Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
26 Novembre 2016 – Lc 21, 34-36
XXXIV Settimana del Tempo Ordinario – Anno II
- Colore liturgico: Bianco
- Periodo: Seconda settimana del Salterio
- Sabato – 34.a Tempo Ordinario
- Il Santo di oggi: S. Corrado vescovo
- Marรกna tha! Vieni, Signore Gesรน!
- Letture del giorno: Ap 22, 1-7; Sal 94; Lc 21, 34-36
Lc 21, 34-36
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซState attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterร sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perchรฉ abbiate la forza di sfuggire a tutto ciรฒ che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomoยป.
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C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo del giorno – Lc 21, 34-36
Commento a cura di padre Lino Pedron
La nostra vita non deve essere dominata dal terrore del futuro nรฉ stordita dalle sollecitudini esagerate per i beni della terra, diversamente non sappiamo piรน vedere ciรฒ che ci attende. Chi si interessa solo della vita terrena e dei suoi piaceri, non ha tempo nรฉ volontร per pensare al giorno finale.
Alla sobrietร e all’attenzione bisogna aggiungere la vigilanza e la preghiera. San Paolo ci esorta: “E’ ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perchรฉ la nostra salvezza รจ piรน vicina ora di quando diventammo credenti. La notte รจ avanzata, il giorno รจ vicino. Gettiamo via perciรฒ le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente come in pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impuritร e licenze, non in contese e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesรน Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri” (Rm 13,11-14).
La vigilanza dev’essere nutrita da una preghiera costante per non cadere nella tentazione finale di perdere la fede nella fedeltร del Signore. San Paolo scrive: “Voi fratelli, non siete nelle tenebre, cosรฌ che quel giorno possa sorprendervi come un ladro: voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte nรฉ delle tenebre. Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobri… Dio non ci ha destinati alla sua collera, ma all’acquisto della salvezza per mezzo del Signore nostro Gesรน Cristo, il quale รจ morto per noi” (1Ts 5,4-10).
La vigilanza cristiana รจ l’esatto contrario dell’oppio dei popoli, รจ il contrario del cuore appesantito dalle crapule. La vigilanza e la preghiera sono il nostro alzare il capo davanti al Signore che viene, non come giudice, ma come fratello.
E’ certo che il Signore verrร . Occorrono serietร e severitร di vita, vigilanza e pietร per vivere coerentemente la vocazione cristiana e trovarsi pronti all’incontro con lui.

