Omelia Mattutina di Papa Francesco del 25 novembre 2016 a casa Santa Marta

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PAPA FRANCESCO

MEDITAZIONE MATTUTINA DEL 25 NOVEMBRE 2016 NELLA CAPPELLA DELLAย  DOMUS SANCTAE MARTHAE

Basta una parola

Dio รจ sempre pronto a salvarci, sempre lรฌ, come un padre, che aspetta solo che gli diciamo ยซSignoreยป: basta questa parola ยซe lui farร  il restoยป, aiutandoci a evitare la superbia di cadere nella ยซdannazione eternaยป per lโ€™orgoglio di volersela ยซcavare da soliยป. Nella messa celebrata venerdรฌ mattina, 25 novembre, nella cappella della Casa Santa Marta, Papa Francesco ha messo in guardia dalle ยซseduzioni del diavoloยป e ha ricordato che ยซla dannazione eterna non รจ una sala di torturaยป ma proprio il volersi ยซallontanareยป da Dio dando ascolto, appunto, alle ยซbugieยป del diavolo.

ยซIl regno di Dio รจ vicino, Gesรน ci aveva detto che il regno di Dio รจ in mezzo a noi, ma si sviluppa e cammina verso la sua maturitร , verso la sua fineยป, ha affermato il Papa, facendo subito notare che ยซla Chiesa, in questi due giorni ultimi dellโ€™anno liturgico, oggi e domani, ci fa riflettere sullโ€™ultima giornata del mondo, prima della fine o come sarร  la fine nellโ€™ultima giornataยป.

Lโ€™apostolo Giovanni, nella prima lettura tratta dal libro dellโ€™Apocalisse (20, 1-4.11-21,2), ยซci parla del giudizio universale: tutti saremo giudicatiยป. E ยซprima di tutto il diavolo, lui sarร  il primo giudicatoยป. Cโ€™รจ ยซquellโ€™angeloยป, ha proseguito Francesco riferendosi al brano dellโ€™Apocalisse, ยซche viene e afferrรฒ il drago, il serpente antico, che รจ il diavolo e il Satana โ€” chiaro, perchรฉ si capisca bene di chi sta parlando โ€” e lo incatenรฒ e lo gettรฒ nellโ€™abissoยป. Dunque, ecco ยซil diavolo, il serpente antico, incatenato perchรฉ non seducesse piรน le nazioni, perchรฉ lui รจ il seduttoreยป.

Ma il diavolo, ha detto il Pontefice, รจ il seduttore ยซdallโ€™inizio: pensiamo ad Adamo ed Eva, come ha incominciato a parlarle con quella voce dolceยป, dicendo che il frutto ยซรจ buonoยป da mangiare. รˆ proprio quello della ยซseduzioneยป il suo linguaggio: ยซlui รจ un bugiardo; di piรน, รจ il padre della menzogna, lui genera menzogne, รจ un truffatoreยป ha affermato il Papa. Il diavolo ยซti fa credere che se mangi questa mela sarai come un Dio; te la vende cosรฌ, e tu la compri e alla fine ti truffa, ti inganna, ti rovina la vitaยป.

A questo punto perรฒ occorre chiedersi ยซcome possiamo fare noi per non lasciarci ingannare dal diavoloยป. Lโ€™atteggiamento giusto ce lo insegna proprio Gesรน: ยซmai dialogare col diavoloยป. E infatti, ha spiegato Francesco, ยซcosa ha fatto Gesรน col diavolo? Lo cacciava via, gli domandava il nomeยป, ma non si metteva a fare ยซil dialogoยป. Si potrebbe obbiettare che ยซnel deserto, nella tentazione, ci fu un dialogoยป; ma, ha aggiunto il Papa, ยซbadate bene, Gesรน non ha mai usato una parola propria perchรฉ era ben consapevole del pericoloยป. E cosรฌ ยซnelle risposte, nelle tre risposte che ha dato al diavolo, ha preso le parole dalla Bibbia, dalla parola di Dio: si รจ difeso con la parola di Dioยป. Cosรฌ facendo, ยซGesรน ci dร  lโ€™esempio: mai dialogare con lui; non si puรฒ dialogare con questo bugiardo, con questo truffatore che cerca la nostra rovinaยป. E, per questo, ยซil seduttore sarร  gettato nellโ€™abissoยป.

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ยซLa narrazione di Giovanni continuaยป, ha spiegato il Pontefice riprendendo il filo del brano dellโ€™Apocalisse. E cosรฌ appaiono ยซle anime dei martiri, quelli che hanno dato testimonianza di Gesรน Cristo e non hanno adorato la bestia โ€” cioรจ il diavolo e i suoi seguaci โ€” non hanno adorato il denaro, non hanno adorato la mondanitร , non hanno adorato la vanitร , non si sono immischiati nellโ€™orgoglioยป. Sono ยซgli umiliยป, che ยซhanno dato la vita pure per questo e per questo appaiono davantiยป. E poi ecco ยซil trono dove sarร  il Signore a giudicarci: i vivi e i morti, grandi e piccoli in piedi davanti al tronoยป. E quindi ยซi libri furono apertiยป, scrive ancora san Giovanni, perchรฉ ยซil giudizio incomincia: โ€œI morti vennero giudicati secondo le loro opere in base a ciรฒ che era scritto in quei libriโ€ยป. Dunque, ha ribadito il Papa, ยซognuno di noi sarร  giudicato secondo le nostre opereยป.

