BOSE: Meditazione di Avvento – 24 dicembre 2015

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Lc 1,67-79 (Lezionario feriale di Bose)
67Zaccaria fu colmato di Spirito Santo e profetรฒ dicendo:
68ยซBenedetto il Signore, Dio d’Israele,
perchรฉ ha visitato e redento il suo popolo,
69e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
70come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
71salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
72Cosรฌ egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si รจ ricordato della sua santa alleanza,
73del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci,ย 74liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore,ย 75in santitร  e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
76E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perchรฉ andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
77per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
78Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterร  un sole che sorge dall’alto,
79per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della paceยป.

avvento-bose

Zaccaria, che sarร  il padre di Giovanni Battista, รจ rimasto incredulo di fronte allโ€™annuncio della nascita del figlio, incredulitร  tradottasi in mutismo. Solo allโ€™imposizione del nome al bambino gli si scioglie la lingua, ed egli parla, anzi โ€œprofetizzaโ€, cioรจ proclama in un inno di grazie e di lode il disegno di Dio che trova compimento nella storia. E ciรฒ in forza dello Spirito: รจ lo Spirito santo che gli fa comprendere gli eventi, che gli dร  la capacitร  di vedere lโ€™agire di Dio, e di vederlo sotto il segno della misericordia (vv. 72 e 78).

La prima parola che lo Spirito suscita in Zaccaria รจ la benedizione rivolta a Dio. รˆ โ€œdire beneโ€ di Colui che dร  ogni bene, รจ riconoscere e rendere grazie per la benedizione che da lui discende. Una benedizione che viene colta soprattutto nel fatto che Dio visita. Il verbo visitare usato da Luca dice lโ€™atteggiamento di chi osserva, vigila, si prende a cuore, e dunque interviene, agisce. Dice la sollecitudine di Dio che vede e si fa presente in mezzo al suo popolo per riscattare, liberare, salvare. La visita di Dio รจ unโ€™azione finalizzata alla liberazione, perchรฉ Dio si รจ legato in alleanza, e il suo desiderio รจ che lโ€™uomo sia libero, non alienato dagli idoli, capace di una vita โ€œin santitร  e giustiziaโ€ (v. 75).

[ads2]In questo cantico la visita di Dio si manifesta in particolare attraverso due interventi, uno espresso con un verbo al passato: โ€œha visitato โ€ฆ il suo popolo e ha suscitato un Salvatore potenteโ€, lโ€™altro al futuro: โ€œgrazie alle viscere di misericordia del nostro Dio, ci visiterร  un Sole che sorge dallโ€™altoโ€. In entrambi i casi รจ Dio che opera, ma lo fa attraverso la visita del Messia, di Gesรน, che qui perรฒ non viene chiamato per nome, ma viene identificato mediante due appellativi: โ€œSalvatore potenteโ€ (alla lettera: โ€œForza di salvezzaโ€, v. 69) e โ€œOriente dallโ€™altoโ€ (alla lettera: โ€œSole che sorge o spunta dallโ€™altoโ€, v. 78).

Cโ€™รจ dunque unโ€™azione giร  in atto: Dio ha visitato il suo popolo suscitando un Salvatore potente. รˆ lโ€™annuncio che ascolteremo questa notte: โ€œรˆ nato per voi un Salvatore!โ€. Lโ€™altra azione รจ espressa al futuro: certo, trova anchโ€™essa compimento nel Natale, perchรฉ il Sole che sorge dallโ€™alto, cioรจ da Dio, dice lโ€™incarnazione, dice lโ€™irrompere della luce che รจ Cristo Signore. Tuttavia resta come sospesa, aperta sul futuro, in attesa di un compimento definitivo e per tutti, โ€œper rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nellโ€™ombra della morteโ€. Sรฌ, questo Oriente che ci ha visitati verrร  di nuovo per ricapitolare tutte le cose, perchรฉ sia portata a compimento in noi e in tutte le creature lโ€™opera buona iniziata da Dio (cf. Fil 1,6). รˆ lโ€™Oriente verso cui devono restare โ€œorientateโ€ le nostre vite, in fiduciosa attesa e speranza, in una perenne postura di Avvento. Egli verrร  nella gloria cosรฌ come รจ venuto nella carne, ossia โ€œgrazie alle viscere di misericordia del nostro Dioโ€. La sua venuta sarร  dunque la manifestazione piena e definitiva della tenerezza e dellโ€™amore misericordioso di Dio. ย 

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โ€œIo, Gesรน, sono la radice e la discendenza di David, la stella radiosa del mattino โ€ฆ Sรฌ, vengo presto! Amen. Vieni, Signore Gesรน!โ€ (Ap 22,16.20).

Fratel Valerio della comunitร  monastica di Bose

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