Incontro del Santo Padre Francesco con i Parroci di Roma

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INCONTRO CON I PARROCI DELLA DIOCESI DI ROMA

DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO

Basilica di San Giovanni in Laterano
Giovedรฌ, 2 marzo 2017

ย Il progresso della fede nella vita del sacerdote

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ยซSignore, accresci in noi la fede!ยป (Lc 17,5). Questa domanda sorse spontanea nei discepoli quando il Signore stava parlando loro della misericordia e disse che dobbiamo perdonare settanta volte sette. โ€œAccresci in noi la fedeโ€, chiediamo anche noi, allโ€™inizio di questa conversazione. Lo chiediamo con la semplicitร  del Catechismo, che ci dice: ยซPer vivere, crescere e perseverare nella fede sino alla fine, dobbiamo nutrirla con la Parola di Dio; dobbiamo chiedere al Signore di accrescerlaยป. Eโ€™ una fede che ยซdeve operare โ€œper mezzo della caritร โ€ (Gal 5,6; cfr Gc 2,14-26), essere sostenuta dalla speranza (cfr Rm 15,13) ed essere radicata nella fede della Chiesaยป (n. 162).

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Mi aiuta appoggiarmi a tre punti fermi: la memoria, la speranza e il discernimento del momento. La memoria, come dice il Catechismo, รจ radicata nella fede della Chiesa, nella fede dei nostri padri; la speranza รจ ciรฒ che ci sostiene nella fede; e il discernimento del momento lo tengo presente al momento di agire, di mettere in pratica quella โ€œfede che opera per mezzo della caritร โ€.

Lo formulo in questo modo:

– Dispongo di una promessa โ€“ รจ sempre importante ricordare la promessa del Signore che mi ha posto in cammino โ€“.

– Sono in cammino โ€“ ho speranza โ€“: la speranza mi indica lโ€™orizzonte, mi guida: รจ la stella e anche ciรฒ che mi sostiene, รจ lโ€™ancora, ancorata in Cristo.

– E, nel momento specifico, ad ogni incrocio di strade devo discernere un bene concreto, il passo avanti nellโ€™amore che posso fare, e anche il modo in cui il Signore vuole che lo faccia.

Fare memoria delle grazie passate conferisce alla nostra fede la soliditร  dellโ€™incarnazione; la colloca allโ€™interno di una storia, la storia della fede dei nostri padri, che ยซmorirono nella fede, senza aver ottenuto i beni promessi, ma li videro e li salutarono solo da lontanoยป (Eb 11,13)[1]. Noi, ยซcircondati da tale moltitudine di testimoniยป, guardando dove essi guardano, teniamo lo sguardo ยซfisso su Gesรน, colui che dร  origine alla fede e la porta a compimentoยป (Eb 12,2).

La speranza, da parte sua, รจ quella che apre la fede alle sorprese di Dio. Il nostro Dio รจ sempre piรน grande di tutto ciรฒ che possiamo pensare e immaginare di Lui, di ciรฒ che gli appartiene e del suo modo di agire nella storia. Lโ€™apertura della speranza conferisce alla nostra fede freschezza e orizzonte. Non รจ lโ€™apertura di unโ€™immaginazione velleitaria che proietterebbe fantasie e propri desideri, ma lโ€™apertura che provoca in noi il vedere la spogliazione di Gesรน, ยซil quale, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dioยป (Eb 12,2). La speranza che attrae, paradossalmente, non la genera lโ€™immagine del Signore trasfigurato, ma la sua immagine ignominiosa. ยซAttirerรฒ tutti a meยป (Gv 12,32). Eโ€™ il donarsi totale del Signore sulla croce quello che ci attrae, perchรฉ rivela la possibilitร  di essere piรน autentica. รˆ la spogliazione di colui che non si impadronisce della promesse di Dio, ma, come vero testatore, passa la fiaccola dellโ€™ereditร  ai suoi figli: ยซDove cโ€™รจ un testamento, รจ necessario che la morte del testatore sia dichiarataยป (Eb 9,16).

Il discernimento, infine, รจ ciรฒ che concretizza la fede, ciรฒ che la rende ยซoperosa per mezzo della caritร ยป (Gal 5,6), ciรฒ che ci permette di dare una testimonianza credibile: ยซCon le mie opere ti mostrerรฒ la mia fedeยป (Gc 2,18). Il discernimento guarda in primo luogo ciรฒ che piace al nostro Padre, ยซche vede nel segretoยป (Mt 6,4.6), non guarda i modelli di perfezione dei paradigmi culturali. Il discernimento รจ โ€œdel momentoโ€ perchรฉ รจ attento, come la Madonna a Cana, al bene del prossimo che puรฒ fare in modo che il Signore anticipi โ€œla sua oraโ€, o che โ€œsaltiโ€ un sabato per rimettere in piedi colui che stava paralizzato. Il discernimento del momento opportuno (kairos) รจ fondamentalmente ricco di memoria e di speranza: ricordando con amore, punta lo sguardo con luciditร  a ciรฒ che meglio guida alla Promessa.

E ciรฒ che meglio guida รจ sempre in relazione con la croce. Con quello spossessarmi della mia volontร , con quel dramma interiore del ยซnon come voglio io, ma come vuoi tuยป (Mt 26,39) che mi pone nelle mani del Padre e fa in modo che sia Lui a guidare la mia vita.

Crescere nella fede

Torno per un momento al tema del โ€œcrescereโ€. Se rileggete con attenzione Evangelii gaudium โ€“ che รจ un documento programmatico โ€“ vedrete che parla sempre di โ€œcrescitaโ€ e di โ€œmaturazioneโ€, sia nella fede sia nellโ€™amore, nella solidarietร  come nella comprensione della Parola[2]. Evangelii gaudium ha una prospettiva dinamica. ยซIl mandato missionario del Signore comprende lโ€™appello alla crescita della fede quando indica: โ€œinsegnando loro a osservare tutto ciรฒ che vi ho comandatoโ€ (Mt 28,20). Cosรฌ appare chiaro che il primo annuncio deve dar luogo anche ad un cammino di formazione e di maturazioneยป (n. 160).

Sottolineo questo: cammino di formazione e di maturazione nella fede. E prendere questo sul serio implica che ยซnon sarebbe corretto interpretare questo appello alla crescita esclusivamente o prioritariamente come formazione (meramente) dottrinaleยป (n. 161). La crescita nella fede avviene attraverso gli incontri con il Signore nel corso della vita. Questi incontri si custodiscono come un tesoro nella memoria e sono la nostra fede viva, in una storia di salvezza personale.

