Commento al Vangelo del 7 agosto 2018 – Monastero di Bose

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โ€œDavvero tu sei Figlio di Dio!โ€. Che cosa puรฒ portare noi che leggiamo questa nota pagina evangelica alla stessa confessione pronunciata al v. 33 dai discepoli?

Matteo probabilmente giร  vede nella barca un simbolo ecclesiale. Perciรฒ ripropone lโ€™episodio come una manifestazione del Signore alla sua chiesa, impegnata in una non facile traversata mentre Gesรน risorto รจ rimasto presso il Padre, come amava fare quando si ritirava sul monte in preghiera.

Se qui Gesรน viene confessato Figlio di Dio รจ perchรฉ, per la Bibbia, solo il Signore puรฒ dominare il mare ed ergersi sullโ€™abisso, salvare la vita da ciรฒ che la minaccia (cf. Is 51,10; Sal 69,3.16).

Il vento contrario puรฒ rimandare alle tante condizioni avverse che incontriamo nelle nostre traversate, personali e comunitarie. In quelle condizioni ostili magari si persevera, ci si affatica nel remare (cf. Mc 6,48)โ€ฆ ma lโ€™agitarsi delle acque spaventa e puรฒ paralizzare: chi puรฒ aprire una via sul mare, se non il Signore (cf. Sal 77,20)? Noi non ce la facciamo, anche perchรฉ lo scatenarsi del mare puรฒ essere non solo esteriore: puรฒ darsi nello scatenarsi in noi di forze di cui non siamo padroni, che producono un caos interiore dal quale da soli non si esce.

Proprio allora cโ€™รจ da imparare a riconoscere il Signore che si fa incontro a noi per calmare lโ€™agitazione del mare โ€“ quello interiore e/o quello che ci troviamo a dover attraversare โ€“ e far avanzare su di esso, ripescandoci e riportandoci sulla barca appena affondiamo, se abbiamo lโ€™umiltร  di gridare aiuto.

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รˆ significativo che il Signore qui non sia riconosciuto subito dai discepoli che, spaventati, credono di vedere un fantasma, proprio come in alcune manifestazioni postpasquali (cf. Lc 24,5.37). La paura ci fa proiettare i nostri fantasmi su quello che vediamo, falsando le nostre percezioni piรน โ€œspiritualiโ€. La parola che Gesรน rivolge ai suoi, svelandosi a loro con lโ€™โ€œIo-Sonoโ€ divino (cf. Es 3,14), mira a vincere la loro paura perchรฉ aprano gli occhi: โ€œCoraggio, Io-Sono, non abbiate paura!โ€ (v. 27).

Fidarsi di questa parola puรฒ portare al di lร  di ciรฒ che sentiamo naturalmente possibile. Lโ€™uomo non cammina sulle acque, non puรฒ liberarsi dal peso della sua carne (e Dio neanche glielo chiede!). Gesรน, lโ€™uomo secondo Dio, puรฒ perรฒ insegnargli a non rimanere preda del proprio caos interiore e a fare strada nella vita in mezzo ad acque agitate da forze avverse. Puรฒ concedere cioรจ una reale vittoria su di sรฉ, benchรฉ ancora parziale, che faccia fare qualche passo verso di lui, e sperimentare cosรฌ, per anticipazione, qualcosa della sua carne trasfigurata, dellโ€™umanitร  salvata.

A Pietro, Gesรน qualcosa lโ€™ha concesso. Certo, la paura lo farร  comunque affondare, perchรฉ il discepolo non puรฒ proporsi di imitare il Cristo che cammina sulle acque, non ne รจ capace di per sรฉ. Puรฒ farlo per grazia, perchรฉ un altro lo chiama e gli apre una strada nel mare, per un nuovo esodo (cf. Es 14-15; Is 43,16). Sprofondare sarร  inevitabile: ma proprio quando lโ€™abisso ci inghiotte, il Risorto ci tende la mano.

Rimane quella domanda, che non dobbiamo necessariamente intendere come un rimprovero rivolto alla nostra poca fede (cosรฌ altrove nei vangeli), perchรฉ รจ anche un invito a maturare nella fede interrogandoci sulle ragioni che rendono difficoltose le traversate delle nostre vite e ci portano ad affondare: โ€œPiccolo di fede, perchรฉ hai dubitato?โ€.

fratel Fabio della comunitร  monastica di Bose

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Mt 14, 22-36
Dal Vangelo secondoย Matteo

[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesรน costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finchรฉ non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salรฌ sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassรน, da solo.
La barca intanto distava giร  molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andรฒ verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: ยซรˆ un fantasma!ยป e gridarono dalla paura. Ma subito Gesรน parlรฒ loro dicendo: ยซCoraggio, sono io, non abbiate paura!ยป.
Pietro allora gli rispose: ยซSignore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acqueยป. Ed egli disse: ยซVieni!ยป. Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andรฒ verso Gesรน. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurรฌ e, cominciando ad affondare, gridรฒ: ยซSignore, salvami!ยป. E subito Gesรน tese la mano, lo afferrรฒ e gli disse: ยซUomo di poca fede, perchรฉ hai dubitato?ยป.
Appena saliti sulla barca, il vento cessรฒ. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: ยซDavvero tu sei Figlio di Dio!ยป.
Compiuta la traversata, approdarono a Gennรจsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesรน, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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