Il Vangelo del Giorno, 23 Aprile 2018 – Gv 10, 1-10

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Il commento al Vengelo del
23 Aprile 2018 su Gv 10, 1-10

Quarta settimana del Tempo di Pasqua – Anno II/B

  • Colore liturgico: Rosso
  • Periodo: Lunedรฌ
  • Il Santo di oggi:ย  S. Adalberto (mf); S. Giorgio (mf) โ€“ IV
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Lโ€™anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.
  • Letture del giorno: At 11, 1-18; Sal.41-42; Gv 10, 1-10
  • Calendario Liturgico di Aprile
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 10, 1-10
Dal Vangelo secondoย Giovanni

In quel tempo, Gesรน disse: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, รจ un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, รจ pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perchรฉ conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perchรฉ non conoscono la voce degli estraneiยป.
Gesรน disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesรน disse loro di nuovo: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarร  salvato; entrerร  e uscirร  e troverร  pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perchรฉ abbiano la vita e l’abbiano in abbondanzaยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

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Gesรน, pastore che seduce col suo esempio
ย 
Il buon pastore chiama le sue pecore, ciaยญscuna per nome.
ย 
Io sono un chiamato, con il mio nome unico pronunciato da lui come nessun altro sa fare, con il mio noยญme al sicuro nella sua bocca, tutta la mia perยญsona al sicuro con lui. E le conduce fuori. Il nostro non รจ un Dio dei recinti chiusi ma deยญgli spazi aperti, di liberi pascoli.
ย 
E cammina davanti ad esse.
ย 
Non un pastoยญre di retroguardie, ma una guida che apre cammini e inventa strade, รจ davanti e non alยญle spalle. Non pastore che rimprovera e ammonisce per farsi seguire, ma uno che precede e seduce con il suo andare, che afยญfascina con il suo esempio: pastore di fuยญturo.
ย 
E troveranno pascolo: Gesรน promette a chi va con lui un di piรน di vita, un centuplo di fratelli e case e campi. Promette di far fiorire la vita.
ย 
Io sono la porta.
ย 
Cristo รจ soglia spalancata che immette nella terra dellโ€™amore leale, piรน forte della morte ( chi entra attraverso di me si troverร  in salvo); piรน forte di tutte le prigioni (potrร  entrare e uscire).
Sono venuto perchรฉ abbiano la vita e lโ€™abยญbiano in abbondanza.
ย 
Per me, una delle fraยญsi piรน solari del Vangelo; รจ la frase della mia fede, quella che mi rigenera ogni volta che lโ€™ascolto: sono venuto perchรฉ abbiate la vita piena, abbondante, gioiosa. Non solo la vita necessaria, non solo quel minimo senza il quale la vita non รจ vita, ma la vita esuยญberante, magnifica, eccessiva; vita che rompe gli argini e tracima e feconda, uno scialo di vita, che profuma di amore, di libertร  e di coraggio.
ย 
Cosรฌ รจ Dio: manna non per un giorno ma per quarantโ€™anni nel deserto, pane per cinยญquemila persone, pelle di primavera per dieci lebbrosi, pietra rotolata via per Lazยญzaro, cento fratelli per chi ha lasciato la caยญsa, perdono per settanta volte sette, vaso di nardo per 300 denari.
ย 
In una sola piccola parola รจ sintetizzato ciรฒ che oppone Gesรน a tutti gli altri, ciรฒ che renยญde incompatibili il pastore e il ladro. La paยญrola immensa e breve รจ ยซvitaยป. Parola che pulยญsa sotto tutte le parole sacre, cuore del Vanยญgelo, parola indimenticabile. Cristo non รจ veยญnuto a pretendere ma ad offrire, non chiede niente, dona tutto. Vocazione di Gesรน, e di oยญgni uomo, รจ di essere nella vita datore di vita. ยซGesรน non รจ venuto a portare una teoria reยญligiosa, un sistema di pensiero. Ci ha comuยญnicato vita ed ha creato in noi lโ€™anelito verso piรน grande vitaยป (G. Vannucci).
ย 
Allora urge cambiare il riferimento di fondo della nostra fede: non รจ il peccato dellโ€™uomo il movente della storia di Dio con noi, ma lโ€™offerta di piรน vita. Lโ€™asse attorno al quale ruota, danza il Vangelo รจ la pienezza di vita, da parte di un Dio che un verso bellissimo di Centore canta cosรฌ: ยซTu sei per me ciรฒ chโ€™รจ la primavera per i fiori!ยป.

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