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Il testo ed il commento al Vangelo del
5 Ottobre 2016 – Lc 11, 1-4
XXVII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II
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- Pubblicitร -
- Colore liturgico: Bianco
- Periodo: Terza settimana del Salterio
- Mercoledรฌ – 26.a Tempo Ordinario
- Santo del giorno: S. Placido martire
- Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo
- Liturgia: Gal 2,1-2.7-14; Sal 116; Lc 11, 1-4
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Lc 11, 1-4
Dal Vangelo secondo Luca
Gesรน si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: ยซSignore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoliยป.
Ed egli disse loro: ยซQuando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazioneยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commenti al Vangelo di Lc 11, 1-4
Commento a cura dei Monaci Benedettini
Gesรน maestro di preghiera.
Esiste un vincolo inscindibile tra noi e il nostro Creatore e Signore. ร stato lui stesso a stabilirlo sin dal momento della creazione, alitando il suo spirito in noi e facendoci simili a Lui. ร vero che abbiamo deturpato quella primordiale immagine con l’arroganza del peccato, mai perรฒ si รจ completamento spento in noi l’innato desiderio di riunirci in qualche modo al nostro Dio e Padre.
La preghiera รจ perciรฒ un desiderio spontaneo in ogni essere umano, รจ la necessitร urgente di dialogo con Colui che nel suo amore ci ha generati. Non รจ facile perรฒ immergersi nell’invisibile e nell’infinitamente grande; da quando ci siamo prostrati sulle cose della terra รจ diventata ardua la via del cielo. Gli stessi apostoli, testimoni oculari delle intense preghiere del loro maestro, sentono la necessita di chiedere: ยซSignore, insegnaci a pregareยป.
ร pronta la risposta di Gesรน. Egli, perfetto nella natura divina e umana, sa come rivolgersi al Padre, come unirsi in intima comunione con Lui. Ed intona la sua splendida preghiera: ยซPadre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regnoยป. La paternitร รจ per Lui connaturale ed intima, ma vuole, anticipando i frutti della redenzione, che anche noi ci rivolgiamo a Dio con gli stessi accenti. Ci invita a riscoprire le meraviglie del suo amore. Egli vuole che chiamandolo Padre, riscopriamo la nostra figliolanza, gustiamo come il figlio prodigo l’abbraccio amoroso che ci ridona in pienezza la primitiva dignitร , sentiamo in noi la gioia di Dio per il nostro ritorno a lui.
La preghiera di Gesรน ci risuona come l’inno iniziale di una grande festa, come l’avvento del suo regno in noi. Sentiamo che รจ davvero salutare per noi che si compia, non la volontร degli uomini, vittima di mille inquinamenti, ma quella del nostro Padre che รจ alimentata solo dal suo infinito amore. ร sulla scia di questa meravigliosa scoperta che con fiducia chiediamo poi quanto ci occorre, affinchรฉ ognuno possa vivere dignitosamente e possa progredire nella sua grazia e nella vera fraternitร .
Riscopriamo cosรฌ la forza sanante del perdono e della riconciliazione, riscopriamo quell’aiuto soprannaturale di grazia che ci rende forti dinanzi alle tentazioni e liberi da ogni male. Riscopriamo infine un nuovo programma di vita da realizzare pregando: siamo suoi figli e opera delle sue mani, siamo tutti fratelli in Cristo, tutti da lui riconciliati con il Padre, tutti peccatori, ma capaci di riconciliazione e di perdono. Tutti affamati, ma tutti partecipi nella solidarietร e nella condivisione, dell’unica mensa del pane di Dio.
