La Messa รจ il centro della vita cristiana. Per questo รจ importante che tutti partecipino alla Messa, in modo attivo e consapevole. Con la Messa Dio santifica il mondo in Cristo e con la Messa gli uomini adorano Dio per mezzo di Gesรน. La Messa poi commemora i misteri della redenzione e li rende presenti.
Gli ortodossi dicono che la messa ci porta in paradiso! In effetti nella Messa celebriamo il sacrificio di Gesรน insieme a tutta la Chiesa: il tempo e lo spazio non esistono piรน e noi siamo uniti a tutti coloro che ci hanno preceduto in questa vita e a coloro che distano da noi chilometri e chilometri. Questo รจ il miracolo della Messa: rende i cristiani un unico corpo, il corpo di Cristo.
Vediamo adesso quali gesti si compiono nella Messa: ognuno di loro ha un significato preciso e serve per insegnarci qualcosa sul Signore e su come lo si prega.
RITI INTRODUTTIVI
Sono quelli che precedono la liturgia della Parola. Hanno uno scopo preciso: quello di aiutare i fedeli a formare una comunitร , da gruppo disperso che erano quando sono entrati in chiesa, e ad ascoltare con fede la Parola e a celebrare degnamente lโEucarestia.
Per questo si sta in piedi. Si deve essere vigilanti, attenti, pronti a mettersi in cammino.
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- INGRESSO DEL SACERDOTE E DEI MINISTRANTI: Si fa la processione fino allโaltare. Si porta il libro dei Vangeli. Inoltre ci possono essere: il turiferario con lโincenso, il crucifero e i ceriferi. La processione simboleggia il cammino che la Chiesa pellegrina compie verso la Gerusalemme del cielo. Questo รจ ancora piรน evidente se nella processione si porta la croce (= Gesรน redentore) e il libro dei Vangeli (= Gesรน maestro).
- CANTO DI INGRESSO: Serve per dare inizio alla celebrazione e per far comprendere ai fedeli qual รจ il senso del tempo liturgico o della festa che si sta per celebrare. Esso accompagna la processione, quindi finisce insieme ad essa. Sul foglietto troviamo la dicitura โantifona dโingressoโ: รจ appunto questo canto. Bisognerebbe sempre fare un canto di ingresso perchรฉ cosรฌ richiede il messale. Se la gente รจ poca o proprio non canta bisogna recitare lโantifona del messale, quella e non unโaltra, perchรฉ essa serve per introdurre proprio a quella specifica
- VENERAZIONE DELLโALTARE: Il sacerdote e i ministranti, giunti allโaltare, si inchinano davanti ad esso, lo baciano, ed eventualmente lo incensano. Lโinchino allโaltare simboleggia lโadorazione di Gesรน perchรฉ sullโaltare si svolge il sacrificio eucaristico. Se nel presbiterio cโรจ il tabernacolo, il sacerdote e i ministranti si genuflettono davanti ad esso in adorazione di Gesรน presente nellโeucarestia. Il bacio allโaltare รจ un altro segno di venerazione compiuto dal sacerdote. Se lโinchino indica il rispetto, la riconoscenza, il bacio rappresenta lโamore verso Gesรน. Il sacerdote che bacia lโaltare rappresenta lโassemblea, la Chiesa. ร il bacio che la sposa di Cristo, la Chiesa, offre al suo Signore. Lโincensazione dellโaltare simboleggia i sacrifici e le preghiere dei fedeli a Dio, รจ segno di onore, ma anche di purificazione. (Quando viene dedicata una chiesa, lโaltare viene cosparso con il crisma perchรฉ possa diventare simbolo di Cristo. Eโ un gesto compiuto dal Vescovo, che prima versa il crisma al centro, poi ai quattro angoli e poi unge tutto il piano. Infine lโaltare viene incensato, dopo di lui i fedeli e le pareti della chiesa.) Se si incensa lโaltare, dopo si incensa anche la croce, per il loro stretto legame simbolico.
- SEGNO DI CROCE: Eโ lโinizio di ogni azione del cristiano: ci ricorda il sacrificio glorioso di Cristo, รจ un atto di fede nella Trinitร . Ci consente quindi di metterci alla presenza di Dio. Inoltre ci ricorda il Battesimo. Il popolo risponde โAmenโ. Significa contemporaneamente โcosรฌ รจโ e โcosรฌ siaโ.
