Dario Fo in unโintervista rilasciata nel 2014 a padre Vito Magno per la Radio Vaticana:
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Testo dell’intervista:
[ads2]D. โ Dario Fo, รจ noto come i “Fioretti di San Francesco” siano un pezzo forte del suo teatro. Cosa piรน lโattrae del Santo di Assisi?
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R. โ Diciamo che lui fa che la sua vita non puรฒ essere quella che portava prima e cioรจ quella di non fermarsi alle armi e alla lotta soltanto per la giustizia, ma anche un problema della fame, quello della dignitร degli uomini, che in gran parte โ in quel tempo โ sono minori, sono disperati. E istituisce questo gruppo, che a un certo punto non si preoccupa neanche solo di andare incontro ai bisogni; ma soprattutto si preoccupa di scoprire in quello che Dio ha dato, qualcosa di meraviglioso. E prendere il dono di Dio – la natura, lโaria, il sole, le stelleโฆ – e apprezzarle รจ una rivoluzione straordinaria!
D. โ Come quella che in altro modo e in altro campo sta realizzando Papa Francesco: so che lei lo stima. Cosa ha in comune con San Francesco?
R. โ Prima di tutto per il coraggio che ha nellโesporre e nel criticare coloro che fanno del proprio agire un problema di caccia, di raggiungere il bene materiale ad ogni costo.
D. โ Questo suo accostarsi alla vita dei Santi, la porta anche a credere?
R. โ Io non sono un religioso, ma ammiro enormemente la religiositร popolare. Penso che sia una delle grandi conquiste della gente che non ha niente. Eโ riuscita ad avere la festa e la felicitร davanti alle cose minime, piccole. Scoprire che si puรฒ buttare allโaria, rovesciare il mondo e ritrovare nelle cose da poco il massimo. Il massimo รจ nel minimo, insomma.
D. โ Capita anche a lei di essere felice in questo modo?
R. โ Senzโaltro. Prima di tutto ho avuto una vita straordinariamente fortunata. E poi siccome ho imparato che fare le cose insieme agli altri sia una delle piรน belle soddisfazioni in questo mondo, ecco che io mi trovo a lavorare con i giovani in moltissime condizioni e questo mi aiuta ad essere vivo, a superare il minimo; e non solo, tutte le volte tentare di dare il meglio di quello che posso.
D. โ Dario Fo, ora che la sua Franca non cโรจ piรน, comโรจ la sua vita?
R. โ La sua sortita dal mondo mi ha lasciato un grandissimo vuotoโฆ Enorme! Penso sempre a lei ogni volta che devo fare qualche cosa, perchรฉ dico: โCosa farebbe, Franca, se fosse qui con me?โ. Abbiamo vissuto una vita insieme ed รจ difficile โ difficilissimo! โ imparare a vivere da soloโฆ Sรฌ, con tutti gli amici, ma Franca era lโassoluto dello stare insieme.
D. โ Non pensa che un giorno potrร rivederla?
R. โ Penso anche a quelloโฆ Ogni tanto la sento: sento una sua presenza, sento che mi aiuta, sento che si preoccupa di me.
D. โ Crede allora nellโaldilร ?
R. โ Non so come chiamarlo, perchรฉ rimango sempre ateo. E non so se sia un bene o una mancanzaโฆ
D. โ Potrei almeno chiamarlo un ateo che cerca?
R โ Va bene, sรฌ…

