite un tramite credibile di collegamento fra la comunitร ecclesiale e lโistituzione scolastica e, inoltre, fornite un contributo peculiare alla comunitร ecclesiale โ ciascuno di voi come singolo o in forma associata โ a partire dalla competenza ed esperienza, che potete mettere a frutto in diversi ambiti della vita della Chiesa, negli organismi parrocchiali e diocesani di partecipazione e nei diversi spazi di formazione, di celebrazione e di volontariato. Un ambito specifico di presenza e di impegno, poi, รจ costituito dalle scuole paritarie cattoliche, dalle quali ci si attende un impegno di vera eccellenza in questo settore. In tutti i casi, รจ della massima importanza che ciascuno di voi pervenga ad una collaborazione nella vita della comunitร ecclesiale che, superando comprensibili condizionamenti, scaturisca da una adesione volontaria e, quindi, da un vivo interesse personale.
Era opportuno richiamare tutto questo, tanto piรน dopo la serie di trasformazioni che si sono succedute negli ultimi decenni e che hanno esercitato una profonda incidenza sul sistema di istruzione e formazione. Al di lร delle considerazioni di merito che, riguardo ad essa, nelle sedi opportune voi per primi potete svolgere, e, soprattutto, al di lร degli effetti che sperimentate direttamente sulle vostre condizioni di vita e di lavoro, il nostro caloroso invito e la cordiale sollecitazione si rivolgono allโinteresse degli studenti, primo e principale motivo della vostra fatica e della vostra gioia, cosรฌ come della nostra. Un mondo nuovo si schiude per loro grazie alla luce dellโintelligenza e del sapere, del calore di relazioni significative, dello splendore della grazia e della fede per quelli, tra loro, che ne apprezzano il dono. Il vostro รจ un servizio di eccelso e ineguagliabile valore al futuro dellโumano e della fede in loro, e perciรฒ della societร e della Chiesa. Siamo convinti che non mancate di avvertire che ne va della vostra stessa vita: la luce che si accende nei vostri studenti si riverbera nella mente e nel cuore di ciascuno di voi illuminandoli di nuovo splendore, lo splendore della vostra umanitร , della vostra fede e del senso di Chiesa che testimoniate con il servizio assiduo dellโinsegnamento. Abbiate cura delle persone che vi sono affidate, facendo sentire loro che le avete a cuore, che per voi contano e che non desiderate altro per loro se non la riuscita dei loro buoni progetti e dei loro sogni. Non pensate mai, nemmeno nei momenti di maggiore fatica o delusione, che il vostro lavoro sia inutile o sprecato, ma trovate sempre, nella fede che vi anima, la risorsa che ristora in ogni stanchezza e rigenera nuove energie. Non dimenticate che la comunitร ecclesiale โ e in primo luogo noi Vescovi โ conta su di voi, vi accompagna e vi sostiene in un cammino che rende piena la vostra vita, spesa per il bene delle persone che vi sono affidate perchรฉ crescano in istruzione ma anche in piรน ricca umanitร .
Commissione episcopale per lโeducazione cattolica, la scuola e lโuniversitร
Roma, 1 settembre 2017
