Commento al Vangelo del 3 agosto 2018 – Monastero di Bose

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Gesรน rientra nella โ€œterra dei padriโ€. Sembra essere solo in questo viaggio, dopo essere stato circondato dalla folla. Viaggio che si risolverร  in ulteriore solitudine, visto che ciรฒ a cui assistiamo oggi รจ un non incontro. Si reca in luoghi conosciuti, tra persone che lโ€™hanno conosciuto in passato, coloro che dovrebbero essergli โ€œfamiliariโ€, e che invece non lo riconosceranno. Unโ€™enorme distanza lo separa da chi si trova nella โ€œloro sinagogaโ€ (v. 54). Non cโ€™รจ un noi, cโ€™รจ Gesรน e cโ€™รจ chi invece di parlare con lui, di incontrarlo, parla di lui, cerca di definirlo in base a ciรฒ che sa di lui.

Gesรน รจ giร  noto a quelle persone, presumono di conoscerlo giร . Come possono lasciarsi sorprendere se sanno giร  tutto di quellโ€™uomo che รจ nato tra loro? Le loro idee, i loro pregiudizi creano un muro attorno a loro, attraverso il quale Gesรน non riesce a entrare, non puรฒ operare โ€œsegniโ€ per loro e in loro, non vi รจ porta di accesso attraverso convinzioni cosรฌ solide. La via dellโ€™incontro รจ preclusa proprio dalla loro presunta vicinanza. โ€œCosa altro cโ€™รจ da sapere di questโ€™uomo? รˆ figlio diโ€ฆ fratello diโ€ฆโ€. Lโ€™avranno guardato, avranno alzato lo sguardo verso di lui per vederlo? La vera conoscenza dellโ€™altro passa per unโ€™unica via: una relazione fatta di parole, gesti, scambi, e ha come ostacolo, spesso insuperabile, lโ€™incasellamento automatico, il sentito dire, lโ€™etichettare a priori. A causa della provenienza, della discendenza, dellโ€™origine, del colore della pelle, della linguaโ€ฆ Succedeva solo a Gesรน e alla sua gente?

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Gesรน โ€œviene nella sua terraโ€ e opera con sapienza nuova, compie gesti che possono trasformare e rinnovare le vite di chi lo incontra, le nostre vite. Ma il suo passaggio puรฒ passare โ€œnon-osservatoโ€, non riconosciuto, perchรฉ ci fissiamo su un particolare che occupa tutto il nostro interesse: โ€œda dove?โ€. Da dove puรฒ mai venire tutto questo, se lui รจ uno di noi, un semplice concittadino? Cโ€™รจ qualcosa che sfugge al controllo della nostra logica, e per inseguirlo noi sfuggiamo lโ€™incontro.

Quante volte il nostro presumere, il โ€œsapere giร โ€, provocano la non conoscenza del fratello e della sorella? Non possiamo mai considerare terminata la conoscenza dellโ€™altro, essa richiede un lento e continuo rinnovarsi dellโ€™incontro faccia a faccia, fatto di ascolto, di attenzione a ciรฒ che lโ€™altro veramente รจ e dice, non a ciรฒ che โ€œgiร  soโ€. Solo in questo passaggio si apre lo spazio per vincere la diffidenza, la paura e costruire piano piano la fiducia, che non ha piรน alcun interesse per quel โ€œda dove?โ€.

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Il nostro pregiudizio, le nostre presunzioni, hanno un enorme potere negativo: tolgono ogni possibilitร  che qualcosa di nuovo avvenga nelle nostre vite e le trasformi, tolgono la possibilitร  al cambiamento, al movimento verso lโ€™esterno, al di fuori degli stretti confini della nostra patria, verso la โ€œpatria dei cieliโ€. Un incontro vero, profondo, con un altro che rimane Altro, accolto con uno sguardo di fiducia, che a sua volta ricambia lo sguardo dandomi fiducia, puรฒ operare in me โ€œsegni e prodigiโ€ (cf. At 2,22), puรฒ creare in me vita. Dobbiamo andare incontro allโ€™altro lasciando che il suo volto ci โ€œsbalzi di sella, ci cavi dallโ€™arcioneโ€ (E. Lรฉvinas): il non conosciuto che incontreremo sarร  fonte di vita che puรฒ trasformare le nostre vite.

sorella Elisa della comunitร  monastica di Bose

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Mt 13, 54-58
Dal Vangelo secondoย Matteo

In quel tempo Gesรน, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: ยซDa dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non รจ costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?ยป. Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesรน disse loro: ยซUn profeta non รจ disprezzato se non nella sua patria e in casa suaยป. E lรฌ, a causa della loro incredulitร , non fece molti prodigi.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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