Papa Francesco – Udienza Generale del 27 Giugno 2018 – Il testo, il video e il file mp3

Data:

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PAPA FRANCESCO

UDIENZA GENERALE

Mercoledรฌ, 27 Giugno 2018

https://youtu.be/JKyp-RhI1nE

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Saluti del Santo Padre nell’Aula Paolo VI:

Ai pellegrini dellโ€™Organizzazione โ€œDeaf Catholic Youth Initiative of the Americasโ€ (DCYIA)

Cari amici,

do un caloroso benvenuto al gruppo โ€œDeaf Catholic Youth Initiative of the Americasโ€. Prego affinchรฉ il vostro pellegrinaggio, che avete chiamato โ€œUn tempo per camminare con Gesรนโ€ โ€“ possa aiutarvi a crescere nellโ€™amore per Cristo e gli uni per gli altri. Il Signore riserva un posto speciale nel suo cuore per chiunque presenti qualche disabilitร , e cosรฌ รจ anche per il Successore di San Pietro! Spero che il tempo che trascorrerete a Roma vi arricchisca spiritualmente e rafforzi la vostra testimonianza verso lโ€™amore di Dio per tutti i suoi figli. Voi continuate il vostro viaggio, vi chiedo, per favore, di ricordarvi di pregare per me. Possa Dio Onnipotente benedire con abbondanza tutti voi!

Alla delegazione dellโ€™Organizzazione โ€œSpecial Olympics โ€

Rivolgo uno speciale benvenuto alla delegazione dellโ€™organizzazione โ€œSpecial Olympicsโ€ in occasione del 50ยฐ anniversario della sua fondazione. Il mondo dello sport offre una particolare opportunitร  alle persone di crescere nella reciproca comprensione ed amicizia, e io prego affinchรฉ questa Fiamma Olimpica possa essere un segno di gioia e di speranza nel Signore, che concede i doni dellโ€™unitร  e della pace ai suoi figli.ย  Su tutti coloro che sostengono le finalitร  di โ€œSpecial Olympicsโ€, volentieri invoco le benedizioni di gioia e di pace di Dio Onnipotente.

CATECHESI DEL SANTO PADRE

Catechesi sui Comandamenti. 3: Lโ€™amore di Dio precede la legge e le dร  senso

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Oggi, questa udienza si svolgerร  come mercoledรฌ scorso. In Aula Paolo VI ci sono tanti ammalati e per custodirli al caldo, perchรฉ fossero piรน comodi, sono lรฌ. Ma seguiranno lโ€™udienza con il maxischermo e, anche noi con loro, cioรจ non ci sono due udienze. Ce nโ€™รจ una sola. Salutiamo gli ammalati dellโ€™Aula Paolo VI. E continuiamo a parlare dei comandamenti che, come abbiamo detto, piรน che comandamenti sono le parole di Dio al suo popolo perchรฉ cammini bene; parole amorevoli di un Padre. Le dieci Parole iniziano cosรฌ: ยซIo sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra dโ€™Egitto, dalla condizione servileยป (Es 20,2). Questo inizio sembrerebbe estraneo alle leggi vere e proprie che seguono. Ma non รจ cosรฌ.

Perchรฉ questa proclamazione che Dio fa di sรฉ e della liberazione? Perchรฉ si arriva al Monte Sinai dopo aver attraversato il Mar Rosso: il Dio di Israele prima salva, poi chiede fiducia.[1] Ossia: il Decalogo comincia dalla generositร  di Dio. Dio mai chiede senza dare prima. Mai. Prima salva, prima dร , poi chiede. Cosรฌ รจ il nostro Padre, Dio buono.

