Enzo Bianchi – Uomo della Parola

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Durante il cammino ogni mendicante estrae dalla bisaccia il necessario per vivere: non solo il pane, ma anche ogni parola che, uscita dalla bocca di Dio, รจ giunta a lui attraverso la voce di altri pellegrini, come lui mendicanti dโ€™amore. Vorrei allora ricordare qualcuno di questi testimoni della speranza che hanno offerto cibo per la mia vita spirituale nel corso del mio pellegrinaggio di sequela dellโ€™unico Signore.

Qualche tempo dopo la pubblicazione, nel 1972, del mio primo libro, Il corvo di Elia, scoprii e lessi con estremo interesse Seigneur, apprends-nous ร  prier di p. Andrรฉ Louf, allora abate del monastero trappista di Mont-des-Cats. Ricordo che, ammirato, cosรฌ commentai con uno dei miei fratelli: โ€œSe avessi letto prima il libro di Louf, non avrei nemmeno scritto il mio!โ€. Iniziรฒ cosรฌ la โ€œconoscenzaโ€ di questo padre del monachesimo che con il tempo sarebbe diventato per me e la mia Comunitร  un amico e un fratello tra i piรน cari e quelli maggiormente in sintonia con il nostro modo di concepire e vivere la vita monastica โ€“ e, prima ancora, cristiana e umana โ€“ nella compagnia degli uomini.

Padre Andrรฉ era certamente un โ€œvisionarioโ€, ma non nel senso con cui solitamente si indica chi sa vedere nel futuro delle chiese, del mondo o della vita monastica, bensรฌ un visionario che teneva fisso lo sguardo sul cuore dellโ€™uomo, โ€œlโ€™uomo profondo del cuoreโ€ (1Pt 3,4), โ€œlโ€™uomo interioreโ€ (2Cor 4,16). Conosceva bene, da autentico โ€œdioraticoโ€ queste profonditร , questo luogo segreto in cui la voce di Dio entra in contatto con il nostro sentire, volere, operare (Fil 2,13). Ecco perchรฉ ricorrevano a lui uomini e donne, monaci soprattutto, per manifestargli i โ€œpensieri piรน profondiโ€ e ricevere tramite lui la luce dello Spirito sulle regioni tenebrose e sugli inferni che abitano ciascuno di noi.

Louf era un โ€œuomo della Parolaโ€ e soprattutto un uomo del Vangelo, che commentava nelle omelie durante le liturgie eucaristiche, ma che risuonava in lui costantemente perchรฉ era in costante meditazione, ruminatio delle parole attinte dalla liturgia e dalla lectio. Per questo poteva dire: โ€œOgni mattina, al capitolo, io creo la mia comunitร โ€, perchรฉ della parola di Dio si faceva sempre eco, non limitandosi a ripeterla ma accogliendola, vivendola e sperimentandola. Proprio grazie al suo amore per la lectio divina mi chiese di predicare gli esercizi alla sua comunitร . Fu unโ€™esperienza di grande fraternitร  con lui, che mi permise di conoscere in profonditร  un monaco forte, che sapeva bene cosa il Signore chiedeva a lui, innanzitutto, e alla sua comunitร , ma anche un uomo mite, misericordioso, capace di grande amicizia e affettivamente molto sensibile. Non dimenticherรฒ mai la cura che si era preso di un suo monaco mandato a Roma a studiare e che a Roma si era smarrito, lasciando cadere appartenenza monastica e vita cristiana: lo seguรฌ finchรฉ fu possibile e incaricรฒ me, che andavo sovente a Roma, di stargli vicino e di accompagnarlo nella malattia che lo avrebbe portato alla morte.

Ma ciรฒ che in p. Louf mi ha sempre colpito โ€“ e mi resta come lโ€™ereditร  del piรน grande maestro spirituale che abbia conosciuto โ€“ รจ il suo grande messaggio sul primato della grazia in tutta la vita cristiana e monastica, che non รจ โ€œvita di perfezioneโ€ bensรฌ โ€œvita di imperfezioneโ€ nella quale la grazia rialza chi cade, ama la debolezza, รจ santitร  contagiosa verso il peccatore, vince ogni paura e ogni peccato. P. Andrรฉ diceva che Dio non รจ felice quando vede qualcuno che non ha bisogno di misericordia perchรฉ pratica scrupolosamente legge e disciplina cristiana e monastica! Dio ama il peccatore perchรฉ in lui puรฒ dispensare la sua grazia e mostrare lโ€™ampiezza del suo amore misericordioso. Le virtรน, infatti, imbarazzano il Signore se non sono frutto della sua grazia!

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Davvero p. Andrรฉ Louf รจ stato โ€“ e le sue parole sono tuttora โ€“ per me, per i miei fratelli e sorelle, per un gran numero di uomini e di donne una guida sicura in tale cammino alla ricerca dellโ€™โ€œuomo nuovoโ€, posto nel nostro cuore mediante la grazia del battesimo, e che lungo tutta la vita il credente รจ chiamato a far emergere, lasciandosi assimilare al Figlio dellโ€™uomo, a colui che โ€œci ha insegnato a vivere in questo mondoโ€ (cf. Tt 2,11-12). un uomo, un cristiano, un monaco nei confronti del quale molti, come me, hanno contratto un enorme debito di gratitudine.

Pubblicato su: Jesus – Rubrica La bisaccia del mendicante – Dicembre 2017 di ENZO BIANCHI

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