In questi incontri lโ€™esperienza รจ quella di una incompiuta pienezza. Incompiuta, perchรฉ dobbiamo continuare a camminare; pienezza, perchรฉ, come in tutte le cose umane e divine, in ogni parte si trova il tutto[3]. Questa maturazione costante vale per il discepolo come per il missionario, per il seminarista come per il sacerdote e il vescovo. In fondo รจ quel circolo virtuoso a cui si riferisce il Documento di Aparecida che ha coniato la formula โ€œdiscepoli missionariโ€.

Il punto fermo della croce

Quando parlo di punti fermi o di โ€œfare pernoโ€, lโ€™immagine che ho presente รจ quella del giocatore di basket o pallacanestro, che inchioda il piede come โ€œpernoโ€ a terra e compie movimenti per proteggere la palla, o per trovare uno spazio per passarla, o per prendere la rincorsa e andare a canestro. Per noi quel piede inchiodato al suolo, intorno al quale facciamo perno, รจ la croce di Cristo. Una frase scritta sul muro della cappella della Casa di Esercizi di San Miguel (Buenos Aires) diceva: โ€œFissa sta la Croce, mentre il mondo giraโ€ [โ€œStat crux dum volvitur orbisโ€, motto di san Bruno e dei Certosini]. Poi uno si muove, proteggendo la palla, con la speranza di fare canestro e cercando di capire a chi passarla.

La fede โ€“ il progresso e la crescita nella fede โ€“ si fonda sempre sulla Croce: ยซEโ€™ piaciuto a Dio salvare i credenti con la stoltezza della predicazioneยป di ยซCristo crocifisso: scandalo per i giudei e stoltezza per i paganiยป (1 Cor 1,21.23). Tenendo dunque, come dice la Lettera agli Ebrei, ยซfisso lo sguardo su Gesรน, colui che dร  origine alla fede e la porta a compimentoยป, noi ci muoviamo e ci esercitiamo nella memoria โ€“ ricordando la ยซmoltitudine di testimoniยป โ€“ e corriamo con speranza ยซnella corsa che ci sta davantiยป, discernendo le tentazioni contro la fede, ยซsenza stancarci nรฉ perderci dโ€™animoยป (cfr Eb 12,1-3).

Memoria deuteronomica

In Evangelii gaudium ho voluto porre in rilievo quella dimensione della fede che chiamo deuteronomica, in analogia con la memoria di Israele:

ยซLa gioia evangelizzatrice brilla sempre sullo sfondo della memoria grata: รจ una grazia che abbiamo bisogno di chiedere. Gli Apostoli mai dimenticarono il momento in cui Gesรน toccรฒ loro il cuore: โ€œErano circa le quattro del pomeriggioโ€ (Gv 1,39)ยป (n. 13).

Nella ยซโ€œmoltitudine di testimoniโ€ [โ€ฆ] si distinguono alcune persone che hanno inciso in modo speciale per far germogliare la nostra gioia credente: โ€œRicordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la Parola di Dioโ€ (Eb 13,7). A volte si tratta di persone semplici e vicine che ci hanno iniziato alla vita della fede: โ€œMi ricordo della tua schietta fede, che ebbero anche tua nonna Loide e tua madre Euniceโ€ (2 Tm 1,5). Il credente รจ fondamentalmente โ€œuno che fa memoriaโ€ยป (ibid.).

La fede si alimenta e si nutre della memoria. La memoria dellโ€™Alleanza che il Signore ha fatto con noi: Egli รจ il Dio dei nostri padri e nonni. Non รจ Dio dellโ€™ultimo momento, un Dio senza storia di famiglia, un Dio che per rispondere ad ogni nuovo paradigma dovrebbe scartare come vecchi e ridicoli i precedenti. La storia di famiglia non โ€œpassa mai di modaโ€. Appariranno vecchi i vestiti e i cappelli dei nonni, le foto avranno color seppia, ma lโ€™affetto e lโ€™audacia dei nostri padri, che si spesero perchรฉ noi potessimo essere qui e avere quello che abbiamo, sono una fiamma accesa in ogni cuore nobile.

Teniamo ben presente che progredire nella fede non รจ soltanto un proposito volontaristico di credere di piรน dโ€™ora innanzi: รจ anche esercizio di ritornare con la memoria alle grazie fondamentali. Si puรฒ โ€œprogredire allโ€™indietroโ€, andando a cercare nuovamente tesori ed esperienze che erano dimenticati e che molte volte contengono le chiavi per comprendere il presente. Questa รจ la cosa veramente โ€œrivoluzionariaโ€: andare alle radici. Quanto piรน lucida รจ la memoria del passato, tanto piรน chiaro si apre il futuro, perchรฉ si puรฒ vedere la strada realmente nuova e distinguerla dalle strade giร  percorse che non hanno portato da nessuna parte. La fede cresce ricordando, collegando le cose con la storia reale vissuta dai nostri padri e da tutto il popolo di Dio, da tutta la Chiesa.

Perciรฒ lโ€™Eucaristia รจ il Memoriale della nostra fede, ciรฒ che ci situa sempre di nuovo, quotidianamente, nellโ€™avvenimento fondamentale della nostra salvezza, nella Passione, Morte e Risurrezione del Signore, centro e perno della storia. Ritornare sempre a questo Memoriale โ€“ attualizzarlo in un Sacramento che si prolunga nella vita โ€“ questo รจ progredire nella fede. Come diceva santโ€™Alberto Hurtado: ยซLa Messa รจ la mia vita e la mia vita รจ una Messa prolungataยป[4].

Per risalire alle sorgenti della memoria, mi aiuta sempre rileggere un passo del profeta Geremia e un altro del profeta Osea, nei quali essi ci parlano di ciรฒ che il Signore ricorda del suo Popolo. Per Geremia, il ricordo del Signore รจ quello della sposa amata della giovinezza, che poi gli รจ stata infedele. ยซMi ricordo di te โ€“ dice a Israele โ€“, dellโ€™affetto della tua giovinezza, dellโ€™amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto, [โ€ฆ]. Israele era sacro al Signoreยป (2,2-3).

Il Signore rimprovera al suo popolo la sua infedeltร , che si รจ rivelata una cattiva scelta: ยซDue sono le colpe che ha commesso il mio popolo: ha abbandonato me, sorgente di acqua viva, e si รจ scavato cisterne, cisterne piene di crepe, che non trattengono lโ€™acqua. [โ€ฆ] Ma tu rispondi: โ€œNo, รจ inutile, perchรฉ io amo gli stranieri, voglio andare con loroยป (2,13.25).

