don Primo Mazzolari – Nostro Fratello Giuda

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Cโ€™รจ un nome che torna nella preghiera della messa, il nome di Giuda, il traditore.

Chi tradisce il Signore, tradisce la propria anima, tradisce i fratelli, tradisce la propria coscienza, tradisce il proprio dovere, e diventa un infelice.

Il Signore รจ presente nel riflesso del dolore di questo tradimento, che deve aver dato al cuore del Signore una sofferenza sconfinata.

Povero Giuda!

Eโ€™ uno dei personaggi piรน misteriosi che troviamo nella passione del Signore. Mi accontento di domandare pietร  per il nostro fratello Giuda.

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Non vergognatevi di assumere questa fratellanza!

Io non me ne vergogno, perchรฉ so quante volte ho tradito il Signore: nessuno si deve vergognare di lui.

E chiamandolo ยซfratelloยป siamo nel linguaggio del Signore. Quando ha ricevuto il bacio del tradimento, nel Getsemani, il Signore gli ha risposto con quelle parole che non dobbiamo dimenticare: ยซAmico, con un bacio tradisci il Figlio dellโ€™Uomo?ยป.

ยซAmicoยป: questa parola dice lโ€™infinita tenerezza della caritร  del Signore, fa capire perchรฉ lo abbiamo chiamato ยซfratelloยป. Nel Cenacolo aveva detto: ยซNon vi chiamerรฒ servi, ma amiciยป.

Gli apostoli sono diventati amici del Signore: buoni o no, generosi o no, fedeli o no, rimangono sempre amici.

Noi possiamo tradire lโ€™amicizia di Cristo; Cristo non tradisce mai noi, suoi amici. Anche quando non lo meritiamo, anche quando ci rivoltiamo contro di lui, anche quando lo rinneghiamo. Davanti ai suoi occhi, davanti al suo cuore, noi siamo sempre gli amici del Signore.

Giuda รจ un amico del Signore, anche nel momento in cui baciandolo, consuma il tradimento del Maestro. Come รจ finito nel tradimento? Conosciamo il mistero del male?

Nessuno di noi ha scoperto dentro di sรฉ il male. Lโ€™abbiamo visto crescere il male; non sappiamo perchรฉ ci siamo abbandonati al male perchรฉ siamo diventati bestemmiatori,, dei negatori. Non sappiamo perchรฉ abbiamo voltato le spalle a Cristo e alla Chiesa. A un certo momento รจ venuto fuori il male. Da dove รจ venuto fuori? Chi ce lโ€™ha insegnato? Chi ci ha tolto la capacitร  di credere nel bene, di amare il bene, di accettare il dovere, di affrontare la vita come una missione?

Vedete Giuda, fratello nostro, fratello in questa comune miseria e in questa sorpresa.

Qualcuno deve aver aiutato Giuda a diventare traditore.

Cโ€™รจ una parola nel Vangelo, che non spiega il mistero del male in Giuda, ma che ce lo mette davanti in modo impressionante: ยซSatana lo ha occupatoยป, ha preso possesso di lui. Qualcuno deve avervelo introdotto.

Quanta gente ha il mestiere di Satana: distruggere lโ€™opera di Dio, desolare le coscienze spargere il dubbio, insinuare lโ€™incredulitร , togliere la fiducia in Dio, cancellare Dio dal cuore di tante creature. Questa รจ lโ€™opera del male: รจ lโ€™opera di Satana. Ha agito in Giuda, puรฒ agire anche in noi.

Per questo Gesรน ha detto nellโ€™Orto: State svegli e pregate, per non entrare in tentazione.

E la tentazione รจ cominciata con il denaro. Le mani che contano il denaro: Quanto mi date, se ve lo consegnerรฒ? Gli contano trenta denari. โ€ฆ.