- SALUTO: Non si tratta di un saluto qualsiasi, sono formule prese dalla Bibbia. Le formule sono diverse. Ce ne sono sette. Le principali sono: โIl Signore sia con voi. E con il tuo spirito.โ Eโ in uso anche nelle liturgie ortodosse e protestanti. Ha quindi un significato ecumenico. Se cโรจ il Vescovo, dice: โLa pace sia con voiโ. Sono le parole dette da Gesรน agli apostoli nel cenacolo. (Lc.24,36) Quando saluta il sacerdote allarga le braccia: abbraccia tutta la comunitร .
- ATTO PENITENZIALE: Eโ un momento presente fin dai tempi piรน antichi nella messa. Allora il sacerdote si prostrava in silenzio ai piedi dellโaltare. Questo uso รจ rimasto ancora oggi quando si celebra la passione del Signore, il venerdรฌ santo. Serve a rendere degna lโassemblea di accostarsi a ricevere il corpo e il sangue del Signore. Si compone di quattro parti: invito da parte del sacerdote a riconoscere i propri peccati; pausa di silenzio che serve a fare un piccolo esame di coscienza; domanda di perdono con la recita del โConfessoโ. Ci si batte il petto: รจ il gesto che ha compiuto il pubblicano della parabola (Lc. 18,13), ma anche coloro che lasciarono il Calvario dopo aver assistito alla crocifissione di Gesรน (Lc. 23,48) Al posto del โConfessoโ si possono recitare o cantare altri formulari, come il โSignore pietร โ. Si conclude con lโassoluzione, recitata dal sacerdote. In realtร questโultima รจ una preghiera con cui si chiede a Dio di perdonare i nostri peccati e condurci alla vita eterna: non รจ quindi una particolare forma del sacramento della penitenza nรฉ lo sostituisce. Ottiene ai fedeli la remissione dei peccati veniali. Chi รจ consapevole di aver commesso peccati gravi deve accostarsi alla comunione solo dopo essersi confessato. (ASPERSIONE: Puรฒ sostituire lโatto penitenziale. Ha luogo allโinizio della messa, si puรฒ fare anche tutte le domeniche, ma specialmente nel tempo di Pasqua. Si colloca subito dopo il saluto iniziale. Ha un significato battesimale e pasquale.)
- GLORIA A DIO: Questa preghiera dร solennitร alle domeniche e alle feste. Eโ un inno di glorificazione e di supplica. Eโ molto antica: esisteva giร nel IV secolo. Non si dice in tempo di Avvento e di Quaresima.
- COLLETTA: Eโ lโelemento conclusivo dei riti introduttivi. Eโ formata dallโinvito alla preghiera da parte del sacerdote (โPreghiamoโ), da un pausa di silenzio che serve a ciascuno per formulare nel suo cuore una preghiera personale, dalla preghiera del sacerdote. Il nome โcollettaโ significa โraccoltaโ: il sacerdote riassume e conclude con la preghiera pubblica tutte le varie intenzioni formulate privatamente dai fedeli nella pausa di silenzio. La colletta ha lo scopo di esprimere il carattere della celebrazione in corso. La sua intonazione corrisponde quindi alla celebrazione di quella messa. Anche la colletta รจ un rito introduttivo e quindi vuole preparare lโassemblea alla celebrazione. Ci sono in tutto ben 207 preghiere di colletta! Il sacerdote la recita con le mani distese: รจ lโatteggiamento dellโorante.
LA LITURGIA DELLA PAROLA.
Lโuso di leggere la Scrittura nelle assemblee liturgiche cristiane risale ai primi tempi della Chiesa. Si ricollega alle adunanze ebraiche nella sinagoga (Lc. 4,16-30). Le letture vengono proclamate, cioรจ annunciate, dallโambone, un luogo distinto dallโaltare e particolarmente adatto a tale scopo. La liturgia della parola รจ il prototipo, cioรจ il modello, di ogni catechesi.
Lโanno liturgico.