E capiamo lโ€™importanza della prima dichiarazione: ยซIo sono il Signore, tuo Dioยป. Cโ€™รจ un possessivo, cโ€™รจ una relazione, ci si appartiene. Dio non รจ un estraneo: รจ il tuo Dio.[2] Questo illumina tutto il Decalogo e svela anche il segreto dellโ€™agire cristiano, perchรฉ รจ lo stesso atteggiamento di Gesรน che dice: ยซCome il Padre ha amato me, anche io ho amato voiยป (Gv 15,9). Cristo รจ lโ€™amato dal Padre e ci ama di quellโ€™amore. Lui non parte da sรฉ ma dal Padre. Spesso le nostre opere falliscono perchรฉ partiamo da noi stessi e non dalla gratitudine. E chi parte da sรฉ stesso, dove arriva? Arriva a sรฉ stesso! รˆ incapace di fare strada, torna su di sรฉ. รˆ proprio quellโ€™atteggiamento egoistico che, scherzando, la gente dice: โ€œQuella persona รจ un io, me con me, e per meโ€. Esce da se stesso e torna a sรฉ.

La vita cristiana รจ anzitutto la risposta grata a un Padre generoso. I cristiani che seguono solo dei โ€œdoveriโ€ denunciano di non avere una esperienza personale di quel Dio che รจ โ€œnostroโ€. Io devo fare questo, questo, questo โ€ฆ Solo doveri. Ma ti manca qualcosa! Qual รจ il fondamento di questo dovere? Il fondamento di questo dovere รจ lโ€™amore di Dio Padre, che prima dร , poi comanda. Porre la legge prima della relazione non aiuta il cammino di fede. Come puรฒ un giovane desiderare di essere cristiano, se partiamo da obblighi, impegni, coerenze e non dalla liberazione? Ma essere cristiano รจ un cammino di liberazione! I comandamenti ti liberano dal tuo egoismo e ti liberano perchรฉ cโ€™รจ lโ€™amore di Dio che ti porta avanti. La formazione cristiana non รจ basata sulla forza di volontร , ma sullโ€™accoglienza della salvezza, sul lasciarsi amare: prima il Mar Rosso, poi il Monte Sinai. Prima la salvezza: Dio salva il suo popolo nel Mar Rosso; poi nel Sinai gli dice cosa deve fare. Ma quel popolo sa che queste cose le fa perchรฉ รจ stato salvato da un Padre che lo ama.

La gratitudine รจ un tratto caratteristico del cuore visitato dallo Spirito Santo; per obbedire a Dio bisogna anzitutto ricordare i suoi benefici. Dice San Basilio: ยซChi non lascia cadere nellโ€™oblio tali benefici, si orienta verso la buona virtรน e verso ogni opera di giustiziaยป (Regole brevi, 56). Dove ci porta tutto ciรฒ? A fare esercizio di memoria:[3] quante cose belle ha fatto Dio per ognuno di noi! Quanto รจ generoso il nostro Padre celeste! Adesso io vorrei proporvi un piccolo esercizio, in silenzio, ognuno risponda nel suo cuore. Quante cose belle ha fatto Dio per me? Questa รจ la domanda. In silenzio ognuno di noi risponda. Quante cose belle ha fatto Dio per me? E questa รจ la liberazione di Dio. Dio fa tante cose belle e ci libera.

Eppure qualcuno puรฒ sentire di non aver ancora fatto una vera esperienza della liberazione di Dio. Questo puรฒ succedere. Potrebbe essere che ci si guardi dentro e si trovi solo senso del dovere, una spiritualitร  da servi e non da figli. Cosa fare in questo caso? Come fece il popolo eletto. Dice il libro dellโ€™Esodo: ยซGli Israeliti gemettero per la loro schiavitรน, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitรน salรฌ a Dio. Dio ascoltรฒ il loro lamento, Dio si ricordรฒ della sua alleanza con Abramo, Isacco e Giacobbe. Dio guardรฒ la condizione degli Israeliti, Dio se ne diede pensieroยป (Es 2,23-25). Dio pensa a me.