Per Osea, il ricordo del Signore รจ quello del figlio coccolato e ingrato: ยซQuando Israele era fanciullo, io lโ€™ho amato e dallโ€™Egitto ho chiamato mio figlio. Ma piรน li chiamavo, piรน si allontanavano da me; [โ€ฆ] agli idoli bruciavano incensi. A Efraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano, ma essi non compresero che avevo cura di loro. Io li traevo con legami di bontร , con vincoli dโ€™amore, ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia, mi chinavo su di lui per dargli da mangiare. [โ€ฆ] Il mio popolo รจ duro a convertirsiยป (11,1-4.7). Oggi come allora, lโ€™infedeltร  e lโ€™ingratitudine dei pastori si ripercuote sui piรน poveri del popolo fedele, che restano in balia degli estranei e degli idolatri.

Speranza non solo nel futuro

La fede si sostiene e progredisce grazie alla speranza. La speranza รจ lโ€™ancora ancorata nel Cielo, nel futuro trascendente, di cui il futuro temporale โ€“ considerato in forma lineare โ€“ รจ solo una espressione. La speranza รจ ciรฒ che dinamizza lo sguardo allโ€™indietro della fede, che conduce a trovare cose nuove nel passato โ€“ nei tesori della memoria โ€“ perchรฉ si incontra con lo stesso Dio che spera di vedere nel futuro. La speranza inoltre si estende fino ai limiti, in tutta la larghezza e in tutto lo spessore del presente quotidiano e immediato, e vede possibilitร  nuove nel prossimo e in ciรฒ che si puรฒ fare qui, oggi. La speranza รจ saper vedere, nel volto dei poveri che incontro oggi, lo stesso Signore che verrร  un giorno a giudicarci secondo il protocollo di Matteo 25: ยซTutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, lโ€™avete fatto a meยป (v. 40).

Cosรฌ la fede progredisce esistenzialmente credendo in questo โ€œimpulsoโ€ trascendente che si muove โ€“ che รจ attivo e operante โ€“ verso il futuro, ma anche verso il passato e in tutta lโ€™ampiezza del momento presente. Possiamo intendere cosรฌ la frase di Paolo ai Galati, quando dice che ciรฒ che vale รจ ยซla fede che si rende operosa per mezzo della caritร ยป (5,6): una caritร  che, quando fa memoria, si attiva confessando, nella lode e nella gioia, che lโ€™amore le รจ stato giร  dato; una caritร  che quando guarda in avanti e verso lโ€™alto, confessa il suo desiderio di dilatare il cuore nella pienezza del Bene piรน grande; queste due confessioni di una fede ricca di gratitudine e di speranza, si traducono nellโ€™azione presente: la fede si confessa nella pratica, uscendo da sรฉ stessi, trascendendosi nellโ€™adorazione e nel servizio.

Discernimento del momento

Vediamo cosรฌ come la fede, dinamizzata dalla speranza di scoprire Cristo nello spessore del presente, รจ legata al discernimento.

Eโ€™ proprio del discernimento fare prima un passo indietro, come chi retrocede un poโ€™ per vedere meglio il panorama. Cโ€™รจ sempre una tentazione nel primo impulso, che porta a voler risolvere qualcosa immediatamente. In questo senso credo che ci sia un primo discernimento, grande e fondante, cioรจ quello che non si lascia ingannare dalla forza del male, ma che sa vedere la vittoria della Croce di Cristo in ogni situazione umana. A questo punto mi piacerebbe rileggere con voi un intero brano di Evangelii gaudium, perchรฉ aiuta a discernere quella insidiosa tentazione che chiamo pessimismo sterile:

ยซUna delle tentazioni piรน serie che soffocano il fervore e lโ€™audacia รจ il senso di sconfitta, che ci trasforma in pessimisti scontenti e disincantati dalla faccia scura. Nessuno puรฒ intraprendere una battaglia se in anticipo non confida pienamente nel trionfo. Chi comincia senza fiducia ha perso in anticipo metร  della battaglia e sotterra i propri talenti. Anche se con la dolorosa consapevolezza delle proprie fragilitร , bisogna andare avanti senza darsi per vinti, e ricordare quello che disse il Signore a san Paolo: ยซTi basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezzaยป (2 Cor 12,9). Il trionfo cristiano รจ sempre una croce, ma una croce che al tempo stesso รจ vessillo di vittoria, che si porta con una tenerezza combattiva contro gli assalti del male. Il cattivo spirito della sconfitta รจ fratello della tentazione di separare prima del tempo il grano dalla zizzania, prodotto di una sfiducia ansiosa ed egocentrica. [โ€ฆ] In ogni caso, in quelle circostanze siamo chiamati ad essere persone-anfore per dare da bere agli altri. A volte lโ€™anfora si trasforma in una pesante croce, ma รจ proprio sulla Croce dove, trafitto, il Signore si รจ consegnato a noi come fonte di acqua viva. Non lasciamoci rubare la speranza!ยป (85-86).

Queste formulazioni ยซnon lasciamoci rubareโ€ฆยป, mi vengono dalle regole di discernimento di santโ€™Ignazio, che รจ solito rappresentare il demonio come un ladro. Si comporta come un capitano โ€“ dice Ignazio โ€“ che per vincere e rubare ciรฒ che desidera ci combatte nella nostra parte piรน debole (cfr Esercizi Spirituali, 327). E nel nostro caso, nellโ€™attualitร , credo che cerchi di rubarci la gioia โ€“ che รจ come rubarci il presente[5]โ€“ e la speranza โ€“ lโ€™uscire, il camminare โ€“, che sono le grazie che piรน chiedo e faccio chiedere per la Chiesa in questo tempo.

Eโ€™ importante a questo punto fare un passo avanti e dire che la fede progredisce quando, nel momento presente, discerniamo come concretizzare lโ€™amore nel bene possibile, commisurato al bene dellโ€™altro. Il primo bene dellโ€™altro รจ poter crescere nella fede. La supplica comunitaria dei discepoli ยซAccresci in noi la fede!ยป (Lc 17,6) sottende la consapevolezza che la fede รจ un bene comunitario. Bisogna considerare, inoltre, che cercare il bene dellโ€™altro ci fa rischiare. Come dice Evangelii gaudium:

ยซUn cuore missionario รจ consapevole [โ€ฆ] che egli stesso deve crescere nella comprensione del Vangelo e nel discernimento dei sentieri dello Spirito, e allora non rinuncia al bene possibile, benchรฉ corra il rischio di sporcarsi con il fango della stradaยป (45).

