CEI – Guida alla Settimana Santa 2024

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Inquadramento storico, teologico e liturgico

ยซMentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesรน camminava davanti a loro ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauriti. Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro quello che stava per accadergli: “Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarร  consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, lo derideranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno, e dopo tre giorni risorgerร ”ยป (Mc 10,32-34). Alla parola evangelica risponde la liturgia della Chiesa: ยซCentro di tutto l’Anno liturgico รจ il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerร  nella domenica di Pasquaยป (Annuncio del giorno della Pasqua, nella solennitร  dell’Epifania, MR, p. 996). Come la vita e il ministero di Gesรน, cosรฌ anche la sequela dei discepoli conduce a Gerusalemme, perchรฉ tutto si compie nella Pasqua. Il tempo Quaresimale per la Chiesa tutta e per ogni cristiano รจ proprio questo esodo durante il quale i discepoli dietro a Cristo camminano verso il compimento Pasquale, da cui tutto trae origine e prende forma nel tempo e nello spazio.

Storicamente e liturgicamente รจ a partire dalla celebrazione annuale della Pasqua che si formeranno il Triduo e successivamente la Settimana Santa e gli altri tempi liturgici. Nei primi tre secoli cristiani la Pasqua costituiva la sola festa annuale e in essa si celebrava tutta la salvezza. Nel IV sec. a Gerusalemme e poi nelle altre Chiese, dalla celebrazione della sola Veglia Pasquale si giunse quasi naturalmente alle diverse celebrazioni memoriali. Secondo le dinamiche del memoriale e della mimesi si strutturรฒ il Triduo della passione e morte, sepoltura e risurrezione del Signore. La narrazione evangelica fu ritualizzata al fine di renderla piรน immediata nella sua ri-attualizzazione storica. Sulla base della cronologia evangelica della passione la comunitร  cristiana si ritrovava nei tempi stabiliti e nei luoghi adatti per fare memoria degli eventi salvifici. La memoria dellโ€™ingresso di Gesรน in Gerusalemme, lโ€™istituzione dellโ€™eucaristia e la lavanda dei piedi, la morte di Gesรน e lโ€™adorazione della sua croce, la sepoltura e la notte di veglia in onore del Risorto con la celebrazione dei battesimi furono ritualizzati secondo lโ€™indole di ogni Chiesa. Il carattere cristologico della Pasqua sโ€™intrecciava geneticamente con la dimensione ecclesiale che si manifestava nella celebrazione battesimale. Anche le attestazioni liturgiche e la strutturazione rituale della Settimana Santa iniziarono a partire dal IV sec. a Gerusalemme.

Liturgicamente, lโ€™ingresso di Gesรน in Gerusalemme e gli ultimi giorni vissuti nella cittร  santa costituiscono il memoriale che ogni anno la Chiesa vive nel tempo e nelle ritualitร  liturgica della Settimana Santa.

Nella Settimana Santa la Chiesa celebra i misteri della salvezza portati a compimento da Cristo negli ultimi giorni della sua vita, a cominciare dal suo ingresso messianico in Gerusalemme. Il tempo Quaresimale continua fino al Giovedรฌ Santo. Dalla messa vespertina ยซcena del Signoreยป inizia il Triduo Pasquale, che continua il venerdรฌ santo ยซnella passione del Signoreยป e il Sabato Santo, ha il suo centro nella Veglia Pasquale e termina ai vespri della domenica di risurrezione (Congregazione per il Culto divino, Lettera circolare sulla preparazione e celebrazione delle feste Pasquali, 16 gennaio 1988, n. 27).

La Parola di Dio proclamata e lโ€™eucologia pregata in questi giorni creano una visione unitaria dei misteri celebrati e al contempo mettono in risalto la relazione tra la mimesi rituale e il memoriale liturgico, sono infatti una narrazione attuativa della passione del Signore Gesรน. La proclamazione dellโ€™ingresso in Gerusalemme e quella della passione secondo lโ€™evangelista Marco โ€“ proprie della Domenica delle Palme โ€“ contestualizzano quanto poi sarร  proclamato nei tre giorni successivi. I testi profetici dei primi tre canti del servo del Signore (Is 42,1-7; 49,1-6; 50,4-9a) sโ€™intrecciano con gli incontri narrati dai vangeli: il lunedรฌ con lโ€™unzione di Betania (Gv 12,1-11), il martedรฌ con lโ€™annuncio del tradimento di Giuda e il rinnegamento di Pietro (Gv 13,21-33.36-38), il mercoledรฌ con le trame degli empi e la preparazione della Pasqua da parte dei discepoli (Mt 26,14-25).