Lโ€™azione liberatrice di Dio posta allโ€™inizio del Decalogo โ€“ cioรจ dei comandamenti – รจ la risposta a questo lamento. Noi non ci salviamo da soli, ma da noi puรฒ partire un grido di aiuto: โ€œSignore salvami, Signore insegnami la strada, Signore accarezzami, Signore dammi un poโ€™ di gioiaโ€. Questo รจ un grido che chiede aiuto. Questo spetta a noi: chiedere di essere liberati dallโ€™egoismo, dal peccato, dalle catene della schiavitรน. Questo grido รจ importante, รจ preghiera, รจ coscienza di quello che cโ€™รจ ancora di oppresso e non liberato in noi. Ci sono tante cose non liberate nella nostra anima. โ€œSalvami, aiutami, liberamiโ€. Questa รจ una bella preghiera al Signore. Dio attende quel grido, perchรฉ puรฒ e vuole spezzare le nostre catene; Dio non ci ha chiamati alla vita per rimanere oppressi, ma per essere liberi e vivere nella gratitudine, obbedendo con gioia a Colui che ci ha dato tanto, infinitamente piรน di quanto mai potremo dare a Lui. รˆ bello questo. Che Dio sia sempre benedetto per tutto quello che ha fatto, fa e farร  in noi!

Saluti:

[Sono lieto di salutare i pellegrini provenienti dalla Francia e da altri paesi francofoni. Spero che questo periodo estivo che inizia, sia un’opportunitร  per tutti di approfondire la propria relazione personale con Dio, per seguirlo piรน liberamente sul sentiero dei suoi comandamenti. Dio vi benedica!]

[Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti allโ€™Udienza odierna, specialmente quelli provenienti da Scozia, Irlanda, Svezia, Grecia, Australia, Cina, Vietnam e Stati Uniti dโ€™America. Saluto inoltre la delegazione di NATO Defense College, con fervidi auguri per il proprio servizio a favore della pace. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesรน Cristo. Dio vi benedica!]

[Sono lieto di accogliere i fratelli e le sorelle di lingua tedesca. Saluto in particolare i vari gruppi di studenti presenti a questa Udienza. Lโ€™inizio del Decalogo ci ricorda che Dio ci ha amati per primo. La nostra vita secondo i comandamenti รจ risposta allโ€™iniziativa dโ€™amore di Dio ed espressione della nostra gratitudine. Lo Spirito Santo ci doni sempre la sua grazia.]

[Rivolgo un cordiale saluto ai gruppi giunti dal Portogallo e dal Brasile e agli altri pellegrini di lingua portoghese, augurando che questa visita, in occasione della Solennitร  dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, possa confermare tutti nella fede, speranza e caritร . La Madonna vi accompagni e vi protegga.]

[Saluto cordialmente i pellegrini di โ€Žlingua โ€Žaraba, โ€Žin โ€Žโ€Žโ€Žparticolare โ€Žil coro โ€œLa Perfetta Letiziaโ€ dallโ€™Egitto, โ€œNousrotoโ€ dal Libano, i fedeli della parrocchia โ€œSan Salvatoreโ€ da Gerusalemme. Dio diede i comandamenti al Suo popolo dopo averlo liberato dalla schiavitรน, mostrando cosรฌ la generositร  del Suo โ€Žamore paterno. Dio desidera sciogliere tutte le nostre catene โ€Žper vivere la vita e i comandamenti, non con lo spirito di schiavi, ma con la libertร  dei figli. Il Signore vi benedica e vi protegga โ€Ždalโ€Ž malignoโ€Žโ€Ž!โ€Žโ€Ž]

[Saluto cordialmente i Polacchi giunti dalla Polonia e dallโ€™estero, in pellegrinaggio alle Tombe degli Apostoli. Saluto i pellegrini provenienti da ลรณdลบ che accompagnano il proprio Arcivescovo, il quale riceverร  il pallio da metropolita. Do il mio benvenuto ai Diaconi neo ordinati dellโ€™Arcidiocesi di Cracovia e della Diocesi di Bielsko-ลปywiec. Auguro a tutti che il periodo delle vacanze, che inizia, sia un tempo di riposo e una bella occasione per contemplare Dio nel capolavoro del Suo creato. Con coraggio, custodite la fede, professandovi sempre di Gesรน. Vi benedico di cuore.]