Lโanno liturgico รจ diviso in cinque โtempiโ (= periodi) per i quali sono previste letture che preparano i fedeli a comprendere meglio quel determinato momento liturgico. La Chiesa infatti nel corso dellโanno celebra tutto il mistero della vita di Gesรน, dallโIncarnazione alla Pentecoste, nellโattesa del suo glorioso ritorno. Ogni tempo ha un suo colore nei paramenti. Si comincia con il tempo di Avvento (viola), poi quello di Natale (bianco) che dura fino al Battesimo di Gesรน. Poi cโรจ il tempo ordinario (verde) fino al mercoledรฌ delle ceneri con il quale inizia la Quaresima (viola). Comincia poi la settimana santa che culmina nella celebrazione del triduo pasquale (giovedรฌ: messa della cena del Signore; venerdรฌ: celebrazione della passione Signore, sabato notte: grande veglia pasquale). Tra Pasqua e Pentecoste cโรจ il tempo di Pasqua e poi di nuovo il tempo ordinario fino allโAvvento successivo.
Le โlezioniโ.
Il lezionario รจ la raccolta di tutte le letture (lezioni) dellโanno. I lezionari sono cinque: domenicale e festivo, feriale, dei santi, delle messe rituali, delle messe votive e ad diversa.
Il lezionario domenicale e festivo contiene le letture delle domeniche, delle solennitร , del giovedรฌ e del venerdรฌ santo. Le letture della domenica sono tre e si ripetono ogni tre anni (anno A, B, C): questo dร la possibilitร ai fedeli di ascoltare nei tre anni i passi principali della Scrittura.
Le letture dei giorni feriali sono due (tranne il mercoledรฌ delle ceneri che sono tre). Il Vangelo si ripete ogni anno mentre la prima lettura si alterna su due cicli (anni pari e anni dispari) nel tempo ordinario ed รจ sempre uguale nei tempi forti (Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua).
Solitamente la prima lettura รจ tratta dallโAntico Testamento (tranne nel tempo di Pasqua) e la seconda dal Nuovo.
Le letture sono intercalate da canti: il salmo responsoriale e lโacclamazione al Vangelo. In certe celebrazioni cโรจ anche la sequenza.
Lโalleluia era in origine un salmo che aveva come ritornello lโacclamazione โalleluiaโ, poi si รจ ridotto ad un solo versetto. In Quaresima รจ sostituito da unโaltra acclamazione.
La sequenza precede lโalleluia. Sono quattro, quella pasquale nella settimana da Pasqua alla domenica in Albis, quella di Pentecoste, del Corpus Domini, dellโAddolorata (15 settembre)La loro recita รจ facoltativa tranne nei giorni di Pasqua e Pentecoste che รจ obbligatoria.
Il Vangelo.
Il libro dei Vangeli puรฒ essere portato in processione giร allโinizio della messa e poi posto sullโaltare come sul suo trono. Prima della proclamazione del Vangelo viene portato solennemente dallโaltare allโambone. Puรฒ essere preceduto dal turiferario e da due ceriferi che staranno al suo fianco durante tutta la proclamazione. Viene deposto sullโambone e incensato. Al termine della lettura viene baciato in segno di venerazione e di amore a Cristo e alla sua parola. Il sacerdote prima di leggere il Vangelo recita una speciale preghiera di purificazione (โPurifica Signoreโฆโ)perchรฉ il Vangelo deve essere annunciato degnamente. Traccia poi dei piccoli segni di croce sul Vangelo (la sorgente dellโefficacia della proclamazione del Vangelo รจ Gesรน) e poi sulla fronte, sulle labbra e sul cuore (= difendere la Parola di Dio a fronte alta, annunciarla con le labbra, custodirla nel cuore).
Il Vangelo si ascolta in piedi, in segno di venerazione.
A proclamazione ultimata il sacerdote recita una preghiera privata sulla remissione dei peccati che consegue lโascolto (โIl Vangelo che abbiamo ascoltatoโฆโ)
Lโomelia รจ la spiegazione delle lezioni bibliche o di un altro testo del rito della messa. Ha un carattere pastorale, cioรจ deve servire allโeducazione dei fedeli, interpretando il messaggio biblico e liturgico e traducendolo in un linguaggio attuale, rendendolo applicabile alle circostanze di vita concreta dellโassemblea cristiana.
La professione di fede si ha nelle domeniche e nelle solennitร (simbolo = segno di riconoscimento). Ha lo scopo di suscitare nellโassemblea una risposta a quanto ha ascoltato nelle letture e un ripasso delle regole della fede. Eโ una formula battesimale: ci ricorda la nostra appartenenza a Dio e la nostra funzione sacerdotale prima di celebrare il sacrificio eucaristico.
