Card. Gianfranco Ravasi – Un Dio piccolo da baciare

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รˆ una particolarissima storia di vocazione quella che ora evochiamo, alle soglie del Natale. Per un momento potremmo alzare gli occhi da questa pagina e ricreare con la vista della memoria la dolcissima scena dellโ€™Annunciazione che il Beato Angelico ha dipinto nel convento fiorentino di San Marco. O lasciare che nellโ€™orecchio fluiscano le linee melodiche dellโ€™Ave Maria di Schubert o dellโ€™Otello di Verdi. Certo, il racconto che Luca incastona nel primo capitolo del suo Vangelo, nei versetti 26-38, appartiene al genere letterario degli annunci biblici di una nativitร  prodigiosa (tanto per fare un esempio, si pensi alla nascita di Sansone, presente nel libro dei Giudici 13,2-7).

Tuttavia il suo contenuto puรฒ essere rubricato sotto la categoria ยซvocazioneยป, nella linea di quegli eventi che abbiamo scelto di descrivere nelle nostre letture bibliche settimanali. Si incontrano, infatti, le due componenti fondamentali della ยซchiamataยป divina e della risposta umana. Da un lato, ecco a sorpresa entrare nella vita di questa modesta ragazza ebrea di Nazaret la voce di Dio attraverso il suo messaggero, lโ€™angelo Gabriele, secondo una modalitร  giร  nota: si pensi, per esempio, alla vicenda di Zaccaria, il padre del Battista, narrata poche righe prima da Luca (1,5-25).

Il contenuto della vocazione di Maria รจ, perรฒ, unico: รจ la maternitร  di un bambino che sarร  ยซgrande, Figlio dellโ€™Altissimo, posto sul trono di Davide, il cui regno non avrร  fine, Figlio di Dioยป. Unโ€™esperienza straordinaria che un filosofo e scrittore ateo francese, Jean-Paul Sartre, rappresenterร  in maniera emozionante in un dramma intitolato Bariona o il figlio del tuono, mentre era relegato nel lager nazista di Treviri: ยซCristo รจ suo figlio, carne della sua carne e frutto delle sue viscere. Ella lo ha portato per nove mesi e gli darร  il seno e il suo latte diventerร  il sangue di Dioยป.

E continuava: ยซElla sente che Cristo รจ suo figlio, il suo piccino, ma anche che รจ Dio. Lo guarda e pensa: Questo Dio รจ mio figlio, questa carne divina รจ la mia carne. Egli รจ fatto di me, ha i miei occhi e questa boccuccia ha la forma della mia. รˆ Dio, ma mi assomiglia! Nessuna donna ha avuto in questo modo il suo Dio per lei sola. Un Dio piccolo che si puรฒ prendere tra le braccia e coprire di baci, un Dio tutto caldo che sorride e respira, un Dio che si puรฒ toccareยป.

Alla chiamata cosรฌ strana dellโ€™angelo Maria risponde, ed รจ questo lโ€™altro elemento necessario nella storia di una vocazione. รˆ la libertร  dellโ€™adesione che avviene in modo motivato, tantโ€™รจ vero che la futura madre obietta: ยซCome avverrร  questo, perchรฉ non conosco uomo?ยป. Lei รจ ancora vergine, soltanto fidanzata ยซdi un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppeยป. E lโ€™angelo le rivela la via unica della sua maternitร : ยซLo Spirito Santo scenderร  su di te… ยป.

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A quel punto scatta la risposta cosciente e coraggiosa: ยซEcco la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua parolaยป. Una dichiarazione non solo di umiltร  davanti al mistero, ma anche di serena consapevolezza della sua funzione da parte di questa donna che diventa simile, persino piรน alta degli altri ยซservi del Signoreยป biblici, da Abramo a Mosรจ, da Davide ai profeti fino al ยซServo del Signoreยป per eccellenza, il Messia.

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