CEI – Lettera ai docenti di Religiorne Cattolica – Anno scolastico 2017/2018

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La Commissione episcopale per lโ€™educazione cattolica, la scuola e lโ€™universitร , ha scritto una lettera di augurio ai docenti IRC che stanno per cominciare un nuovo anno scolastico.

Cari Insegnanti,

insieme ai Vescovi italiani tutti, seguiamo con attenzione e premura il vostro lavoro di docenti di religione cattolica nella scuola di ogni ordine e grado del nostro amato Paese. Il pensiero corre alla vostra fatica quotidiana e ai milioni di studenti che ricevono dal vostro insegnamento lโ€™opportunitร  di assimilare una conoscenza qualificata del patrimonio di cultura che il cattolicesimo italiano consegna anche alle nuove generazioni. Abbiamo deciso di indirizzarvi questa Lettera a distanza di poco piรน di 25 anni dalla pubblicazione della Nota pastorale Insegnare religione cattolica oggi (34a Assemblea generale della CEI, 6-10 maggio 1991) e in occasione dellโ€™entrata in vigore a pieno regime dellโ€™Intesa tra la CEI e il MIUR, firmata il 28 giugno 2012, che porta a compimento un percorso pluridecennale della Chiesa cattolica in Italia, voluto tenacemente per assicurare un livello di eccellenza alla formazione degli Insegnanti di religione cattolica (IdRC).

Non vogliamo tornare a ripetere quanto giร  espresso in quella Nota pastorale, che conserva il suo valore nel richiamare le caratteristiche di fondo dellโ€™insegnamento nato con lโ€™Accordo di revisione del Concordato del 1984. Il mutato contesto sociale e culturale suggerisce, tuttavia, di riprendere alcuni aspetti che meritano uno sguardo aggiornato. รˆ sembrato opportuno ribadire che i Vescovi non cessano di riservare a voi Insegnanti grande considerazione, specialmente dopo un periodo di profonda trasformazione legislativa e organizzativa della scuola, e confermarvi nella condivisa convinzione che quello che svolgete รจ un lavoro prezioso per la scuola, per la societร  e per la comunitร  ecclesiale.

A conferma del valore e dellโ€™attualitร  della Nota del 1991 vogliamo articolare la Lettera sulla scia della struttura tripartita da essa adottata, e cioรจ richiamando il valore dellโ€™insegnamento della religione cattolica (IRC), il compito degli IdRC, il rapporto tra lโ€™IRC e la comunitร  ecclesiale.

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Dopo oltre trenta anni si puรฒ considerare acquisito il carattere insieme scolastico e confessionale della disciplina, la sua forma propriamente culturale e la sua finalitร  formativa a sostegno e completamento del percorso di maturazione umana e culturale che bambini, ragazzi e giovani compiono nella scuola. Tra le altre, due circostanze vanno al riguardo segnalate: in una Italia ormai multi-religiosa e pluri-culturale รจ diffuso il fenomeno di alunni di estrazione religiosa e culturale non cattolica che chiedono di avvalersi dellโ€™IRC; dโ€™altra parte, mentre si conferma lโ€™alta percentuale di avvalentisi โ€“ nel 2015-2016 nelle proporzioni dellโ€™87,9% nelle scuole statali โ€“, si registra una certa difformitร  di percentuale di avvalentisi tra grossi e piccoli centri, tra Sud e Nord, tra i diversi ordini e gradi di scuola. Lโ€™elevata percentuale degli avvalentisi conferma, nondimeno, la validitร  della scelta a suo tempo compiuta di consentire agli studenti italiani una conoscenza sicura di ciรฒ che il cattolicesimo rappresenta non solo per i credenti ma per tutta la nostra tradizione. Non manca, perciรฒ, la preoccupazione che tutti gli studenti siano effettivamente raggiunti dalla possibilitร  di acquisire una adeguata formazione culturale in materia religiosa. Questo non potrร  avvenire recando pregiudizio allโ€™IRC, ma piuttosto promuovendone un maggiore apprezzamento. Ad esso, infatti, riconosciamo un ruolo anche nellโ€™aver contribuito a restituire legittimitร  alla presenza della religione nello spazio pubblico e nel pubblico dibattito in una societร  democratica matura. Anche per queste ragioni siamo convinti che, nelle sedi istituzionali proprie, dovranno essere cercate forme adeguate di riorganizzazione scolastica che salvaguardino lโ€™IRC nel quadro delle esigenze di rinnovamento che la scuola via via presenta.