In questo discernimento รจ implicito lโ€™atto di fede in Cristo presente nel piรน povero, nel piรน piccolo, nella pecora perduta, nellโ€™amico insistente. Cristo presente in chi ci viene incontro โ€“ facendosi vedere, come Zaccheo o la peccatrice che entra con il suo vaso di profumo, o quasi senza farsi notare, come lโ€™emorroissa โ€“; o Cristo presente in chi noi stessi accostiamo, sentendo compassione quando lo vediamo da lontano, disteso sul bordo della strada. Credere che lรฌ cโ€™รจ Cristo, discernere il modo migliore per fare un piccolo passo verso di Lui, per il bene di quella persona, รจ progresso nella fede. Come pure lodare รจ progresso nella fede, e desiderare di piรน รจ progresso nella fede.

Puรฒ farci bene soffermarci ora un poโ€™ su questo progresso nella fede che avviene grazie al discernimento del momento. Il progresso della fede nella memoria e nella speranza รจ piรน sviluppato. Invece, questo punto fermo del discernimento, forse non tanto. Puรฒ persino sembrare che dove cโ€™รจ fede non dovrebbe esserci bisogno di discernimento: si crede e basta. Ma questo รจ pericoloso, soprattutto se si sostituiscono i rinnovati atti di fede in una Persona โ€“ in Cristo nostro Signore โ€“, che hanno tutto il dinamismo che abbiamo appena visto, con atti di fede meramente intellettuali, il cui dinamismo si esaurisce nel fare riflessioni ed elaborare formulazioni astratte. La formulazione concettuale รจ un momento necessario del pensiero, come scegliere un mezzo di trasporto รจ necessario per giungere a una meta. Ma la fede non si esaurisce in una formulazione astratta nรฉ la caritร  in un bene particolare, ma il proprio della fede e della caritร  รจ crescere e progredire aprendosi a una maggiore fiducia e a un bene comune piรน grande. Il proprio della fede รจ essere โ€œoperanteโ€, attiva, e cosรฌ per la caritร . E la pietra di paragone รจ il discernimento. Infatti la fede puรฒ fossilizzarsi, nel conservare lโ€™amore ricevuto, trasformandolo in un oggetto da chiudere in un museo; e la fede puรฒ anche volatilizzarsi, nella proiezione dellโ€™amore desiderato, trasformandolo in un oggetto virtuale che esiste solo nellโ€™isola delle utopie. Il discernimento dellโ€™amore reale, concreto e possibile nel momento presente, in favore del prossimo piรน drammaticamente bisognoso, fa sรฌ che la fede diventi attiva, creativa ed efficace.

Lโ€™icona di Simon Pietro โ€œpassato al vaglioโ€

Per concretizzare questa riflessione riguardo a una fede che cresce con il discernimento del momento, contempliamo lโ€™icona di Simon Pietro โ€œpassato al vaglioโ€ (cfr Lc 22,31), che il Signore ha preparato in maniera paradigmatica, perchรฉ con la sua fede provata confermasse tutti noi che โ€œamiamo Cristo senza averlo vistoโ€ (cfr 1 Pt 1,8).

Entriamo in pieno nel paradosso per cui colui che deve confermarci nella fede รจ lo stesso al quale spesso il Signore rimprovera la sua โ€œpoca fedeโ€. Il Signore di solito indica come esempi di grande fede altre persone. Con notevole enfasi loda molte volte la fede di persone semplici e di altre che non appartengono al popolo dโ€™Israele โ€“ pensiamo al centurione (cfr Lc 7,9) e alla donna siro-fenicia (cfr 15,28) โ€“, mentre ai discepoli โ€“ e a Simon Pietro in particolare โ€“ rimprovera spesso la loro ยซpoca fedeยป (Mt 14,31).

Tenendo presente che le riflessioni del Signore riguardo alla grande fede e alla poca fede hanno un intento pedagogico e sono uno stimolo ad incrementare il desiderio di crescere nella fede, ci concentriamo su un passaggio centrale nella vita di Simon Pietro, quello in cui Gesรน gli dice che โ€œha pregatoโ€ per la sua fede. Eโ€™ il momento che precede la passione; gli apostoli hanno appena discusso su chi tra loro sia il traditore e chi sia il piรน grande, e Gesรน dice a Simone:

ยซSimone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, perchรฉ la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelliยป (Lc 22,31-32).

Precisiamo i termini, poichรฉ le richieste del Signore al Padre sono cose di cui far tesoro nel cuore. Consideriamo che il Signore โ€œpregaโ€[6] per Simone ma pensando a noi. โ€œVenir menoโ€ traduce ekleipo โ€“ da cui โ€œeclissarsiโ€ โ€“ ed รจ molto plastica lโ€™immagine di una fede eclissata dallo scandalo della passione. Eโ€™ quellโ€™esperienza che chiamiamo desolazione: qualcosa copre la luce.

Tornare indietro (epistrepsas) esprime qui il senso di โ€œconvertirsiโ€, di ritornare alla consolazione precedente dopo unโ€™esperienza di desolazione e di essere passati al vaglio da parte del demonio.

โ€œConfermareโ€ (sterizon) si dice nel senso di โ€œconsolidareโ€ (histemi) la fede affinchรฉ dโ€™ora in avanti sia โ€œdeterminataโ€ (cfr Lc 9,51). Una fede che nessun vento di dottrina possa smuovere (cfr Ef 4,14). Piรน avanti ci soffermeremo ancora su questo โ€œpassare al vaglioโ€. Possiamo rileggere cosรฌ le parole del Signore:

โ€œSimone, Simone, [โ€ฆ] io ho pregato il Padre per te, perchรฉ la tua fede non rimanga eclissata (dal mio volto sfigurato, in te che lo hai visto trasfigurato); e tu, una volta che sarai uscito da questa esperienza di desolazione di cui il demonio ha approfittato per passarti al vaglio, conferma (con questa tua fede provata) la fede dei tuoi fratelliโ€.

Cosรฌ, vediamo che la fede di Simon Pietro ha un carattere speciale: รจ una fede provata, e con essa egli ha la missione di confermare e consolidare la fede dei suoi fratelli, la nostra fede. La fede di Simon Pietro รจ minore di quella di tanti piccoli del popolo fedele di Dio. Ci sono persino dei pagani, come il centurione, che hanno una fede piรน grande nel momento di implorare la guarigione di un malato della loro famiglia. La fede di Simone รจ piรน lenta di quella di Maria Maddalena e di Giovanni. Giovanni crede al solo vedere il segno del sudario e riconosce il Signore sulla riva del lago al solo ascoltare le sue parole. La fede di Simon Pietro ha momenti di grandezza, come quando confessa che Gesรน รจ il Messia, ma a questi momenti ne seguono quasi immediatamente altri di grande errore, di estrema fragilitร  e totale sconcerto, come quando vuole allontanare il Signore dalla croce, o quando affonda senza rimedio nel lago o quando vuole difendere il Signore con la spada. Per non parlare del momento vergognoso dei tre rinnegamenti davanti ai servi.

