Il Vangelo del Giorno, 20 Settembre 2016, Lc 8, 19-21

Data:

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Il testo ed il commento al Vangelo del
20 settembre 2016 – Lc 8, 19-21

XXV Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

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Lc 8, 19-21

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  • Colore liturgico: Rosso
  • Periodo: Prima settimana del Salterio
  • Martedรฌ – 25.a Tempo Ordinario
  • Santo del giorno: Ss. Andrea Kim Taegon, Paolo Chong Hasang e compagni (m)
  • Guidami, Signore, sul sentiero dei tuoi comandi
  • Liturgia: Prv 21, 1-6.10-13; Sal 118; Lc 8, 19-21

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Lc 8, 19-21
Dal Vangelo secondo Luca

โ€ก In quel tempo, andarono a trovare Gesรน la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fu annunziato: ยซTua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vedertiยป.
Ma egli rispose: ยซMia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in praticaยป .

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Commenti al Vangelo di Lc 8, 19-21

Commento a cura dei Monaci Benedettini

Familiari di Gesรน per l’ascolto obbediente della sua parola.

L’episodio riportato dal Vangelo di oggi ci propone una essenziale considerazione sul nostro rapporto, personale e profondo, con il Signore Gesรน. Egli rispose a chi gli annunciava la presenza gelosa dei suoi familiari: โ€œMia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in praticaโ€. Con queste parole Gesรน non rinnega affatto i legami che egli aveva con le persone che lo cercavano e tanto meno con sua madre.

Tuttavia non sfugga una indispensabile constatazione. I suoi parenti si avvicinano a lui, ma per incontrarlo non basta essere dei suoi. C’รจ una folla che lo separa da lui, la folla degli estranei, che sta con lui per ascoltarlo e seguirlo. I parenti quindi – chi si crede vicino – se vogliono incontrarlo devono entrare in quella folla di discepoli, che per loro sono estranei, ma che in realtร  sono i veri parenti, perchรฉ lo ascoltano e gli obbediscono. Si contrappone una parentela secondo lo Spirito a una secondo la carne. Questa รจ una buona notizia per tutti gli ‘estranei’, i quali sono chiamati a essere di casa con Dio nella sua misericordia.

Ascolto, accoglienza, terra, casa hanno in comune una caratteristica materna, la capacitร  di ricevere Cristo, parola seminata nei nostri cuori dall’annuncioโ€. Pur essendo noi generati dalla Parola, in qualche modo la generiamo: diamo a lei una dimora, una tenda dove abitare. Come Maria accolse la Parola e la generรฒ al mondo, cosรฌ il nostro ascolto le da spazio e caratteristiche personali. Mettiamo a disposizione, come Maria, tutto il nostro essere tutto il nostro operare โ€œecco la serva del Signore, sia fatto di me secondo la tua Parolaโ€.

L’azione di Dio รจ sempre molteplice e creatrice di relazioni. E qui ha origine la nostra fraternitร , perchรฉ l’ascolto dell’unica parola di misericordia del Padre che รจ nei cieli, ci rende tutti figli suoi, fratelli di Gesรน e tra di noi. โ€œCosรฌ voi non siete piรน stranieri, ne ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dioโ€.

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