Papa Francesco Ai Partecipanti al Congresso Internazionale sull’Enciclica Deus Caritas Est di Benedetto XVI, nel decimo anniversario della pubblicazione

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DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI AL CONGRESSO INTERNAZIONALE
SULL’ENCICLICA DEUS CARITAS EST DI BENEDETTO XVI,
NEL DECIMO ANNIVERSARIO DELLA PUBBLICAZIONE

Sala Clementina
Venerdรฌ, 26 febbraio 2016

 

Cari fratelli e sorelle,

vi accolgo in occasione del Congresso Internazionale sul tema: โ€œLa caritร  non avrร  mai fine (1 Cor 13,8). Prospettive a dieci anni dallโ€™Enciclica Deus caritas estโ€, organizzato dal Pontificio Consiglio Cor Unum, e ringrazio Mons. Dal Toso per le parole di saluto che mi ha rivolto a nome di tutti voi.

La prima Enciclica di Papa Benedetto XVI tratta un tema che permette di ripercorrere tutta la storia della Chiesa, che รจ anche storia di caritร . รˆ una storia di amore ricevuto da Dio, che va portato al mondo: questa caritร  ricevuta e donata รจ il cardine della storia della Chiesa e della storia di ciascuno di noi. Lโ€™atto di caritร , infatti, non รจ solo unโ€™elemosina per lavarsi la coscienza; include ยซunโ€™attenzione dโ€™amore rivolta allโ€™altroยป (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 199), che considera lโ€™altro ยซunโ€™unica cosa con sรฉ stessoยป (cfr San Tommaso dโ€™Aquino, Summa Theologiae, II-II, q. 27, art. 2) e desidera condividere lโ€™amicizia con Dio. La caritร  sta dunque al centro della vita della Chiesa e ne รจ veramente il cuore, come diceva santa Teresa di Gesรน Bambino. Sia per il singolo fedele, sia per la comunitร  cristiana nel suo insieme vale la parola di Gesรน, secondo cui la caritร  รจ il primo e il piรน alto dei comandamenti: ยซAmerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza โ€ฆ Amerai il tuo prossimo come te stessoยป (Mc 12,30-31).

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[ads2]Lโ€™Anno giubilare che stiamo vivendo รจ anche lโ€™occasione per ritornare a questo cuore pulsante della nostra vita e della nostra testimonianza, al centro dellโ€™annuncio di fede: ยซDio รจ amoreยป (1 Gv 4,8.16). Dio non ha semplicemente il desiderio o la capacitร  di amare; Dio รจ caritร : la caritร  รจ la sua essenza, la sua natura. Egli รจ unico, ma non รจ solitario; non puรฒ stare da solo, non puรฒ chiudersi in Sรฉ stesso, perchรฉ รจ comunione, รจ caritร , e la caritร  per sua natura si comunica, si diffonde. Cosรฌ Dio associa alla sua vita di amore lโ€™uomo e, anche se lโ€™uomo si allontana da Lui, Egli non rimane distante e gli va incontro. Questo suo venirci incontro, culminato nellโ€™incarnazione del Figlio, รจ la sua misericordia; รจ il suo modo di esprimersi verso di noi peccatori, il suo volto che ci guarda e si prende cura di noi. ยซIl programma di Gesรน โ€“ รจ scritto nellโ€™Enciclica โ€“ รจ โ€œun cuore che vedeโ€. Questo cuore vede dove cโ€™รจ bisogno di amore e agisce in modo conseguenteยป (n. 31). Caritร  e misericordia sono cosรฌ strettamente legate, perchรฉ sono il modo di essere e di agire di Dio: la sua identitร  e il suo nome.

Il primo aspetto che lโ€™Enciclica ci ricorda รจ proprio il volto di Dio: chi รจ il Dio che in Cristo possiamo incontrare, comโ€™รจ fedele e insuperabile il suo amore: ยซNessuno ha un amore piรน grande di questo: dare la sua vita per i propri amiciยป (Gv 15,13). Ogni forma di amore, di solidarietร , di condivisione รจ solo un riflesso di quella caritร  che รจ Dio. Egli, senza mai stancarsi, riversa la sua caritร  su di noi e noi siamo chiamati a diventare testimoni di questo amore nel mondo. Perciรฒ dobbiamo guardare alla caritร  divina come alla bussola che orienta la nostra vita, prima di incamminarci in ogni attivitร : lรฌ troviamo la direzione, da essa impariamo come guardare i fratelli e il mondo. ยซUbi amor, ibi oculusยป, dicevano i Medioevali: dove cโ€™รจ lโ€™amore, lรฌ cโ€™รจ la capacitร  di vedere. Solo ยซse rimaniamo nel suo amoreยป (cfr Gv 15,1-17), sapremo comprendere e amare chi ci vive accanto.

Lโ€™Enciclica โ€“ ed รจ il secondo aspetto che vorrei sottolineare โ€“ ci ricorda che questa caritร  vuole rispecchiarsi sempre piรน nella vita della Chiesa. Come vorrei che ognuno nella Chiesa, ogni istituzione, ogni attivitร  riveli che Dio ama lโ€™uomo! La missione che i nostri organismi di caritร  svolgono รจ importante, perchรฉ avvicinano tante persone povere ad una vita piรน dignitosa, piรน umana, cosa quanto mai necessaria; ma questa missione รจ importantissima perchรฉ, non a parole, ma con lโ€™amore concreto puรฒ far sentire ogni uomo amato dal Padre, figlio suo, destinato alla vita eterna con Dio. Io vorrei ringraziare tutti coloro che si impegnano quotidianamente in questa missione, che interpella ogni cristiano. In questo Anno giubilare ho voluto sottolineare che tutti possiamo vivere la grazia del Giubileo proprio mettendo in pratica le opere di misericordia corporale e spirituale: vivere le opere di misericordia significa coniugare il verbo amare secondo Gesรน. E cosรฌ, tutti insieme, contribuiamo concretamente alla grande missione della Chiesa di comunicare lโ€™amore di Dio, che vuole diffondersi.

Cari fratelli e sorelle, lโ€™Enciclica Deus caritas est conserva intatta la freschezza del suo messaggio, con cui indica la prospettiva sempre attuale per il cammino della Chiesa. E tutti siamo tanto piรน veri cristiani, quanto piรน viviamo con questo spirito.

Vi ringrazio ancora per il vostro impegno e per quanto potrete realizzare in questa missione di caritร . Vi assista sempre la Vergine Madre e vi accompagni la mia benedizione. Per favore, fate un atto di caritร  e non dimenticatevi di pregare per me. Grazie.

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