E Giovanni prosegue ancora: ยซPoi la morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuocoยป. Si tratta di ยซquelli dannatiยป. Il Papa ha voluto soffermarsi proprio su questa frase dellโ€™Apocalisse: ยซQuesta รจ la seconda morte, lo stagno di fuocoยป. In realtร , ha spiegato, ยซla dannazione eterna non รจ una sala di tortura, questa รจ una descrizione di questa seconda morte: รจ una morteยป. E ยซquelli che non saranno ricevuti nel regno di Dio โ€” ha spiegato โ€” รจ perchรฉ non si sono avvicinati al Signore: sono quelli che sono sempre andati per la loro strada, allontanandosi dal Signore e passano davanti al Signore e si allontanano da soliยป. Perciรฒ ยซla dannazione eterna รจ questo allontanarsi continuamente da Dio, รจ il dolore piรน grande: un cuore insoddisfatto, un cuore che รจ stato fatto per trovare Dio ma per la superbia, per essere stato troppo sicuro di se stesso, si รจ allontanato da Dioยป.

Invece Gesรน ha cercato di attrarre i superbi ยซcon parole di mitezzaยป dicendo: ยซVieniยป. E lo dice per perdonare. ยซMa i superbi โ€” ha proseguito Francesco โ€” si allontanano, vanno per la loro strada e questa รจ la dannazione eterna: lontani per sempre dal Dio che dร  la felicitร , dal Dio che ci vuole tanto beneยป. In realtร  ยซnon sappiamoยป se ยซsono tantiยป, ma ยซsappiamo soltanto che questa รจ la strada della dannazione eternaยป. Lโ€™allontanamento, dunque, รจ ยซil fuoco di non potersi avvicinare a Dio perchรฉ non voglioยป. รˆ lโ€™atteggiamento di coloro ยซche ogni volta che il Signore si avvicinava loro dicevano: โ€œva via, me la cavo da soloโ€. E continuano a cavarsela da soli nellโ€™eternitร : questo รจ tragicoยป.

Il passo dellโ€™Apocalisse si conclude cosรฌ: ยซE vidi il cielo, un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi. E vidi anche la cittร  santa, la Gerusalemme nuovaยป. In queste parole, ha annotato il Papa, ยซcโ€™รจ proprio la fine, la gioia finale, dove tutti saremo salvati se apriamo il nostro cuore alla salvezza di Gesรนยป. Il Signore, infatti, ยซci chiede soltanto questo: aprire il cuoreยป.

Magari qualcuno potrebbe confidarsi e riconoscere: ยซSe lei, padre, sapesse le cose che ho fatto…ยป. Ma ยซGesรน le saยป, ha assicurato Francesco. Perciรฒ, ha suggerito, ยซapri il cuore e lui perdonaยป; perรฒ ยซnon andare per conto tuo, non andartene per la tua strada, lasciati carezzare da Gesรน, lasciati perdonareยป. Basta ยซsoltanto una parola, โ€œSignoreโ€, lui fa il resto, lui fa tuttoยป. Invece ยซi superbi, gli orgogliosi, vanno per la loro strada e non riescono a dire parola, e lโ€™unica parola che dicono รจ: โ€œme la cavo da soloโ€ยป. E ยซcosรฌ finiscono, nellโ€™orgoglio e fanno tanto male nella vitaยป. Ma per loro, ha insistito il Papa, tutto รจ iniziato proprio ascoltando e seguendo ยซle seduzioni del serpente antico, del diavolo, del bugiardo, del padre della menzognaยป.

In conclusione Francesco, anticipando la liturgia di sabato, ha annunciato: ยซdomani, ultimo giorno dellโ€™anno liturgico, Gesรน ci ammonirร ยป โ€” come riporta Luca nel suo Vangelo (21, 34-26) โ€” con queste parole: ยซState attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vitaยป. In pratica Gesรน ci dice: ยซContemplate quello che vi aspetta, che il vostro cuore non si appesantisca con gli affanni e le preoccupazioni della vita; guardate avanti e abbiate speranzaยป: quella ยซsperanza che apre i cuori allโ€™incontro con Gesรนยป. Proprio ยซquesto ci aspetta, lโ€™incontro con Gesรน: รจ bello, รจ molto bello!ยป. E ยซlui ci chiede soltanto di essere umili e di dire: โ€œSignoreโ€. Basterร  quella parola e lui farร  il restoยป.

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