Possiamo distinguere tre tipi di pensieri, carichi di affetti[7], che interagiscono nelle prove di fede di Simon Pietro: alcuni sono i pensieri che gli vengono dal suo stesso modo di essere; altri pensieri li provoca direttamente il demonio (dallo spirito malvagio); e un terzo tipo di pensieri sono quelli che vengono direttamente dal Signore o dal Padre (dallo spirito buono).

a) I due nomi e il desiderio di camminare verso Gesรน sulle acque

Vediamo, in primo luogo, come si relaziona il Signore con lโ€™aspetto piรน umano della fede di Simon Pietro. Parlo di quella sana autostima con cui uno crede in sรฉ stesso e nellโ€™altro, nella capacitร  di essere degno di fiducia, sincero e fedele, su cui si basa ogni amicizia umana. Ci sono due episodi nella vita di Simon Pietro nei quali si puรฒ vedere una crescita nella fede che si potrebbe chiamare sincera. Sincera nel senso di senza complicazioni, nella quale unโ€™amicizia cresce approfondendo chi รจ ciascuno senza che vi siano ombre. Uno รจ lโ€™episodio dei due nomi; lโ€™altro, quando Simon Pietro chiede al Signore di comandargli di andare verso di Lui camminando sulle acque.

Simone appare sulla scena quando suo fratello Andrea lo va a cercare e gli dice: ยซAbbiamo trovato il Messiaยป (Gv 1,41); e lui segue suo fratello che lo porta da Gesรน. E lรฌ avviene immediatamente il cambio di nome. Si tratta di una scelta che fa il Signore in vista di una missione, quella di essere Pietra, fondamento solido di fede su cui edificherร  la sua Chiesa. Notiamo che, piรน che cambiargli il nome di Simone, di fatto, ciรฒ che il Signore fa รจ aggiungere quello di Pietro.

Questo fatto รจ giร  in sรฉ motivo di tensione e di crescita. Pietro si muoverร  sempre intorno al perno che รจ il Signore, girando e sentendo il peso e il movimento dei suoi due nomi: quello di Simone โ€“ il pescatore, il peccatore, lโ€™amicoโ€ฆ โ€“ e quello di Pietro โ€“ la Roccia su cui si costruisce, colui che ha le chiavi, che dice lโ€™ultima parola, che cura e pasce le pecore โ€“. Mi fa bene pensare che Simone รจ il nome con cui Gesรน lo chiama quando parlano e si dicono le cose come amici, e Pietro รจ il nome con cui il Signore lo presenta, lo giustifica, lo difende e lo pone in risalto in maniera unica come suo uomo di totale fiducia, davanti agli altri. Anche se รจ lui che gli dร  il nome di โ€œPietraโ€, Gesรน lo chiama Simone.

La fede di Simon Pietro progredisce e cresce nella tensione tra questi due nomi, il cui punto fisso โ€“ il perno โ€“ รจ centrato in Gesรน.

Avere due nomi lo decentra. Non puรฒ centrarsi in nessuno di essi. Se volesse che Simone fosse il suo punto fisso, dovrebbe sempre dire: ยซSignore, allontanati da me, perchรฉ sono un peccatoreยป (Lc 5,8). Se pretendesse di centrarsi esclusivamente sullโ€™essere Pietro e dimenticasse o coprisse tutto ciรฒ che รจ di Simone, diventerebbe una pietra di scandalo, come gli accadde quando โ€œnon si comportava rettamente secondo la veritร  del Vangeloโ€, come gli disse Paolo perchรฉ aveva nascosto il fatto di essere andato a mangiare con i pagani (cfr Gal 2,11-14). Mantenersi Simone (pescatore e peccatore) e Pietro (Pietra e chiave per gli altri) lo obbligherร  a decentrarsi costantemente per ruotare solo intorno a Cristo, lโ€™unico centro.

Lโ€™icona di questo decentramento, la sua messa in atto, รจ quando chiede a Gesรน di comandargli di andare verso di Lui sulle acque. Lรฌ Simon Pietro mostra il suo carattere, il suo sogno, la sua attrazione per lโ€™imitazione di Gesรน. Quando affonda, perchรฉ smette di guardare il Signore e guarda lโ€™agitarsi delle onde, mostra le sue paure e i suoi fantasmi. E quando lo prega di salvarlo e il Signore gli tende la mano, mostra di sapere bene chi รจ Gesรน per lui: il suo Salvatore. E il Signore gli rafforza la fede, concedendogli quello che desidera, dandogli una mano e chiudendo la questione con quella frase affettuosa e rassicurante: ยซUomo di poca fede, perchรฉ hai dubitato?ยป (Mt 14,31).

Simon Pietro in tutte le situazioni โ€œlimiteโ€ in cui potrร  mettersi, guidato dalla sua fede in Gesรน discernerร  sempre qual รจ la mano che lo salva. Con quella certezza che, anche quando non capisce bene quello che Gesรน dice o fa, gli farร  dire: ยซSignore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eternaยป (Gv 6,68). Umanamente, questa consapevolezza di avere โ€œpoca fedeโ€, insieme con lโ€™umiltร  di lasciarsi aiutare da chi sa e puรฒ farlo, รจ il punto di sana autostima in cui si radica il seme di quella fede โ€œper confermare gli altriโ€, per โ€œedificare sopra di essaโ€, che รจ quella che Gesรน vuole da Simon Pietro e da noi che partecipiamo del ministero. Direi che รจ una fede condivisibile, forse perchรฉ non รจ tanto ammirevole. La fede di uno che avesse imparato a camminare senza tribolazioni sulle acque sarebbe affascinante, ma ci allontanerebbe. Invece, questa fede da buon amico, consapevole della sua pochezza e che confida pienamente in Gesรน, ci suscita simpatia e โ€“ questa รจ la sua grazia โ€“ ci conferma!

b) La preghiera di Gesรน e il vaglio del demonio

Nel passo centrale di Luca che abbiamo preso come guida, possiamo vedere ciรฒ che produce il vaglio del demonio nella personalitร  di Simon Pietro e come Gesรน prega affinchรฉ la debolezza, e perfino il peccato, si trasformino in grazia e grazia comunitaria.