In particolare riteniamo che si debbano potenziare gli elementi, giร  presenti nelle indicazioni scolastiche, di conoscenza delle religioni e delle culture diverse da quella cristiana e cattolica, allo scopo di favorire, a partire dalla scuola, i processi di incontro, di dialogo e di integrazione del numero ormai ampiamente significativo di immigrati nel nostro Paese. Al riguardo, la proposta culturale cristiana e cattolica puรฒ assumere un ruolo rilevante di orientamento e di chiarificazione in ordine allโ€™interpretazione del prepotente ritorno del fatto religioso, un religioso non sempre debitamente colto nei suoi profondi intrecci con la cultura e le culture e, non di rado, funzionale a visioni antropologiche che riducono lโ€™uomo a un โ€œioโ€ chiuso in se stesso e nei propri desideri, proiettandolo in un orizzonte immanente e individualistico. La proposta dellโ€™insegnamento scolastico della religione cattolica ha il pregio di presentare la dimensione religiosa a partire da una sua concreta configurazione, e perciรฒ adottata non astrattamente e astoricamente, ma in quanto religione che ha plasmato la storia e la tradizione tuttora viva e operante in un popolo come quello italiano. Lโ€™insegnamento scolastico della religione cattolica rivendica inoltre il valore di una rivelazione che, integrando la dimensione antropologica del religioso, apre compiutamente lโ€™umano e le sue culture a una trascendenza elevante per lโ€™umano stesso. Infine merita di essere sottolineata lโ€™importanza che ha la libertร  di scelta, cosรฌ viva nella sensibilitร  dellโ€™uomo di oggi e nelle nuove generazioni.

A voi Insegnanti di religione ci sentiamo di dire una parola di incoraggiamento e di fiducia, perchรฉ crediamo nel vostro compito scolastico, che affrontate con professionalitร  e coerenza intellettuale, morale ed ecclesiale. Nel quadro di una condizione professionale peculiare, che spesso vi fa sentire in una posizione piรน debole dei colleghi delle altre discipline, avvertiamo la responsabilitร  di continuare ad assicurarvi il sostegno istituzionale โ€“ peraltro sempre perseguito dalla CEI โ€“ teso a rafforzare la vostra presenza nella scuola. Con tale senso di responsabilitร  rinnoviamo lโ€™invito a tenere viva la passione educativa e ad accrescere la qualitร  scolastica e professionale, sia nella fase della prima formazione sia in quella permanente o in servizio, curando inseparabilmente lโ€™acquisizione dei contenuti disciplinari e la competenza umana, pedagogica e spirituale delle dinamiche relazionali e didattiche. A questo scopo, lโ€™idoneitร  deve essere considerata come il segno di un legame forte con la comunitร  ecclesiale che conferisce formazione e riconosce valore a tale peculiare servizio educativo scolastico. Essa รจ anche sostegno e rapporto costante, a cominciare dalla qualitร  dellโ€™offerta formativa degli Istituti Superiori di Scienze Religiose fino alle proposte di formazione permanente, attente ad armonizzare lโ€™esigenza di adeguato stile spirituale ed ecclesiale nella cura delle vostre persone con le istanze dellโ€™istituzione scolastica e della legislazione volte ad assicurare le condizioni di riconoscimento degli stessi adempimenti formativi.

Non vogliamo dimenticare che voi Insegnanti siete, in larga misura, punti di riferimento per studenti e per colleghi. Si vede con sempre maggiore chiarezza il valore scolastico, relazionale e sociale di una personalitร  credente, curata quanto alla formazione personale non solo professionale. In una fase estremamente fluida della vita sociale dal punto di vista etico e valoriale, una identitร  definita โ€“ ma non per questo rigida e chiusa โ€“ รจ una chance in piรน soprattutto per gli studenti, i quali hanno bisogno di esempi concreti e di figure di riferimento animate da coerenza, convinzioni profonde e forti motivazioni interiori. Non ignoriamo che le trasformazioni in atto nella scuola, i nuovi orientamenti normativi, le esigenze di reperimento e mobilitร  dei docenti e altri fattori ancora, pongono nuove questioni che incidono sulle condizioni della vostra attivitร  professionale. Sarร  responsabilitร  dei Vescovi e degli organi competenti seguire con attenzione lโ€™evoluzione in atto, in modo da garantire a ciascuno di voi la serenitร  necessaria per svolgere al meglio il proprio lavoro e spendersi, con la dedizione che avete ampiamente dimostrato e con la passione che vi anima, in questo peculiare servizio educativo scolastico.