Si recita in piedi per esprimere lโardore e la fermezza della propria fede.
La preghiera dei fedeli o universale. Eโ iniziata e conclusa dal sacerdote, ma รจ affidata a tutti i battezzati.
LA LITURGIA EUCARISTICA
Riti di presentazione dei doni.
- PRESENTAZIONE DEI DONI. Si portano allโaltare pane, vino e acqua. Si puรฒ fare una piccola processione dei fedeli oppure il compito puรฒ essere assolto dai chierici dai tavolini allโaltare.
- Va fatta dopo la preghiera dei fedeli e si deve concludere entro la preghiera sulle offerte.
- CANTO DI OFFERTORIO: serve ad accompagnare la processione offertoriale. Se non cโรจ la processione si puรฒ
- PREPARAZIONE DELLโALTARE: vi si pone sopra il corporale, il purificatoio, il messale, il calice. Nella liturgia del Venerdรฌ Santo il rito della preparazione dellโaltare รจ rimasto come in antico: lโaltare รจ del tutto spoglio. Viene ricoperto solo al momento della mensa con la tovaglia. Poichรฉ anticamente era ricoperto da piรน tovaglie, quella superiore, piรน piccola, venne chiamata โcorporaleโ perchรฉ su di essa veniva appoggiato il corpo di Gesรน.
- BENEDIZIONI PER IL PANE E IL VINO. Il sacerdote ringrazia Dio creatore per i doni che ci fa del pane e del vino, che tramite la consacrazione diventeranno il corpo e il sangue del
- PREPARAZIONE DEL CALICE: assieme al vino il sacerdote versa nel calice anche qualche goccia dโacqua. Significa tre cose: la nostra unione con Dio, lโunione in Cristo delle due nature, umana e divina, e ricorda che sulla croce dal costato di Gesรน sono usciti sangue e .
- PREGHIERA PRIVATA DEL SACERDOTE โUmili e pentitiโฆโLa recita inchinato: contiene lโidea dellโatteggiamento interiore della Chiesa che offre pane e vino e lโidea del sacrificio che sta per essere compiuto. Poi si lava le mani: anche questo ha valore simbolico. Bisogna essere puri per compiere il sacrificio. Accompagna il gesto con la preghiera โLavamiโฆโ
- ORAZIONE SULLE OFFERTE. Conclude il rituale della preparazione dei doni.
Questa parte della celebrazione coinvolge fedeli e ministri: i fedeli partecipano con la processione offertoriale, con il canto, con le risposte. Nella prima parte stanno seduti poi allโorazione si alzano per significare la piena adesione allโinvito che il sacerdote ha loro rivolto.
Preghiera eucaristica.
Eโ una preghiera di azione di grazie e di santificazione. Serve perchรฉ la Chiesa si unisca a Cristo nella glorificazione di Dio e nellโoffrire il sacrificio. Spetta solo al sacerdote recitarla. Non รจ solo una preghiera: รจ anche unโazione perchรฉ grazie allo Spirito Santo essa ricrea il sacrificio pasquale di Gesรน.
Ci sono diverse preghiere eucaristiche. La piรน antica รจ il Canone Romano, lโunica fino al 1968, quando la Chiesa ha approvato altre preghiere eucaristiche. In seguito se ne sono aggiunte altre. Oggi disponiamo di cinque preghiere eucaristiche, contrassegnate con un numero (la prima รจ il canone romano), di due preghiere chiamate โdella riconciliazioneโ e di altre tre per le messe con i bambini, che hanno un linguaggio piรน facile e numerose acclamazioni che consentono una maggiore partecipazione dellโassemblea durante la preghiera.
La preghiera eucaristica si compone di diverse parti:
- Eโ unโazione di grazie. Cioรจ insieme a Gesรน si ringrazia Dio per lโopera di salvezza che ha compiuto in passato e ripete ora. I prefazi iniziano sempre allo stesso modo: il sacerdote invita i fedeli a ringraziare Dio (โIl Signore sia con voiโฆIn alto i nostri cuoriโฆRendiamo grazie a Dioโ) poi prosegue in modo diverso ( i prefazi sono 108) indicando i motivi per cui si rende grazie e conclude, sempre allo stesso modo, ricordando i cori angelici a cui la Chiesa si associa nel rendere grazie.