Ci concentriamo sulla parola โ€œvaglioโ€ (siniazo: setacciare il grano), che evoca il movimento di spiriti, grazie al quale, alla fine, si discerne ciรฒ che viene dallo spirito buono da ciรฒ che viene da quello cattivo. In questo caso colui che vaglia โ€“ colui che rivendica il potere di vagliare โ€“ รจ lo spirito maligno. E il Signore non lo impedisce, ma, approfittando della prova, rivolge la sua preghiera al Padre perchรฉ rafforzi il cuore di Simon Pietro. Gesรน prega affinchรฉ Simon Pietro โ€œnon cada nella tentazioneโ€. Il Signore ha fatto tutto il possibile per custodire i suoi nella sua Passione. Tuttavia non puรฒ evitare che ognuno sia tentato dal demonio, che si introduce nella parte piรน debole. In questo tipo di prove, che Dio non manda direttamente ma non impedisce, Paolo ci dice che il Signore ha cura che non siamo tentati al di sopra delle nostre forze (cfr 1 Cor 10,13).

Il fatto che il Signore dica espressamente che prega per Simone รจ estremamente importante, perchรฉ la tentazione piรน insidiosa del demonio รจ che, insieme a una certa prova particolare, ci fa sentire che Gesรน ci ha abbandonato, che in qualche modo ci ha lasciato soli e non ci ha aiutato come avrebbe dovuto. Il Signore stesso ha sperimentato e vinto questa tentazione, prima nellโ€™orto e poi sulla croce, affidandosi nelle mani del Padre quando si sentรฌ abbandonato. รˆ in questo punto della fede che abbiamo bisogno di essere in modo speciale e con cura rafforzati e confermati. Nel fatto che il Signore prevenga ciรฒ che succederร  a Simon Pietro e gli assicuri di avere giร  pregato perchรฉ la sua fede non venga meno, troviamo la forza di cui abbiamo bisogno.

Questa โ€œeclisseโ€ della fede davanti allo scandalo della passione รจ una delle cose per cui il Signore prega in modo particolare. Il Signore ci chiede di pregare sempre, con insistenza; ci associa alla sua preghiera, ci fa domandare di โ€œnon cadere in tentazione e di essere liberati dal maleโ€, perchรฉ la nostra carne รจ debole; ci rivela anche che ci sono demoni che non si vincono se non con la preghiera e la penitenza e, in certe cose, ci rivela che Egli prega in modo speciale. Questa รจ una di quelle. Come si รจ riservato lโ€™umile compito di lavare i piedi ai suoi, come una volta risorto si รจ occupato personalmente di consolare i suoi amici, allo stesso modo questa preghiera con la quale, rafforzando la fede di Simon Pietro, rafforza quella di tutti gli altri, รจ una cosa di cui il Signore si fa carico personalmente. E bisogna tenerne conto: รจ a questa preghiera, che il Signore ha fatto una volta e continua a fare โ€“ ยซsta alla destra di Dio e intercede per noiยป (Rm 8,34) โ€“ che dobbiamo ricorrere per rafforzare la nostra fede.

Se la lezione data a Simon Pietro di lasciarsi lavare i piedi ha confermato lโ€™atteggiamento di servizio del Signore e lo ha fissato nella memoria della Chiesa come un fatto fondamentale, questa lezione, data nello stesso contesto, deve porsi anchโ€™essa come icona della fede tentata e vagliata per la quale il Signore prega. Come sacerdoti che prendiamo parte al ministero petrino, in ciรฒ che sta a noi, partecipiamo della stessa missione: non solo dobbiamo lavare i piedi ai nostri fratelli, come facciamo il Giovedรฌ Santo, ma dobbiamo confermarli nella loro fede, testimoniando come il Signore ha pregato per la nostra.

Se nelle prove che hanno origine nella nostra carne il Signore ci incoraggia e ci rafforza, operando molte volte miracoli di guarigione, in queste tentazioni che vengono direttamente dal demonio, il Signore adopera una strategia piรน complessa. Vediamo che ci sono alcuni demoni che espelle direttamente e senza riguardi; altri li neutralizza, mettendoli a tacere; altri li fa parlare, chiede il loro nome, come quello che era โ€œLegioneโ€; ad altri risponde ampiamente con la Scrittura, sopportando un lungo procedimento, come nel caso delle tentazioni nel deserto. Questo demonio, che tenta il suo amico allโ€™inizio della sua passione, lo sconfigge pregando, non perchรฉ lo lasci in pace, ma perchรฉ il suo vaglio diventi motivo di forza a beneficio degli altri.

Abbiamo qui alcuni grandi insegnamenti sulla crescita nella fede. Uno riguarda lo scandalo della sofferenza dellโ€™Innocente e degli innocenti. Questo ci tocca piรน di quanto crediamo, tocca persino quelli che lo provocano e quelli che fingono di non vederlo. Fa bene ascoltare dalla bocca del Signore, nel momento preciso in cui sta per prendere su di sรฉ questo scandalo nella passione, che Egli prega perchรฉ non venga meno la fede di colui che lascia in vece propria, e perchรฉ sia lui a confermare noialtri. Lโ€™eclisse della fede provocata dalla passione non รจ qualcosa che ognuno possa risolvere e superare individualmente.

Unโ€™altra lezione importante รจ che quando il Signore ci mette alla prova, non lo fa mai basandosi sulla nostra parte piรน debole. Questo รจ tipico del demonio, che sfrutta le nostre debolezze, che cerca la nostra parte piรน debole e che si accanisce ferocemente contro i piรน deboli di questo mondo. Perciรฒ lโ€™infinita e incondizionata misericordia del Padre per i piรน piccoli e peccatori, e la compassione e il perdono infinito che Gesรน esercita fino al punto di dare la vita per i peccatori, non รจ solo perchรฉ Dio รจ buono, ma รจ anche frutto del discernimento ultimo di Dio sul male per sradicarlo dalla sua relazione con la fragilitร  della carne. In ultima istanza, il male non รจ legato con la fragilitร  e il limite della carne. Per questo il Verbo si fa carne senza alcun timore e dร  testimonianza che puรฒ vivere perfettamente in seno alla Santa Famiglia e crescere custodito da due umili creature quali san Giuseppe e la Vergine Maria sua madre.

Il male ha la sua origine in un atto di orgoglio spirituale e nasce dalla superbia di una creatura perfetta, Lucifero. Poi si contagia ad Adamo ed Eva, ma trovando appoggio nel loro โ€œdesiderio di essere come deiโ€, non nella loro fragilitร . Nel caso di Simon Pietro, il Signore non teme la sua fragilitร  di uomo peccatore nรฉ la sua paura di camminare sulle acque in mezzo a una tempesta. Teme, piuttosto, la discussione su chi sia il piรน grande.

