Papa Francesco – Udienza Generale del 7 dicembre 2016 – Il testo, il video e il file mp3

Data:

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PAPA FRANCESCO

UDIENZA GENERALE

Piazza San Pietro
Mercoledรฌ, 7 dicembre 2016

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La Speranza cristiana – 1. Isaia 40: โ€œConsolate, consolate il mio popoloโ€ฆโ€

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Iniziamo oggi una nuova serie di catechesi, sul tema della speranza cristiana. Eโ€™ molto importante, perchรฉ la speranza non delude. Lโ€™ottimismo delude, la speranza no! Ne abbiamo tanto bisogno, in questi tempi che appaiono oscuri, in cui a volte ci sentiamo smarriti davanti al male e alla violenza che ci circondano, davanti al dolore di tanti nostri fratelli. Ci vuole la speranza! Ci sentiamo smarriti e anche un poโ€™ scoraggiati, perchรฉ ci troviamo impotenti e ci sembra che questo buio non debba mai finire.

Ma non bisogna lasciare che la speranza ci abbandoni, perchรฉ Dio con il suo amore cammina con noi. โ€œIo spero, perchรฉ Dio รจ accanto a meโ€: questo possiamo dirlo tutti noi. Ognuno di noi puรฒ dire: โ€œIo spero, ho speranza, perchรฉ Dio cammina con meโ€. Cammina e mi porta per mano. Dio non ci lascia soli. Il Signore Gesรน ha vinto il male e ci ha aperto la strada della vita.

E allora, in particolare in questo tempo di Avvento, che รจ il tempo dellโ€™attesa, in cui ci prepariamo ad accogliere ancora una volta il mistero consolante dellโ€™Incarnazione e la luce del Natale, รจ importante riflettere sulla speranza. Lasciamoci insegnare dal Signore cosa vuol dire sperare. Ascoltiamo quindi le parole della Sacra Scrittura, iniziando con il profeta Isaia, il grande profeta dellโ€™Avvento, il grande messaggero della speranza.

Nella seconda parte del suo libro, Isaia si rivolge al popolo con un annuncio di consolazione:

ยซConsolate, consolate il mio popolo โ€“ dice il vostro Dio.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione รจ compiuta,
la sua colpa รจ scontata [โ€ฆ]ยป.
Una voce grida:
ยซNel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerร  la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perchรฉ la bocca del Signore ha parlatoยป (40,1-2.3-5).

Dio Padre consola suscitando consolatori, a cui chiede di rincuorare il popolo, i suoi figli, annunciando che รจ finita la tribolazione, รจ finito il dolore, e il peccato รจ stato perdonato. รˆ questo che guarisce il cuore afflitto e spaventato. Perciรฒ il profeta chiede di preparare la via al Signore, aprendosi ai suoi doni e alla sua salvezza.

La consolazione, per il popolo, comincia con la possibilitร  di camminare sulla via di Dio, una via nuova, raddrizzata e percorribile, una via da approntare nel deserto, cosรฌ da poterlo attraversare e ritornare in patria. Perchรฉ il popolo a cui il profeta si rivolge stava vivendo la tragedia dellโ€™esilio a Babilonia, e adesso invece si sente dire che potrร  tornare nella sua terra, attraverso una strada resa comoda e larga, senza valli e montagne che rendono faticoso il cammino, una strada spianata nel deserto. Preparare quella strada vuol dire dunque preparare un cammino di salvezza e di liberazione da ogni ostacolo e inciampo.

Lโ€™esilio era stato un momento drammatico nella storia di Israele, quando il popolo aveva perso tutto. Il popolo aveva perso la patria, la libertร , la dignitร , e anche la fiducia in Dio. Si sentiva abbandonato e senza speranza. Invece, ecco lโ€™appello del profeta che riapre il cuore alla fede. Il deserto รจ un luogo in cui รจ difficile vivere, ma proprio lรฌ ora si potrร  camminare per tornare non solo in patria, ma tornare a Dio, e tornare a sperare e sorridere. Quando noi siamo nel buio, nelle difficoltร  non viene il sorriso, ed รจ proprio la speranza che ci insegna a sorridere per trovare quella strada che conduce a Dio. Una delle prime cose che accadano alle persone che si staccano da Dio รจ che sono persone senza sorriso. Forse sono capaci di fare una grande risata, ne fanno una dietro lโ€™altra, una battuta, una risata โ€ฆ ma manca il sorriso! Il sorriso lo dร  soltanto la speranza: รจ il sorriso della speranza di trovare Dio.

