Lโeffusione dello Spirito Santo nella Pentecoste sโirradia in luce e amore, come attesta la simbologia del fuoco. Abbiamo, cosรฌ, pensato in questa solennitร di interrompere la nostra ormai lunga serie di storie di vocazione e di fermarci su una parola che evoca unโilluminazione spirituale. Se osserviamo il titolo assegnato da papa Francesco al Sinodo dei vescovi di ottobre, notiamo infatti la presenza di un vocabolo che รจ diventato piuttosto comune nel linguaggio ecclesiale di questi ultimi tempi: ยซI giovani, la fede e il discernimento vocazionaleยป.
Ecco, dunque, il termine che considereremo: ยซdiscernimentoยป, che nella Bibbia รจ da cercare sotto un ventaglio di parole dai molteplici significati, soprattutto nel linguaggio neotestamentario. Cโรจ, cosรฌ, una costellazione di verbi greci che citiamo innanzitutto per essere fedeli allโoriginale ma anche perchรฉ sono difficili da rendere in modo univoco: krรญnein รจ โgiudicareโ, ma anche saper vagliare, discriminare, persino condannare; dokimรกzein รจ โmettere alla prova, verificare, discernere, misurareโ, ma anche approvare e interpretare; sรฝnesis รจ la โcomprensioneโ, ma anche lโintelligenza, lโintelletto, la capacitร di dare senso; ghinรณskein รจ un โconoscereโ, che perรฒ comprende non solo lโattivitร intellettiva ma anche quella volitiva, affettiva, effettiva fino a giungere allโamore.
Questo arcobaleno di termini evidenzia quanto sia complessa lโopera di discernimento nei confronti delle scelte da compiere. Bisogna essere capaci di mettere sul tavolo la molteplicitร dei doni personali ma anche delle vie che si aprono davanti a noi; si deve avere la coscienza del proprio limite ma anche la consapevolezza delle potenzialitร che ci sono donate; รจ indispensabile avere una sensibilitร morale che distingue bene e male, vero e falso, giusto e ingiusto; si deve essere pronti alla prova che verifica lโautenticitร del cuore.
A questโultimo proposito sono significative alcune espressioni bibliche. Da un lato, cโรจ la certezza che Dio รจ ยซgiusto giudice, scrutatore dei reni e del cuoreยป (cosรฌ, ad esempio, in Geremia 11,20). San Paolo usa lโimmagine del fuoco per descrivere lโazione giudicatrice del Signore nei confronti della vocazione e missione del discepolo: ยซLโopera di ciascuno sarร resa palese; la svelerร quel giorno che si manifesterร col fuoco, e il fuoco saggerร lโopera di ciascunoยป (1Corinzi 3,13). Dโaltro lato, cโรจ lo stesso credente che presenta con sinceritร sรฉ stesso a Dio perchรฉ egli trapassi con la sua luce la coscienza: ยซScruta il mio cuore, vaglialo nella notte, provami nel crogiuolo: in me non troverai alcun crimine ยป (Salmo 17,3).
Ma alla fine รจ lo Spirito Santo il principio del discernimento attraverso i suoi doni che sono elencati dal profeta Isaia in uno dei suoi canti messianici: ยซSpirito di sapienza e dโintelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signoreยป (11,2). Attraverso questa serie di virtรน che illuminano lโanima, il fedele riesce ad avere la sapienza e lโintelligenza di Salomone e dei saggi, il consiglio e la fortezza di Mosรจ e di Davide, il timore del Signore testimoniato dai patriarchi e dai profeti. Con questa dotazione di virtรน si potrร ยซdistinguere ciรฒ che รจ meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristoยป (Filippesi 1,10), che รจ poi anche il tempo della nostra vocazione.
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