Eโ€™ in questo contesto che dice a Simon Pietro che il demonio ha chiesto il permesso di vagliarlo. E possiamo pensare che il vaglio รจ iniziato lรฌ, nella discussione su chi fosse colui che lo avrebbe tradito, sfociata poi nella discussione su chi fosse il piรน grande. Tutto il passo di Luca che segue immediatamente lโ€™istituzione dellโ€™Eucaristia รจ un vaglio: discussioni, predizione del rinnegamento, offerta della spada (cfr 22,23-38). La fede di Simon Pietro รจ vagliata nella tensione tra il desiderio di essere leale, di difendere Gesรน e quello di essere il piรน grande e il rinnegamento, la vigliaccheria e il sentirsi il peggiore di tutti. Il Signore prega affinchรฉ Satana non oscuri la fede di Simone in questo momento, in cui guarda a sรฉ stesso per farsi grande, per disprezzarsi o rimanere sconcertato e perplesso.

Se vi รจ una formulazione elaborata da Pietro circa queste cose, รจ quella di una โ€œfede provataโ€, come ci mostra la sua Prima Lettera, in cui Pietro avverte che non cโ€™รจ da meravigliarsi delle prove, come se fossero qualcosa di strano (cfr 4,12), ma si deve resistere al demonio ยซsaldi nella fedeยป (5,9). Pietro definisce sรฉ stesso ยซtestimone delle sofferenze di Cristoยป (5,1) e scrive le sue lettere al fine di ยซridestare [โ€ฆ] il giusto modo di pensareยป (2 Pt 3,1) (eilikrine dianoian: giudizio illuminato da un raggio di sole), che sarebbe la grazia contraria allโ€™โ€œeclisseโ€ della fede.

Il progresso della fede, quindi, avviene grazie a questo vaglio, a questo passare attraverso tentazioni e prove. Tutta la vita di Simon Pietro puรฒ essere vista come un progresso nella fede grazie allโ€™accompagnamento del Signore, che gli insegna a discernere, nel proprio cuore, ciรฒ che viene dal Padre e ciรฒ che viene dal demonio.

c) Il Signore che mette alla prova facendo crescere la fede dal bene al meglio e la tentazione sempre presente

Infine, lโ€™incontro presso il lago di Tiberiade. Un ulteriore passo in cui il Signore mette alla prova Simon Pietro facendolo crescere dal bene al meglio. Lโ€™amore di amicizia personale si consolida come ciรฒ che โ€œalimentaโ€ il gregge e lo rafforza nella fede (cfr Gv 21,15-19).

Letta in questo contesto delle prove di fede di Simon Pietro che servono a rafforzare la nostra, possiamo vedere qui come si tratta di una prova molto speciale del Signore. In genere si dice che il Signore lo ha interrogato tre volte perchรฉ Simon Pietro lo aveva rinnegato tre volte. Puรฒ essere che questa debolezza fosse presente nellโ€™animo di Simon Pietro (o in quello di chi legge la sua storia) e che il dialogo sia servito a curarla. Ma possiamo anche pensare che il Signore guarรฌ quel rinnegamento con lo sguardo che fece piangere amaramente Simon Pietro (cfr Lc 22,62). In questo interrogatorio possiamo vedere un modo di procedere del Signore, cioรจ partire da una cosa buona โ€“ che tutti riconoscevano e di cui Simon Pietro poteva essere contento โ€“: ยซMi ami piรน di costoro?ยป (v. 15); confermarlo semplificandolo in un semplice ยซmi ami?ยป (v. 16), che toglie ogni desiderio di grandezza e rivalitร  dallโ€™anima di Simone; per finire in quel ยซmi vuoi bene come amico?ยป (v. 17), che รจ ciรฒ che piรน desiderava Simon Pietro ed evidentemente รจ ciรฒ che piรน sta a cuore a Gesรน. Se veramente รจ amore di amicizia, non cโ€™entra per niente alcun tipo di rimprovero o correzione in questo amore: lโ€™amicizia รจ amicizia ed รจ il valore piรน alto che corregge e migliora tutto il resto, senza bisogno di parlare del motivo.

Forse la piรน grande tentazione del demonio era questa: insinuare in Simon Pietro lโ€™idea di non ritenersi degno di essere amico di Gesรน perchรฉ lo aveva tradito. Ma il Signore รจ fedele. Sempre. E rinnova di volta in volta la sua fedeltร . ยซSe siamo infedeli, lui rimane fedele, perchรฉ non puรฒ rinnegare se stessoยป (2 Tm 2,13), come dice Paolo al suo figlio nella fede Timoteo. Lโ€™amicizia possiede questa grazia: che un amico che รจ piรน fedele puรฒ, con la sua fedeltร , rendere fedele lโ€™altro che non lo รจ tanto. E se si tratta di Gesรน, Lui piรน di chiunque altro ha il potere di rendere fedeli i suoi amici. รˆ in questa fede โ€“ la fede in un Gesรน amico fedele โ€“ che Simon Pietro viene confermato e inviato a confermarci tutti quanti. In questo preciso senso si puรฒ leggere la triplice missione di pascere le pecore e gli agnelli. Considerando tutto ciรฒ che la cura pastorale comporta, quello di rafforzare gli altri nella fede in Gesรน, che ci ama come amici, รจ un elemento essenziale. A questo amore si riferisce Pietro nella sua Prima Lettera: รจ una fede in Gesรน Cristo che โ€“ dice โ€“ ยซamate, pur senza averlo visto, e ora, senza vederlo, credete in luiยป, e questa fede ci fa esultare ยซdi gioia indicibile e gloriosaยป, sicuri di raggiungere ยซla meta della (nostra) fede: la salvezza delle animeยป (cfr 1 Pt 1,7-9).

Tuttavia, sorge una nuova tentazione. Questa volta contro il suo migliore amico. La tentazione di voler indagare sul rapporto di Gesรน con Giovanni, il discepolo amato. Il Signore lo corregge severamente su questo punto: ยซA te che importa? Tu seguimiยป (Gv 21,22).

* * *

Vediamo come la tentazione รจ sempre presente nella vita di Simon Pietro. Egli ci mostra in prima persona come progredisce la fede confessando e lasciandosi mettere alla prova. E mostrando altresรฌ che anche il peccato stesso entra nel progresso della fede. Pietro ha commesso il peggiore peccati โ€“ rinnegare il Signore โ€“ e tuttavia lo hanno fatto Papa. รˆ importante per un sacerdote saper inserire le proprie tentazioni e i propri peccati nellโ€™ambito di questa preghiera di Gesรน perchรฉ non venga meno la nostra fede, ma maturi e serva a rafforzare a sua volta la fede di coloro che ci sono stati affidati.

