Il Vangelo del Giorno, 25 Aprile 2018 – Mc 16, 15-20

Il commento al Vengelo del
25 Aprile 2018 su Mc 16, 15-20

Quarta settimana del Tempo di Pasqua – Anno II/B

  • Colore liturgico: Rosso
  • Periodo: Mercoledì
  • Il Santo di oggi:  S. Marco ev. (f); S. Franca; S. Aniano; S. Clarenzio – P
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Canterò in eterno l’amore del Signore.
  • Letture del giorno: 1 Pt 5, 5-14; Sal 88; Mc 16, 15-20
  • Calendario Liturgico di Aprile
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mc 16, 15-20
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

Predicate il Vangelo ad ogni creatura.

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Un santo discepolo Marco, l’evangelista anche se non apostolo. Nel brano del vangelo a lui ascritto, si tratta dell’ultima apparizione del Risorto ai suoi discepoli ai quali viene affidato un mandato missionario universale. Sappiamo benissimo che l’ascensione al cielo non era l’abbandono di Gesù, ma solo un suo momentaneo allontanamento.

Nel frattempo gli apostoli avrebbero dovuto prolungare l’opera di salvezza, annunciando il suo “vangelo” ad ogni creatura. Perciò essi vengono rivestiti di un compito di rappresentanza vicaria di Cristo, da realizzare ed estendere per tutto l’arco della storia. E’ attraverso degli uomini che Cristo verrà ormai annunciato ad altri uomini.

E’ questo il suo mandato testamentario: “andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura…”. Due cose sono da sottolineare in questo comando del Signore. Prima di tutto la sua “universalità”: è in tutto il mondo che vengono inviati gli apostoli; il vangelo deve essere predicato ad ogni creatura, senza escludere nessuna razza umana, in qualunque parte della terra essa abiti. In secondo luogo, si esige l’accoglienza per fede, del dono del vangelo, congiunto con il rito del battesimo, che anche simbolicamente significa la rinascita a vita nuova, come un autentico lavaggio dalle sozzure della vita precedente.

Dunque “fede” e “battesimo”, intimamente congiunti e vissuti dai cristiani, sono le “vie” che portano alla salvezza. Lasciamoci quindi condurre da Gesù dove non vorremmo andare, anche se egli ci lega con la malattia o ci fa stendere le braccia per la preghiera e per la morte.

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