In quel tempo Gesรน disse: ยซTi benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perchรฉ hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sรฌ, o Padre, perchรฉ cosรฌ รจ piaciuto a te. Tutto mi รจ stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareยป. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerรฒ. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti รจ dolce e il mio carico leggeroยป. Matteo 11,25-30.
In linguaggio biblico โconoscereโ allude allโintimitร fisica tra uomo e donna. E tale รจ il rapporto di intimitร che Dio ci offre e ci chiede con lui e in lui. Come bambini, Dio ci chiede di farci accogliere ed abbracciare. Di riconoscerci figli. Di entrare, come Gesรน, in quel rapporto di totale reciprocitร e feconditร che cโรจ tra il Padre ed il Figlio e che Maria ha vissuto totalmente con Gesรน in tutta la sua esistenza.
Poesia
Sono sapiente solo della mia piccolezza.
Sono dotta solo del mio essere figlia.
Sei tu il mio Signore buono.
Sei tu il mio Padre che mi da tutto.
Amo tuo figlio.
Mi fido di tuo figlio.
Credo in tuo figlio.
Ascolto solo tuo figlio.
Sono piccola in lui.
Dammi tutto in lui.
Rivelami lui.
Dammi lui.Sono stanca.
Sono schiacciata.
Prendimi tu.
Sii tu il mio peso.
Conducimi tu.
Sii il mio giogo.
Lascio a te la mia fatica.
Lascio a te la mia vita.
Questo commento/poesia del vangelo del giorno รจ fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesรน (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome รจ Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog รจ “Come Gesรน“
โUna donna del vangeloโ รจ anche sul networkย Papaboys
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