“Per alcuni gruppi fondamentalisti cristiani e di estrema destra, non cโรจ alcun dubbio che questa pandemia sia un castigo inflitto da Dio per le colpe di Jorge Bergoglio, ‘satanista e massone’, che non รจ il papa, bensรฌ lโanticristo”. Su ilLibraio.it la riflessione del biblista Alberto Maggi, in difesa di Francesco. E in cui ricorda, Vangeli alla mano: “Gesรน proclama beati i costruttori di pace, non i seminatori di zizzania”
Mentre prosegue alacre la ricerca degli scienziati di tutto il mondo, per cercar di scoprire le cause e il rimedio alla pandemia che sta causando centinaia di migliaia di morti, cโรจ giร chi ne ha trovato la causa. Per alcuni gruppi fondamentalisti cristiani e di estrema destra, non cโรจ alcun dubbio che questa pandemia sia un castigo inflitto da Dio per le colpe di Jorge Bergoglio, satanista e massone, che non รจ il papa, bensรฌ lโanticristo.
Lโelenco delle colpe imputate a Francesco รจ lungo: dallโapertura ai divorziati agli omosessuali, dallโaccoglienza degli immigrati alla denuncia del profitto economico, dalla cura del creato allโattenzione alle povertร , ecc., abbastanza per scatenare un flagello biblico non sul colpevole di tutto questo, ma addirittura sullโumanitร intera (Dio, quando si scatena, lo fa alla grande).
Quanti accusano papa Francesco di essere lโanticristo, mostrano in realtร di non conoscere il significato di questo termine che intendono come un satana, avversario della fede cattolica. Ma chi รจ in realtร lโanticristo, e comโรจ riconoscibile? La preposizione anti, che precede cristo, indica sostituzione, non avversario, per cui la figura dellโanticristo รจ una presenza subdola, in quanto non agisce come un nemico del Cristo, ma, al contrario, si erge quale suo paladino. Lโanticristo, si propone infatti come strenuo difensore delle tradizioni della Chiesa, fedele osservante e interprete della sua dottrina immutabile.
Le Lettere di Giovanni offrono alcune indicazioni per riconoscere e smascherare lโanticristo: โogni spirito che dissolve Gesรน, non รจ da Dio. Questo รจ lo spirito dellโanticristoโ (1 Gv 4,3). Lโanticristo รจ colui che โdissolve Gesรนโ (solvit Iesum, vulg.), ovvero lo vanifica, adoperando del Cristo solo quello che รจ nel suo interesse, occultando e manipolando il resto. Per riuscire nel suo intento, lโanticristo svuota la figura del Cristo per colmarla con i suoi interessi, trasformando Gesรน e la Chiesa in vuoti simulacri, dove lo splendore esteriore nasconde il nulla interiore, come lโalbero di fichi, tutto foglie e senza frutti (Mc 11,12).
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Un altro criterio per riconoscere lโanticristo, riguarda lโumanitร stessa del Signore: โsono apparsi infatti nel mondo molti seduttori, che non riconoscono Gesรน venuto nella carne. Ecco il seduttore e lโanticristoโ (2 Gv 1,7). ร la โcarneโ di Gesรน lo scoglio dellโanticristo, non solo perchรฉ non gli interessa la sua umanitร , ma perchรฉ la vede come un intralcio al suo comportamento (Sap 2,14). Per ottenere il suo scopo, lโanticristo, infatti, accentua la divinitร del Cristo, quel che lo separa e allontana dagli uomini, a scapito della sua umanitร (la โcarneโ), quel che lo unisce e avvicina.ย ย ย ย ย
Ma da sempre la fede della comunitร dei credenti si basa proprio sulla โcarneโ di Gesรน (โIl Verbo si fece carneโ, Gv 1,14). Il progetto divino si รจ manifestato, e continuamente si realizza, nella โcarneโ (โegli fu manifestato in carne umanaโ, 1 Tm 3,16), ovvero nella debolezza di unโesistenza umana (Mt 26,41; Eb 10,26), non in un semidio. ร attraverso la carne che il dono di Dio si fa concreto, reale ed efficace, e non esistono doni divini che non si esprimano attraverso la carne. Pertanto, credere in Gesรน il Cristo, Figlio di Dio, venuto nella โcarneโ, significa accettare di lasciarsi coinvolgere dalla sua stessa onda dโamore, avere lโidentico atteggiamento del Dio che si รจ fatto carne per essere vicino a ogni creatura, per โcercare e salvare ciรฒ che era perdutoโ (Lc 19,10).
