Catechesi di don Fabio Rosini sull’Inno alla carità di San Paolo

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1 Cor 13, 1 – 8a

Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi la carità,
sarei come bronzo che rimbomba
o come cimbalo che strepita.
E se avessi il dono della profezia,
se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza,
se possedessi tanta fede da trasportare le montagne,
ma non avessi la carità, non sarei nulla.
E se anche dessi in cibo tutti i miei beni (agli affamati trad. TOB)
e consegnassi il mio corpo, per averne vanto,
ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe.
La carità è magnanima, benevola è la carità;
non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio,
non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse,
non si adira, non tiene conto del male ricevuto,
non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità.
Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine. 

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