Circa il rapporto tra IRC e comunitร  ecclesiale, si tratta sempre di nuovo di ricollocare lโ€™IRC nel quadro dellโ€™azione pastorale complessiva, in particolare di quella rivolta al mondo della scuola. Uno strumento prezioso di animazione e coordinamento svolgono, in tal senso, i Direttori degli Uffici preposti allโ€™IRC e alla pastorale scolastica e tutti quei collaboratori che consentono di mantenere relazioni significative con le varie figure del mondo della scuola. Senza mai confondere missione evangelizzatrice e insegnamento scolastico, voi Insegnanti di religione assolvete un servizio prezioso di testimonianza e di animazione cristiana nella scuola, innanzitutto attraverso lโ€™appropriato svolgimento del vostro insegnamento. Ciรฒ si realizza in modo particolare nella forma del dialogo culturale con gli alunni e con i colleghi, sia esso inteso in senso interdisciplinare sia riferito alla pluralitร  di religioni e di culture ormai presente pressochรฉ in ogni istituto scolastico. Dโ€™altra parte, voi Insegnanti costituite un tramite credibile di collegamento fra la comunitร  ecclesiale e lโ€™istituzione scolastica e, inoltre, fornite un contributo peculiare alla comunitร  ecclesiale โ€“ ciascuno di voi come singolo o in forma associata โ€“ a partire dalla competenza ed esperienza, che potete mettere a frutto in diversi ambiti della vita della Chiesa, negli organismi parrocchiali e diocesani di partecipazione e nei diversi spazi di formazione, di celebrazione e di volontariato. Un ambito specifico di presenza e di impegno, poi, รจ costituito dalle scuole paritarie cattoliche, dalle quali ci si attende un impegno di vera eccellenza in questo settore. In tutti i casi, รจ della massima importanza che ciascuno di voi pervenga ad una collaborazione nella vita della comunitร  ecclesiale che, superando comprensibili condizionamenti, scaturisca da una adesione volontaria e, quindi, da un vivo interesse personale.

Era opportuno richiamare tutto questo, tanto piรน dopo la serie di trasformazioni che si sono succedute negli ultimi decenni e che hanno esercitato una profonda incidenza sul sistema di istruzione e formazione. Al di lร  delle considerazioni di merito che, riguardo ad essa, nelle sedi opportune voi per primi potete svolgere, e, soprattutto, al di lร  degli effetti che sperimentate direttamente sulle vostre condizioni di vita e di lavoro, il nostro caloroso invito e la cordiale sollecitazione si rivolgono allโ€™interesse degli studenti, primo e principale motivo della vostra fatica e della vostra gioia, cosรฌ come della nostra. Un mondo nuovo si schiude per loro grazie alla luce dellโ€™intelligenza e del sapere, del calore di relazioni significative, dello splendore della grazia e della fede per quelli, tra loro, che ne apprezzano il dono. Il vostro รจ un servizio di eccelso e ineguagliabile valore al futuro dellโ€™umano e della fede in loro, e perciรฒ della societร  e della Chiesa. Siamo convinti che non mancate di avvertire che ne va della vostra stessa vita: la luce che si accende nei vostri studenti si riverbera nella mente e nel cuore di ciascuno di voi illuminandoli di nuovo splendore, lo splendore della vostra umanitร , della vostra fede e del senso di Chiesa che testimoniate con il servizio assiduo dellโ€™insegnamento. Abbiate cura delle persone che vi sono affidate, facendo sentire loro che le avete a cuore, che per voi contano e che non desiderate altro per loro se non la riuscita dei loro buoni progetti e dei loro sogni. Non pensate mai, nemmeno nei momenti di maggiore fatica o delusione, che il vostro lavoro sia inutile o sprecato, ma trovate sempre, nella fede che vi anima, la risorsa che ristora in ogni stanchezza e rigenera nuove energie. Non dimenticate che la comunitร  ecclesiale โ€“ e in primo luogo noi Vescovi โ€“ conta su di voi, vi accompagna e vi sostiene in un cammino che rende piena la vostra vita, spesa per il bene delle persone che vi sono affidate perchรฉ crescano in istruzione ma anche in piรน ricca umanitร .

Commissione episcopale per lโ€™educazione cattolica, la scuola e lโ€™universitร 

Roma, 1 settembre 2017

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