Mi piace ripetere che un sacerdote o un vescovo che non si sente peccatore, che non si confessa, si chiude in sรฉ, non progredisce nella fede. Ma bisogna stare attenti a che la confessione e il discernimento delle proprie tentazioni includano e tengano conto di questa intenzione pastorale che il Signore vuole dare loro.

Raccontava un giovane uomo che si stava recuperando nellโ€™Hogar de Cristo di padre Pepe a Buenos Aires, che la mente gli giocava contro e gli diceva che non doveva stare lรฌ, e che lui lottava contro quel sentimento. E diceva che padre Pepe lo aveva aiutato molto. Che un giorno gli aveva detto che non ce la faceva piรน, che sentiva molto la mancanza della sua famiglia, di sua moglie e dei due figli, e che se ne voleva andare. ยซE il prete mi disse: โ€œE prima, quando andavi in giro a drogarti e a vendere droga, ti mancavano i tuoi? Pensavi a loro?โ€. Io feci segno di no con la testa, in silenzio โ€“ disse lโ€™uomo โ€“ e il prete, senza dirmi nientโ€™altro, mi diede una pacca sulla spalla e mi disse: โ€œVai, basta cosรฌโ€. Come per dirmi: renditi conto di quello che ti succede e di quello che dici. โ€œRingrazia il cielo che adesso senti la mancanzaโ€.

Quellโ€™uomo diceva che il prete era un grande. Che gli diceva le cose in faccia. E questo lo aiutava a combattere, perchรฉ era lui che doveva metterci la sua volontร .

Racconto questo per far vedere che quello che aiuta nella crescita della fede รจ tenere insieme il proprio peccato, il desiderio del bene degli altri, lโ€™aiuto che riceviamo e quello che dobbiamo dare noi. Non serve dividere: non vale sentirci perfetti quando svolgiamo il ministero e, quando pecchiamo, giustificarci per il fatto che siamo come tutti gli altri. Bisogna unire le cose: se rafforziamo la fede degli altri, lo facciamo come peccatori. E quando pecchiamo, ci confessiamo per quel che siamo, sacerdoti, sottolineando che abbiamo una responsabilitร  verso le persone, non siamo come tutti. Queste due cose si uniscono bene se mettiamo davanti la gente, le nostre pecore, i piรน poveri specialmente. รˆ quello che fa Gesรน quando chiede a Simon Pietro se lo ama, ma non gli dice nulla nรฉ del dolore nรฉ della gioia che questo amore gli provoca, lo fa guardare ai suoi fratelli in questo modo: pasci le mie pecore, conferma la fede dei tuoi fratelli. Quasi a dirgli, come a quel giovane uomo dellโ€™Hogar de Cristo: โ€œRingrazia se adesso senti la mancanzaโ€.

โ€œRingrazia se senti di avere poca fedeโ€, vuol dire che stai amando i tuoi fratelli. โ€œRingrazia se ti senti peccatore e indegno del ministeroโ€, vuol dire che ti accorgi che se fai qualcosa รจ perchรฉ Gesรน prega per te, e senza di Lui non puoi fare nulla (cfr Gv 15,5).

Dicevano i nostri anziani che la fede cresce facendo atti di fede. Simon Pietro รจ lโ€™icona dellโ€™uomo a cui il Signore Gesรน fa fare in ogni momento atti di fede. Quando Simon Pietro capisce questo โ€œdinamicaโ€ del Signore, questa sua pedagogia, non perde occasione per discernere, in ogni momento, quale atto di fede puรฒ fare nel suo Signore. E in questo non si sbaglia. Quando Gesรน agisce come suo padrone, dandogli il nome di Pietro, Simone lo lascia fare. Il suo โ€œcosรฌ siaโ€ รจ silenzioso, come quello di san Giuseppe, e si dimostrerร  reale nel corso della sua vita. Quando il Signore lo esalta e lo umilia, Simon Pietro non guarda a sรฉ stesso, ma sta attento a imparare la lezione di ciรฒ che viene dal Padre รจ ciรฒ che viene dal diavolo. Quando il Signore lo rimprovera perchรฉ si รจ fatto grande, si lascia correggere. Quando il Signore gli fa vedere in modo spiritoso che non deve fingere davanti agli esattori delle tasse, va a pescare il pesce con la moneta. Quando il Signore lo umilia e gli preannuncia che lo rinnegherร , รจ sincero nel dire ciรฒ che sente, come lo sarร  nel piangere amaramente e nel lasciarsi perdonare. Tanti momenti cosรฌ diversi nella sua vita eppure unโ€™unica lezione: quella del Signore che conferma la sua fede perchรฉ lui confermi quella del suo popolo. Chiediamo anche noi a Pietro di confermarci nella fede, perchรฉ noi possiamo confermare quella dei nostri fratelli.

Roma, 2 marzo 2017

 

[1] Cfr Discorso ai Rappresentanti Pontifici, 21 giugno 2013.

[2] Cfr nn. 160, 161, 164, 190.

[3] Cfr J.M. Bergoglio, Messaggio nella Messa per lโ€™Educazione, Pasqua 2008.

[4] Un fuego que enciende otros fuegos, Santiago de Chile, 2004, 69-70; cfr Doc. de Aparecida 191.

[5] Si veda anche ES 333: ยซQuinta regola. Dobbiamo fare molta attenzione al corso dei nostri pensieri. Se nei pensieri tutto รจ buono il principio, il mezzo e la fine e se tutto รจ orientato verso il bene, questo รจ un segno dell’angelo buono. Puรฒ darsi invece che nel corso dei pensieri si presenti qualche cosa cattiva o distrattiva o meno buona di quella che l’anima prima si era proposta di fare, oppure qualche cosa che indebolisce l’anima, la rende inquieta, la mette in agitazione e le toglie la pace, la tranquillitร  e la calma che aveva prima: questo allora รจ un chiaro segno che quei pensieri provengono dallo spirito cattivo, nemico del nostro bene e della nostra salvezza eternaยป.

[6] Cfr Omelia a Santa Marta, 3 giugno 2014. Ricordiamo che il Signore prega perchรฉ siamo uno, perchรฉ il Padre ci custodisca dal demonio e dal mondo, perchรฉ ci perdoni quando โ€œnon sappiamo quello che facciamoโ€.

[7] Si tratta di pensieri che il Signore discerne nei suoi discepoli quando, risorto, dice loro: ยซPerchรฉ siate turbati, e perchรฉ sorgono dubbi nel vostro cuore?ยป (Lc 24,38).

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