- SANTO-BENEDETTO. Eโ lโacclamazione con cui lโassemblea si unisce alla preghiera
- Il sacerdote poi, tenendo le mani distese sulle offerte, pronuncia lโEPICLESI, cioรจ lโinvocazione allo Spirito Santo perchรฉ trasformi il pane e il vino dellโofferta nel corpo e sangue del Signore. I chierici suonano i campanelli: avvertono cosรฌ lโassemblea che sta per compiersi il miracolo della trasformazione del pane e del vino nel corpo di Gesรน.
- Segue il RACCONTO DELLโISTITUZIONE. Esso รจ un memoriale, cioรจ non รจ solo un ricordo dei gesti e delle parole compiuti da Gesรน nellโultima cena, ma รจ il compimento dello stesso sacrificio qui e ora. Durante il racconto dellโistituzione il sacerdote alza il corpo e il calice del Signore per offrirli allโadorazione dei fedeli. Lโassemblea invitata dal sacerdote (โMistero della fede!โ), interviene per acclamare e adorare ciรฒ che si รจ compiuto in lei: la presenza di Gesรน e dellโopera di salvezza che il Padre ha compiuto in
- Segue lโANAMNESI, parola greca che vuol dire fare memoria. In fatti comincia con le parole: โCelebrando il memorialeโ. Il memoriale รจ una memoria vivente, nella quale ciรฒ che si ricorda si rende anche presente. Si rendono presenti pwer noi i misteri della nostra salvezza: la morte, la risurrezione e lโascensione al cielo di Gesรน. Ci uniamo allโattesa della Sposa per il ritorno del Signore. Ma la memoria diventa offerta. La nostra assemblea entra nellโofferta eterna che Gesรน fa di se stesso al Padre per la salvezza del
- Segue una SECONDA EPICLESI. Questa volta lo Spirito Santo viene invocato nellโassemblea. Chiediamo che si rinnovi la Pentecoste. Il primo e principale effetto della venuta dello Spirito รจ lโunitร nella caritร .
- Segue lโOFFERTA DEI FEDELI. Ora che siamo uniti nella caritร , possiamo offrire la nostra vita assieme a quella di Gesรน: โUn sacrificio perenneโ, โunโofferta viva in Cristoโ. Tutta la nostra vita, nei suoi gesti quotidiani, viene
- Si prega poi per il mondo intero e per tutta la Chiesa: nessuna Messa รจ un atto privato, ma ottiene dal Padre lโenergia per la salvezza di tutti gli uomini. Si prega poi per i vivi e per i
- La preghiera eucaristica si conclude con una DOSSOLOGIA, cioรจ una formula di glorificazione, che si riferisce a Gesรน: โper Cristo, con Cristo e in Cristoโฆโ Durante questa formula vengono elevati il corpo e il sangue del Signore per presentarli al Padre e offrirli come vittima immacolata. Lโassemblea conclude con un solenne โAmenโ, che dovrebbe essere sempre cantato, che esprime la volontร di accogliere il mistero che รจ stato celebrato e la partecipazione del popolo cristiano, che รจ un popolo sacerdotale, allโofferta di Gesรน e della
Riti di comunione.
- Cominciano con la recita del PADRE NOSTRO da parte di tutta lโassemblea, meglio se
- Il sacerdote poi pronuncia lโEMBOLISMO (โLiberaci, Signoreโฆโ), una preghiera che sviluppa lโultima domanda del Padre
- DOSSOLOGIA โTuo รจ il regnoโฆโ meglio se
- RITO DELLA PACE. Comincia con una preghiera per la pace detta dal sacerdote a nome di tutta lโassemblea, prosegue con lโannuncio della pace e lo scambio del segno di pace. Anticamente questo segno partiva dallโaltare: il sacerdote baciava lโaltare e da lui riceveva la pace, che poi passava ai ministri i quali la portavano allโassemblea. Per questo i chierici dopo aver scambiato la pace con il sacerdote scendono dallโaltare e la portano allโassemblea. Eโ un gesto molto importante: va fatto bene.
- FRAZIONE DEL PANE. Eโ importante per il suo significato simbolico: lโunico pane diviso tra molti รจ segno della unitร di coloro che lo riceveranno.