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Questi primi giorni della grande Settimana, secondo la tradizione della Chiesa romana, sono i giorni in cui lodevolmente si celebra la riconciliazione secondo la sua forma comunitaria (cf. Rito della penitenza nn. 48-59. Appendice nn. 3-7). I sentimenti di Cristo che affiorano in ognuno di questi incontri, rivelando in maniera disarmante lโ€™amore divino, introducono la comunitร  nella celebrazione del Triduo Pasquale.

La Chiesa celebra ogni anno i grandi misteri dellโ€™umana redenzione dalla messa vespertina del giovedรฌ nella ยซcena del Signoreยป, fino ai vespri della domenica di risurrezione. Questo spazio di tempo รจ chiamato giustamente il ยซTriduo del crocifisso, del sepolto e del risortoยป; ed anche ยซTriduo Pasqualeยป perchรฉ con la sua celebrazione รจ reso presente e si compie il mistero della Pasqua, cioรจ il passaggio del Signore da questo mondo al Padre. Con la celebrazione di questo mistero la Chiesa, attraverso i segni liturgici e sacramentali, si associa in intima comunione con Cristo suo sposo (Lettera circolare sulla preparazione e celebrazione delle feste Pasquali, n. 38).

Tutto il Triduo รจ celebrazione della Pasqua. Esso non prepara ma celebra tutta la Pasqua. รˆ Pasqua giร  dal Giovedรฌ Santo sera. Il Triduo รจ una celebrazione unica che si dispiega in diversi tempi e spazi: esso crea continuitร  tra spazi – tempi liturgici con quelli della vita personale di ognuno; mette in relazione la dimensione comunitaria della fede con quella personale dei fedeli; coinvolge con le sue ritualitร  tutta le facoltร  e i sensi della persona e gli elementi della creazione. Parola di Dio, ritualitร  ed eucologia del Triduo sono indissolubilmente unite e connesse e proclamano secondo una diversa gamma di registri lโ€™unica Pasqua di Cristo. Giร  dalla messa ยซCena del Signoreยป โ€“ come un vero preludio rituale โ€“ sono presenti tutti i temi Pasquali che poi saranno celebrati nei tre giorni di venerdรฌ, sabato e domenica. Questo segna lโ€™inizio evidente dellโ€™unica celebrazione del Triduo, in cui anche il digiuno si caratterizza per la sua valenza Pasquale e non penitenziale. Inoltre, ciascun giorno del Triduo รจ giorno liturgico, caratterizzato da ritualitร  specifiche, che non sono solo eucaristiche. Di conseguenza il Sabato Santo รจ da considerare giorno a-eucaristico ma mai a-liturgico.

Pastoralmente, la celebrazione del Triduo โ€“ che ogni anno rinnova la vita della Chiesa perchรฉ la rigenera con nuovi figli e tempra la fede ecclesiale perchรฉ la purifica โ€“ รจ anche capace di rimettere in discussione la vita e i ritmi delle comunitร . Se infatti la vita comunitaria non tende alla Pasqua e le attivitร  pastorali non attingono da essa, sono vane o depotenziate. La fede popolare possiede una ricchezza di espressioni affettive riguardo alla passione di Gesรน che durante la Settimana Santa e il Triduo contribuiscono notevolmente alla partecipazione dei misteri della salvezza. Le espressioni popolari legate alla passione e morte di Cristo, orientate sapientemente con i ritmi liturgici e celebrativi e integrate con altre che mettano in risalto la risurrezione, costituiscono un potenziale di evangelizzazione per la riscoperta della centralitร  liturgica ed esistenziale della Pasqua di Gesรน.

Spiritualmente, nella grande Settimana prende forma sempre piรน immersiva la nuova creazione, perchรฉ con la Pasqua tutto si rinnova. Come i primi discepoli, anche noi ora entriamo con Gesรน a Gerusalemme, saliamo al piano superiore del Cenacolo per fare Pasqua con lui, permettendogli di lavare i nostri piedi, accogliendo il suo testamento, immergendoci nella sua preghiera di Figlio. Cosรฌ seguiamo e partecipiamo realmente alla passione e morte, sepoltura e risurrezione del nostro Salvatore e Signore, Gesรน Cristo. […]

Testo tratto dalla guida CEI per la Settimana Santa.

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Per noi Cristo si รจ fatto obbediente fino alla morte, e una morte di croce. Per…