Il nome della rosa – letto da Tommaso Ragno. Audiolibro

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il-nome-della-rosa-audiolibroUn romanzo unico, icona letteraria del ‘900 italiano. Uno scrittore e un’intellettuale insostituibile che già ci manca. Tommaso Ragno, la voce italiana della letteratura (che da anni ci incanta su Radio 3, con Ad alta voce).

Nell’anno della scomparsa di Umberto Eco, Ragno ci legge Il nome della rosa accompagnandoci per mano alla sua riscoperta attraverso i labirinti linguistici e non di un romanzo ricco di ironia e dottrina, sorprendente per ampiezza ed erudizione, a metà strada tra il teologico e il poliziesco.

E la sua voce, che oggi ci fa comparire davanti Adso da Melk e tutti gli altri guidandoci tra pagine fitte di acume letterario, citazioni latine, rimandi, allusioni, sembra quasi rispondere – oltre trent’anni dopo – a quell’esigenza visiva di cui Eco ha sempre raccontato e che ebbe al momento della prima stesura del romanzo: Il nome della rosa, si sa, fu scritto per la prima volta a penna, ma prima ancora Eco disegnò centinaia di diagrammi, piantine di abbazie, labirinti.

Così come i personaggi che ebbe bisogno di “riconoscere per riuscire a farli parlare” facendoli muovere tra un luogo e un altro, cronometrando il tempo che avrebbero impiegato in quei percorsi per riuscire a buttar giù i dialoghi. E mentre Ragno magnificamente legge nella testa rimbalza ancora quella fatidica domanda: “…ma Il nome della rosa è più difficile o più popolare?” E non si trova risposta.

Fine novembre del 1327. In una sperduta abbazia benedettina dell’Italia settentrionale, il frate Guglielmo da Baskerville e il novizio Adso da Melk si trovano a indagare su una serie di misteriosi e inquietanti delitti, uno al giorno per sette giorni.

Capolavoro di Umberto Eco, questo giallo medievale ha incantato e divertito milioni di lettori in tutto il mondo.

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