Mt 22,34-40 (Lezionario feriale di Bose)
34I farisei, avendo udito che Gesรน aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insiemeย 35e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogรฒ per metterlo alla prova:ย 36ยซMaestro, nella Legge, qual รจ il grande comandamento?ยป.ย 37Gli rispose: ยซAmerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua animaย e con tutta la tua mente.ย 38Questo รจ il grande e primo comandamento.ย 39Il secondo poi รจ simile a quello:ย Amerai il tuo prossimo come te stesso.ย 40Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profetiยป.
Avvento, tempo di attesa e di vigilanza.
Chi ha fatto lโesperienza dellโattesa โ e chi non lโha mai fatta? โ, sa quanto spesso essa dร luogo a una specie di vertigine. Chi sa se verrร colui o ciรฒ che aspetto? ร proprio qui che devo aspettare? Ho forse sbagliato lโora dellโappuntamento? ร forse capitato qualche disgrazia a colui che aspetto? Oggi, grazie ai cellulari e agli altri mezzi moderni di comunicazione, si riesce ad avere immediata risposta a queste domande e si abolisce cosรฌ lโesperienza dellโattesa. Con Dio perรฒ e con il suo Cristo le cose vanno un poโ diversamente. Non possiamo abolire lโattesa, a meno di decidere โ come molti ormai hanno fatto โ che Dio non cโรจ. Ma chi รจ stato conquistato dal suo amore, non puรฒ dichiarare, ad un tratto, che Dio non cโรจ (piรน). E il suo tempo, la sua vita, si svolge sotto il segno dellโattesa, fino alla Sua venuta. Il testo proposto oggi dalla liturgia prende, alla luce dellโavvento, una dimensione particolare. Permette di capire che lโattesa non รจ un tempo morto o vuoto o, peggio ancora, assurdo: le dร invece un ricco e fondamentale contenuto.
[ads2]La domanda posta a Gesรน dallโesperto in legge verte sul โpiรน grande comandamentoโ. Diversamente dalla corrente rigorista che rifiuta di entrare in materia su questa domanda perchรฉ, venendo da Dio, tutti i comandamenti hanno lo stesso valore, Gesรน segue la corrente che invece riconosce la legittimitร di questa domanda e risponde ribadendo ciรฒ che ogni ebreo proclama tutti i giorni nella sua preghiera: โAmerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua menteโ (cf. Dtย 6,5). Dichiarando poi: โQuesto รจ il grande e primo comandamentoโ, sembra aver dato risposta alla domanda, e tutto si potrebbe concludere cosรฌ. In Marco, Gesรน prosegue dicendo: โil secondo รจ questo: Amerai il tuo prossimo come te stessoโ (Mcย 12,31); mette cosรฌ, accanto al primo, anche un โsecondoโ comandamento; in Matteo invece, Gesรน precisa che quel secondo comandamento รจ โsimileโ al primo, vale a dire: รจ diverso per il contenuto ma uguale in grandezza. Perciรฒ, non si puรฒ piรน scegliere tra lโuno e lโaltro, nรฉ quindi tra Dio e il prossimo, perchรฉ lโamore per il prossimo รจ il banco di prova, la dimostrazione verificabile dellโamore con cui si ama Dio, come ricorda la prima Lettera di Giovanni: โSe uno dice: โIo amo Dioโ e odia suo fratello, รจ un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non puรฒ amare Dio che non vedeโ (1Gvย 4,20).
Se occuperemo il tempo di attesa โ non solo quello di questo Avvento, ma quello dellโattesa del ritorno di Cristo, cioรจ tutto il nostro tempo โ, con il decentrarci da noi stessi, con il preoccuparci un poโ meno del nostro io, con il non perderci in ipotesi aleatorie sul ritardo della venuta del Signore, se cercheremo invece, con il nostro amore per il prossimo, di rispondere all’amore con cui Dio ci ha amati, allora scopriremo che sempre troppo breve sarร quel tempo della nostra attesa.
- Pubblicitร -
Fratel Daniel della comunitร monastica di Bose
Puoi ricevere il commento al รนVangelo di Avvento quotidianamente cliccando qui