La vita รจ spesso un deserto, รจ difficile camminare dentro la vita, ma se ci affidiamo a Dio puรฒ diventare bella e larga come unโ€™autostrada. Basta non perdere mai la speranza, basta continuare a credere, sempre, nonostante tutto. Quando noi ci troviamo davanti ad un bambino, forse possiamo avere tanti problemi e tante difficoltร , ma ci viene da dentro il sorriso, perchรฉ ci troviamo davanti alla speranza: un bambino รจ una speranza! E cosรฌ dobbiamo saper vedere nella vita il cammino della speranza che ci porta a trovare Dio, Dio che si รจ fatto Bambino per noi. E ci farร  sorridere, ci darร  tutto!

Proprio queste parole di Isaia vengono poi usate da Giovanni il Battista nella sua predicazione che invitava alla conversione. Diceva cosรฌ: ยซVoce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signoreยป (Mt 3,3). รˆ una voce che grida dove sembra che nessuno possa ascoltare – ma chi puรฒ ascoltare nel deserto? – che grida nello smarrimento dovuto alla crisi di fede. Noi non possiamo negare che il mondo di oggi รจ in crisi di fede. Si dice โ€œIo credo in Dio, sono cristianoโ€ โ€“ โ€œIo sono di quella religioneโ€ฆโ€. Ma la tua vita รจ ben lontana dallโ€™essere cristiano; รจ ben lontana da Dio! La religione, la fede รจ caduta in una espressione: โ€œIo credo?โ€ โ€“ โ€œSรฌ!โ€. Ma qui si tratta di tornare a Dio, convertire il cuore a Dio e andare per questa strada per trovarlo. Lui ci aspetta. Questa รจ la predicazione di Giovanni Battista: preparare. Preparare lโ€™incontro con questo Bambino che ci ridonerร  il sorriso. Gli Israeliti, quando il Battista annuncia la venuta di Gesรน, รจ come se fossero ancora in esilio, perchรฉ sono sotto la dominazione romana, che li rende stranieri nella loro stessa patria, governati da occupanti potenti che decidono delle loro vite. Ma la vera storia non รจ quella fatta dai potenti, bensรฌ quella fatta da Dio insieme con i suoi piccoli. La vera storia โ€“ quella che rimarrร  nellโ€™eternitร  โ€“ รจ quella che scrive Dio con i suoi piccoli: Dio con Maria, Dio con Gesรน, Dio con Giuseppe, Dio con i piccoli. Quei piccoli e semplici che troviamo intorno a Gesรน che nasce: Zaccaria ed Elisabetta, anziani e segnati dalla sterilitร , Maria, giovane ragazza vergine promessa sposa a Giuseppe, i pastori, che erano disprezzati e non contavano nulla. Sono i piccoli, resi grandi dalla loro fede, i piccoli che sanno continuare a sperare. E la speranza รจ la virtรน dei piccoli. I grandi, i soddisfatti non conoscono la speranza; non sanno cosa sia.

Sono loro i piccoli con Dio, con Gesรน che trasformano il deserto dellโ€™esilio, della solitudine disperata, della sofferenza, in una strada piana su cui camminare per andare incontro alla gloria del Signore. E arriviamo al dunque: lasciamoci insegnare la speranza. Attendiamo fiduciosi la venuta del Signore, e qualunque sia il deserto delle nostre vite – ognuno sa in quale deserto cammina – diventerร  un giardino fiorito. La speranza non delude!

Saluti:

[Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare il Collegio Saint-Rรฉgis Saint-Michel, di Puy en Velay e i membri del Servizio di perfezionamento delle omelie. Alla vigilia della Solennitร  dellโ€™Immacolata Concezione della Vergine Maria, chiediamole di aiutarci a camminare con speranza incontro al suo Figlio e ad accogliere con gioia la sua venuta. Dio vi benedica!]

[Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti allโ€™odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Danimarca, Spagna, Nigeria, Australia e Stati Uniti dโ€™America. A ciascuno di voi, e alle vostre famiglie, giunga lโ€™augurio di un fecondo cammino di Avvento, per riconoscere, a Natale, in quel Bambino, il Salvatore nostro. Dio vi benedica!]

[Con affetto saluto i fratelli e le sorelle provenienti dai paesi di lingua tedesca, in particolare i membri e amici del movimento di Schรถnstatt e i pellegrini di Lagundo e Bolzano. Aiutiamoci lโ€™un lโ€™altro a vivere la speranza cristiana, soprattutto in questo tempo di preparazione alla Festa del Natale del Signore. Dio benedica voi e le vostre famiglie.]

[Saluto cordialmente i pellegrini di lingua portoghese, in particolare il gruppo dei giovani di Lisbona, e li incoraggio a cercare sempre lo sguardo della Madonna che conforta quanti sono nella prova e tiene aperto lโ€™orizzonte della speranza. Nellโ€™affidare voi e le vostre famiglie alla sua protezione, invoco su tutti la Benedizione di Dio.]

[Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare al gruppo dei sacerdoti iracheni che prestano servizio in Europa! Cari fratelli e sorelle, la speranza รจ quella virtรน cristiana che noi abbiamo in dono dal Signore e che ci fa vedere oltre i problemi, i dolori, le difficoltร , oltre i nostri peccati; e ci permette di ammirare la bellezza di Dio. Non lasciatevi dunque rubare la speranza! Il Signore vi benedica!]

[Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Domani celebreremo la Solennitร  dellโ€™Immacolata Concezione della beata Vergine Maria. In previsione della morte di Cristo, Dio lโ€™ha preservata da ogni macchia di peccato (cfr. Colletta). Impariamo dallโ€™Immacolata a vivere in unione con Dio, abbandonandoci a Lui con fiduciosa speranza e con il quotidiano compimento della Sua volontร . Gesรน Misericordioso, suo Figlio, ci conceda, per intercessione di Maria, di raggiungere la felicitร  del cielo nella gioia, con la consapevolezza di una vita dignitosamente vissuta. Sia lodato Gesรน Cristo.]

APPELLO

Nei prossimi giorni ricorrono due importanti Giornate promosse dalle Nazioni Unite: quella contro la corruzione โ€“ il 9 dicembre โ€“ e quella per i diritti umani โ€“ il 10 dicembre โ€“. Sono due realtร  strettamente collegate: la corruzione รจ lโ€™aspetto negativo da combattere, incominciando dalla coscienza personale e vigilando sugli ambiti della vita civile, specialmente su quelli piรน a rischio; i diritti umani sono lโ€™aspetto positivo, da promuovere con decisione sempre rinnovata, perchรฉ nessuno sia escluso dallโ€™effettivo riconoscimento dei diritti fondamentali della persona umana. Il Signore ci sostenga in questo duplice impegno.

* * *

Porgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Saluto le Missionarie della Caritร ; la Comunitร  Amore e libertร ; lโ€™Associazione afasici della Puglia e gli artisti della 24ยช edizione del Concerto di Natale, promosso dalla Fondazione โ€œDon Bosco nel mondoโ€. Cari fratelli e sorelle, vi esorto a coltivare in ogni circostanza della vita la virtรน teologale della speranza, dono di Dio, che con la sua tenerezza non smette mai di consolare il suo popolo.

Rivolgo un saluto particolare ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Il tempo liturgico dellโ€™Avvento รจ unโ€™occasione di particolare grazia per riflettere sul nostro cammino incontro al Signore. La Vergine Maria, di cui domani celebriamo lโ€™Immacolata Concezione, sia il modello per la preparazione interiore al Natale, affinchรฉ il cuore di ciascuno diventi la culla che accoglie il Figlio di Dio, volto della misericordia del Padre, con lโ€™ascolto della sua parola, le opere di caritร  fraterna e la preghiera.

Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
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