Commento al Vangelo del 24 ottobre 2017 – Monastero di Bose

Data:

- Pubblicitร  -

Maranathร ! Vieni ย Signore Gesรน!

Questa lโ€™invocazione che risuonava con forza nelle prime comunitร  cristiane come ci testimonia il Nuovo Testamento.

Sรฌ! Il Signore viene, lo ha annunciato (Lc 21,27), viene nella sua gloria, viene per il giudizio (Mt 25, 31-46), ma quando sarร  quel giorno, nessuno lo sa, nรฉ gli angeli nel cielo, nรฉ il Figlio, solo il Padre (Mc 13,32). Neanche noi possiamo saperlo e risuona nei nostri cuori, sulle nostre labbra, la domanda dei discepoli : โ€œMaestro, quando accadranno queste cose?โ€.

Questa non conoscenza pone le nostre vite nel tempo dilatato che intercorre tra il giร  e non ancora, un tempo in cui mille anni sono come un giorno che passa, e un giorno come unโ€™ora nella notte (Sal 90). In questa attesa la nostra esistenza si perde nel logorio del tempo e delle vane preoccupazioni.

La parola del Signore con forza ci esorta ripetutamente alla vigilanza, a non dissipare le nostre forze e il nostro cuore nelle preoccupazioni della vita. Gesรน ha appena ammonito le folle circa la brama delle ricchezze e gli affanni della vita, esortandole piuttosto a cercare il Regno di Dio e la sua giustizia. Solo cosรฌ, liberati dai pesi inutili che ci schiacciano, possiamo essere pronti, i fianchi cinti, le lampade accese, quando il Signore verrร .

- Pubblicitร  -

La vigilanza dei cuori e la sobrietร , che permette di discernere lโ€™unica cosa necessaria (Lc 10,42), sono la vera beatitudine per il discepolo.

โ€œBeati quei servi che il Signore al suo ritorno troverร  vigilantiโ€.

Sรฌ! Giร  in questa attesa vigilante si puรฒ sperimentare la gioia dei cuori resi puri perchรฉ liberati da tutto ciรฒ che รจ superfluo e offusca lo sguardo impedendo di discernere il Signore che viene. รˆ la gioia dei cuori che conoscono il desiderio profondo dellโ€™amato. Perchรฉ non basta essere desti e vigilanti, occorre sapere nel proprio cuore chi noi attendiamo, per chi arde il fuoco divorante chiuso nelle nostre ossa ( cf Ger 20,9)!

Solo lโ€™amore potrร  tenere desto e vigilante il nostro cuore, lโ€™amore dellโ€™amata che attende: โ€œMi sono addormentata, ma veglia il mio cuore, un rumore! La voce del mio amato che bussaโ€( Ct 5,2).

Il fuoco dellโ€™amore รจ la luce delle nostre lampade che mai dobbiamo lasciar spegnere. Lโ€™amore รจ lโ€™olio della letizia che profuma i piedi dellโ€™amato (Lc 7,38), olio che mai deve mancare perchรฉ quando il Signore verrร  possiamo entrare con lui al banchetto di nozze (Mt 25,10).

Di questo amore noi siamo amati dal Signore giร  qui ย e ora, perchรฉ, mentre siamo peccatori, egli si cinge i fianchi per lavare i nostri piedi, per purificare i nostri cuori con lโ€™acqua viva del battesimo, per accoglierci alla sua tavola perchรฉ abbiamo parte con lui dellโ€™amore del Padre.

Sรฌ! รˆ la liturgia il luogo in cui si colma lo iato tra il giร  e non ancora, il luogo in cui la nostra invocazione si unisce alla liturgia del cielo. Ogni nostra liturgia รจ celebrazione della sua Pasqua, del suo amore per noi fino alla fine, fino a chinarsi sui nostri piedi per lavarli, affinchรฉ, rinfrancati in questa comunione, noi possiamo rimanere desti e vigilanti finchรฉ Egli venga.

Cinti i fianchi nellโ€™abito di festa della nostra umanitร , teniamo accesa la lampada del nostro amore per il Signore che viene, per ogni fratello o sorella, perchรฉ risplenda la nostra luce davanti agli uomini, la luce della sua parola, della sua promessa che รจ vita eterna, pace e amore per tutti i viventi.

fratel Nimal della comunitร  monastica di Bose

Leggi il brano del Vangelo

Lc 12, 35-38
Dal Vangelo secondoย  Luca

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซSiate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร  ancora svegli; in veritร  io vi dico, si stringerร  le vesti ai fianchi, li farร  mettere a tavola e passerร  a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dellโ€™alba, li troverร  cosรฌ, beati loro!ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Puoi ricevere il commento al Vangelo del Monastero di Bose quotidianamente cliccando qui

Altri Articoli
Related

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 (Notte di Natale) Dicembre 2025

Benvenuto, Dio I pastori sono storditi dal freddo e confusi...

don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 22 dicembre 2025

"L'anima mia magnifica il Signore" Quando l'anima si innalza spontaneamente...