- IMMISTIONE: il sacerdote dopo aver spezzato lโostia ne mette una piccola parte nel calice col sangue. Sta a significare lโunitร del corpo e sangue di Gesรน.
- AGNELLO DI DIO: originariamente accompagnava il rito della frazione del pane e, finchรจ essa non era ultimata, si ripeteva lโinvocazione.
- PAUSA DI SILENZIO. Preghiera privata di preparazione alla comunione
- OSTENSIONE DEL PANE EUCARISTICO: il sacerdote mostra il pane eucaristico ai fedeli e li invita a partecipare alla comunione. โBeati gli invitatiโฆโ
- ATTO DI UMLTAโ Insieme sacerdote e fedeli pronunciano lโatto di umiltร e fiducia nel Signore, ispirato alle parole del centurione di Cafarnao (Mt. 8,8).
- Il sacerdote e i fedeli si comunicano. I fedeli si accostano con la processione: รจ segno della Chiesa pellegrina che grazie alla forza ricevuta nella comunione raggiunge la sua meta. Il canto accompagna la processione e ha la funzione di esprimere lโunione spirituale e la gioia di quanti si comunicano. Se non si fa il canto, bisogna recitare lโantifona di comunione.
- PURIFICAZIONE DEI VASI SACRI. Il sacerdote che la compie recita in segreto una
- SILENZIO E CANTO DI RINGRAZIAMENTO. Il canto deve essere assembleare e deve esprimere sentimenti di lode e di ringrziamento.
- ORAZIONE DOPO LA COMUNIONE. Con essa il sacerdote chiede i frutti della comunione eucaristica.
RITI DI CONCLUSIONE
- Avvisi.
- SALUTO E BENEDIZIONE Il saluto finale riprende quello iniziale. La benedizione del sacerdote augura che la Trinitร si compiaccia dei suoi fedeli e li arricchisca con i suoi doni. Il popolo risponde โAmenโ: aderisce alla preghiera del sacerdote ed esprime la fede nellโonnipotenza di Dio, la certezza che egli esaudirร questa preghiera. Nel farlo compie il segno della croce. Se cโรจ il vescovo la formula di benedizione รจ diversa: โSia benedetto il nome del SignoreโฆIl nostro aiuto รจ nel nome del Signoreโฆโ
- Il sacerdote pronuncia la formula โLa Messa รจ finitaโฆโ Poi bacia lโaltare, si inchina davanti ad esso insieme ai ministri e lโassemblea si scioglie.
Per saperne di piรน: Institutio generalis del messale romano.
SIMBOLI PIUโ FREQUENTI SUI PARAMENTI:
PESCE: Deriva dalla parola greca che significa pesce โIXOYCโ (ICHTHYS). Le lettere da cui รจ composta sono le iniziali dellโespressione โGesรน Cristo Figlio di Dio Salvatoreโ. Per questo motivo fin dai primi secoli il pesce veniva usato dai cristiani per simboleggiare Gesรน.
AGNELLO: รจ Gesรน, che il profeta Isaia ha paragonato ad un โagnello condotto al macelloโ. NellโEsodo, quando gli ebrei dovevano partire dallโEgitto la notte di Pasqua avevano sacrificato un agnello, contrassegnando con il suo sangue gli stipiti delle loro porte. Grazie al sangue dellโagnello, lโangelo sterminatore non aveva colpito le famiglie degli ebrei e aveva salvato i loro primogeniti dalla morte. Gesรน salva i cristiani dalla morte eterna del peccato.
PALMA: nellโantichitร i vincitori delle gare sportive ricevevano in premio un ramo di palma. Rappresenta quindi il premio, la vittoria. I martiri vengono sempre rappresentati con la palma in mano perchรฉ hanno ricevuto il premio della vita eterna.
ANCORA: rappresenta Cristo fondamento della speranza dei cristiani, ancora di salvezza.
CRISMON: รจ un simbolo formato dalla sovrapposizione delle prime due lettere greche della parola Cristo (X, chi, e P, ro).
ALFA E OMEGA: sono la prima e lโultima lettera dellโalfabeto greco. Rappresentano Gesรน, inizio e fine della storia.
SPIGA: rappresenta il corpo di Cristo, la Chiesa. In unโunica spiga stanno tanti chicchi, come i cristiani pur essendo molti formano un corpo solo.