Che il pericolo dellโanticristo non fosse marginale, ma esteso e propagato nelle prime comunitร cristiane, lo testimonia un vescovo del primo secolo, Policarpo da Smirne, il quale scrive ai credenti di Filippi, che โchi non riconosce che Gesรน Cristo รจ venuto nella carne, รจ un anticristoโ (Fil. 7,1). Il pericolo รจ dovuto al fatto che lโanticristo non รจ una realtร singola, che si potrebbe facilmente circoscrivere e neutralizzare, ma plurale: โMolti anticristi sono giร venutiโ (1 Gv 2,18). Questi anticristi sono metastasi che minano e distruggono dal suo interno, indebolendolo, il corpo di Cristo che รจ la Chiesa (Col 1,24). Lโestrema pericolositร degli anticristi consiste nel fatto che costoro non agiscono al di fuori, o contro la comunitร dei credenti, ma si annidano al suo interno, e si pongono come campioni dellโortodossia. Ma per gli evangelisti, questi che ย usano Dio e la religione, con tutti i suoi simboli e apparati, unicamente per il loro interesse, in realtร , ingannano i credenti, non sono altro che lupi rapaci travestiti da pecore, โfalsi cristi e falsi profetiโ che โfaranno grandi segni e miracoli, cosรฌ da ingannare, se possibile, anche gli elettiโ (Mt 24,24). I credenti devono stare ben attenti da quanti manipolano il messaggio di Gesรน, ostentano simboli religiosi, sbandierano pie parole, ma lo fanno solo ed esclusivamente per il loro vantaggio. โNon chiunque mi dice โSignore, Signoreโฆโ (Mt 7,21), ammonisce Gesรน, mettendo i discepoli in guarยญdia da un annuncio del vangelo basato sullโuso strumentale del suo nome, senza un coinvolgiยญmento della proยญpria vita da parte di questi operatori di โiniquitร โ, termine con il quale nella Bibbia viene designata la forza nefaยญsta che produce solo quel che รจ inutile, vano, (cf Nm 23,21.23). Gli anticristi sono solo dei ripetitori, semplici megafoni che non lasciano coinvolgere la propria vita dal vangelo che annunciano; la parola predicata ad altri non mette radici in essi. Gli attestati di fedele ortodossia non sono sufficienti per essere considerati discepoli del Cristo, che vengono riconosciuti come tali quando reaยญlizzano la volontร del Padre: โVenite benedetti del Padre mioโฆ perchรฉ avevo fame e mi avete dato da mangiareโฆ ero straniero e mi avete accoltoโ (Mt 25,34-35). Il Padre riconosce come suoi figli solo quanti, profondamente umani, gli assomigliano nel suo amore incondizionato (cf Mt 5,43-45; Lc 6,35-36).
Gli anticristi sorgono soprattutto nei momenti di crisi, quando approfittando dello smarrimento della gente, la ingannano con allettanti promesse di liberazione. Mentre il Cristo รจ inviato da Dio per liberare gli uomini da ogni forma di schiavitรน e oppressione, gli anticristi usano Dio per opprimere e sottomettere. Ma Gesรน ha dato ai suoi la possibilitร di poter distinguere il vero pastore, colui โche dร la vita per le pecoreโ, dal vile mercenario, che quando โvede venire il lupo, abbandona le pecore e fuggeโ, abbandonandole al suo destino perchรฉ โnon gli importa delle pecoreโ (Gv 10,11-12). Non cโรจ alcuna conciliazione tra il Cristo che dร la vita per i suoi e lโanticristo al quale interessa solo il suo tornaconto. Gesรน proclama beati i costruttori di pace, non i seminatori di zizzania, i primi saranno riconosciuti come figli di Dio, i secondi strumenti del nemico (Mt 5,9; 13,24-30).
Per gentile concessione de “il Librario”.
AUTORE: Alberto Maggi
FONTE: il Libraio
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