* * *

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana.

Sono lieto di accogliere le partecipanti al Capitolo Generale delle Suore Francescane Immacolatine; le Religiose Carmelitane di Trivandrum; le Suore Scolastiche di Nostra Signora e i Cresimandi della Cittadella di Modena.

Saluto la Casa famiglia Santโ€™Antonio Abate di Sassari; la Comunitร  Cima di Milano; lโ€™Associazione Emmaus di Lodi; lโ€™Associazione socio culturale di musica di Orosei e la Caracciolo Academy musical school di Roma.

Un pensiero speciale porgo ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli.

Dopodomani รจ la Solennitร  dei Santi Pietro e Paolo, Patroni di Roma. Impariamo da questi Apostoli del Signore la capacitร  di testimoniare con coraggio il Vangelo di Gesรน, al di lร  delle proprie differenze, conservando la concordia e lโ€™amicizia che fondano la credibilitร  di qualsiasi annuncio di fede.

[1] Nella tradizione rabbinica si trova un testo illuminante in proposito: ยซPerchรฉ le 10 parole non sono state proclamate allโ€™inizio della Torah? [โ€ฆ] A che si puรฒ paragonare? A un tale che assumendo il governo di una cittร  domandรฒ agli abitanti: โ€œPosso regnare su di voi?โ€. Ma essi risposero: โ€œChe cosa ci hai fatto di bene perchรฉ tu pretenda di regnare su di noi?โ€. Allora, che fece? Costruรฌ loro delle mura di difesa e una canalizzazione per rifornire di acqua la cittร ; poi combattรฉ per loro delle guerre. E quando domandรฒ nuovamente: โ€œPosso regnare su di voi?โ€, essi gli risposero: โ€œSรฌ, sรฌโ€. Cosรฌ pure il Luogo fece uscire Israele dallโ€™Egitto, divise per loro il mare, fece scendere per loro la manna e salire lโ€™acqua del pozzo, portรฒ loro in volo le quaglie e infine combattรฉ per loro la guerra contro Amaleq. E quando domandรฒ loro: โ€œPosso regnare su di voi?โ€, essi gli risposero:โ€œSรฌ, sรฌโ€ยป (Il dono della Torah. Commento al decalogo di Es 20 nella Mekilta di R. Ishamael, Roma 1982, p. 49).

[2] Cfr Benedetto XVI, Lett. enc. Deus caritas est, 17: ยซLa storia dโ€™amore tra Dio e lโ€™uomo consiste appunto nel fatto che questa comunione di volontร  cresce in comunione di pensiero e sentimento e, cosรฌ, il nostro volere e la volontร  di Dio coincidono sempre di piรน: la volontร  di Dio non รจ per me una volontร  estranea, che i comandamenti mi impongono dallโ€™esterno, ma รจ la mia stessa volontร , in base allโ€™esperienza che, di fatto, Dio รจ piรน intimo a me di quanto lo sia io stesso. Allora cresce lโ€™abbandono in Dio e Dio diventa la nostra gioiaยป.

[3] Cfr Omelia nella Messa a S. Marta, 7 ottobre 2014: ยซ[Cosa significa pregare?] รˆ fare memoria davanti a Dio della nostra storia. Perchรฉ la nostra storia [รจ] la storia del suo amore verso di noiยป. Cfr Detti e fatti dei padri del deserto, Milano 1975, p. 71: ยซL’oblio รจ la radice di tutti i maliยป.

Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
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