Il Vangelo del Giorno, 31 marzo 2016, Lc 24, 35-48

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Il testo ed il commento al Vangelo del 31 marzo 2016 – Lc 24, 35-48,ย  I Settimana del Tempo di Pasqua, Ottava di Pasqua.

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  • Colore liturgico: bianco
  • Le letture del giorno: At 3, 11-26; Sal.8; Lc 24, 35-48

Lc 24, 35-48
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da รˆmmaus] narravano ciรฒ che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesรน in persona stette in mezzo a loro e disse: ยซPace a voi!ยป. Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: ยซPerchรฉ siete turbati, e perchรฉ sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io hoยป. Dicendo questo, mostrรฒ loro le mani e i piedi.
Ma poichรฉ per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: ยซAvete qui qualche cosa da mangiare?ยป. Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiรฒ davanti a loro.
Poi disse: ยซSono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosรจ, nei Profeti e nei Salmiยป. Allora aprรฌ loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: ยซCosรฌ sta scritto: il Cristo patirร  e risorgerร  dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoniยป.

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C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Misericordia per tutti. Il sacramento della riconciliazione come cammino

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Commento al Vangelo di Lc 24, 35-48

Lc 24, 35-48

Commento a cura dei Monaci Silvestrini

[ads2]Guardate le mie mani, toccatemi.
Nei momenti di difficoltร , quando il peso sรนpera le nostre forze, viene spontaneo rivolgersi al vicino, all’amico, al fratello per chiedergli: dammi una mano! Il Signore Gesรน appare ai suoi per confermare la testimonianza dei due discepoli, illuminati sulla via di รˆmmaus, mostrando loro le mani con, ancora evidenti, i segni dei chiodi. Sono le mani di Cristo, le mani del Dio vivente, le mani del Crocifisso, che ora, glorioso, vengono mostrate agli Apostoli, perchรฉ comprendano il prezzo della pace e godano della gioia del risorto. Da fori di quelle mani sgorga energia divina, sgorga l’augurio della pace e la certezza che Cristo รจ risorto. Vuole cosรฌ fugare ogni dubbio, rimuovere il naturale turbamento che assale gli apostoli dinanzi a quella celestiale ed umanissima visione. Nell’ultima cena Gesรน aveva detto ai suoi commensali ยซPrendete e mangiate… Prendete e bevetene tuttiยป ora esorta i suoi apostoli dicendo: ยซToccatemi e guardate…ยป.

Poi ad ulteriore conferma, per fugare ancora le ultime loro perplessitร , per garantire loro che non hanno a che fare con un fantasma, ma con una persona viva, risorta dalla morte, affinchรฉ la gioia di cui stanno godendo, non risulti effimera, chiede loro: ยซAvete qui qualche cosa da mangiare?ยป. Infine la certezza che illumina e genera la fede piena, Gesรน la trae ancora dalle scritture sacre, dalla parola rivelata: ยซAllora aprรฌ loro la mente all’intelligenza delle Scritture e disse: ยซCosรฌ sta scritto: il Cristo dovrร  patire e risuscitare dai morti il terzo giornoยป. La piena apertura della mente scaturisce solo dalla fede, la virtรน che ci rende certi che in Cristo si adempiono tutte le promesse di Dio, che in lui scopriamo l’indefettibile fedeltร  del nostro Padre celeste, che il piano divino di salvezza universale si รจ avverato nel Risorto. Rigenerati dalla fede e poi confermati dallo Spirito Santo, gli Apostoli e i loro successori potranno adempiere il mandato, che lo stesso Cristo giร  sta scandendo per loro e per tutti i credenti: ยซNel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemmeยป, e aggiunge, ยซDi questo voi siete testimoniยป.

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