Ecco il baratto. Trenta denari, il piccolo guadagnoโ€ฆ.sentite catalogare Giuda come un pessimo affarista. Cโ€™รจ qualcuno che crede di aver fatto un affare vendendo Cristo, rinnegando Cristo, mettendosi dalla parte dei nemici. Il guadagno: trenta denari!

Non abbiamo la forza di tenerli nelle mani. Se ne vanno, perchรฉ dove la coscienza non รจ tranquilla, anche il denaro diventa un tormento.

Un gesto denota una grandezza umana: glieli butta lร .

Quella gente capisce? Li raccoglie e dice: ยซPoichรฉ hanno del sangue, li metteremo in disparte. Compreremo un poโ€™ di terra e ne faremo un cimitero per i forestieri che muoiono durante la pasqua e le altre feste grandi del nostro popoloยป.

Cosรฌ la scena cambia. Domani sera (venerdรฌ santo), quando si scoprirร  la croce si vedranno due patiboli: la croce di Cristo, un albero dove il traditore si รจ impiccato.

Povero Giuda, povero fratello nostro!

Il piรน grande dei peccati non รจ quello di vendere Cristo, รจ quello di disperare.

Anche Pietro aveva negato il Maestro, e poi lo ha guardato e si รจ messo a piangere. E il Signore lo ha ricollocato al suo posto: il vicario! Tutti gli apostoli hanno abbandonato il Signore, e sono tornati. E il Cristo ha perdonato loro. E li ha ripresi con la stessa fiducia.

Ci sarebbe stato un posto anche per Giuda se avesse voluto, se si fosse portato ai piedi del Calvario, se lo avesse guardato almeno a un angolo, a una svolta della strada della ยซvia crucisยป. La salvezza sarebbe arrivata anche per lui.

Povero Giuda!

Una croce e lโ€™albero di un impiccato, dei chiodi e una corda. Direte: ยซMuore lโ€™uno, muore lโ€™altroยป.

Ma qual รจ la morte che noi eleggiamo: sulla morte come il Cristo, nella speranza del Cristo; o impiccati, disperati, senza niente davanti?

Ma io voglio bene anche a Giuda: รจ mio fratello, Giuda.

Pregherรฒ per lui, perchรฉ io non giudico, io non condanno. Dovrei giudicare me, dovrei condannare me.

Non posso non pensare anche per Giuda la misericordia di Dio, questo abbraccio di caritร , questa parola

ยซamicoยป che il Signore gli ha detto, mentre lui lo baciava per tradirlo, io non posso pensare che questa parola non abbia fatto strada nel suo povero cuore.

Forse lโ€™ultimo momento ricordando quella parola e lโ€™accettazione del bacio, anche Giuda avrร  sentito che il Signore gli voleva ancora bene, e lo riceveva tra i suoi, di lร .

Forse il primo apostolo รจ entrato insieme ai due ladroni: un corteo che certamente pare non faccia onore al figlio di Dio, come qualcuno lo concepisce, ma che รจ una grandezza della sua misericordia.

(Nella lavanda dei piedi) lasciate che baciando quei piedi, io pensi per un momento al Giuda che ho dentro di me, al Giuda che forse anche voi avete dentro.

Lasciate che io domandi a Gesรน, a Gesรน che ci accetta come siamo, lasciate che io gli domandi, come grazia pasquale, di chiamarlo ยซamicoยป. Perchรฉ la Pasqua รจ questa parola, detta a un povero Giuda come me, detta a dei poveri Giuda come voi.

Questa รจ la gioia: che Cristo ci ama, che Cristo ci perdona, che Cristo non vuole che noi ci disperiamo. Anche quando noi ci rivolteremo tutti i momenti contro di lui, anche quando lo bestemmieremo, anche quando rifiuteremo il sacerdote allโ€™ultimo momento della nostra vita, ricordatevi che per lui noi saremo sempre gli amici.

Bozzolo (MN) , Giovedรฌ santo 1958

PRIMO MAZZOLARI, Nostro fratello Giuda, Editrice La Locusta, Vicenza 1972.

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