BOSE: Meditazione di Avvento – 23 dicembre 2015

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Lc 1,57-66 (Lezionario feriale di Bose)
57Per Elisabetta intanto si compรฌ il tempo del parto e diede alla luce un figlio.ย 58I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
59Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria.ย 60Ma sua madre intervenne: ยซNo, si chiamerร  Giovanniยป.ย 61Le dissero: ยซNon c’รจ nessuno della tua parentela che si chiami con questo nomeยป.ย 62Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse.63Egli chiese una tavoletta e scrisse: ยซGiovanni รจ il suo nomeยป. Tutti furono meravigliati.ย 64All’istante gli si aprรฌ la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.ย 65Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose.ย 66Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: ยซChe sarร  mai questo bambino?ยป. E davvero la mano del Signore era con lui.

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Nella storia delle nascite di Giovanni e di Gesรน troviamo tra i protagonisti uomini e donne di grande fede. Giovanni stesso, per quanto ancora infante, รจ percepito dalla gente come un uomo accompagnato dalla mano del Signore (v. 66); nel grembo della madre รจ giร  un soggetto in grado di danzare di fronte al Messia che gli viene incontro in Maria (Lc 1,44). E di Maria, si sa, non se ne direbbe mai abbastanza. Elisabetta รจ descritta nel nostro testo mentre tiene testa ai membri del suo clan per difendere il progetto di Dio. Giuseppe nella sua obbedienza alla parola di Dio ci รจ esempio di amore gratuito. E ci sono Simeone e Anna che riconoscono e accolgono il Messia a nome di tutto il popolo santo.

Accanto a tutti costoro cโ€™รจ Zaccaria, che perรฒ appare come lโ€™anello debole di tutta la vicenda, tanto che la storia di salvezza sembra avanzare malgrado lui.

Si puรฒ dire che in Lc 1,8-10.21-22 ci viene raccontato il fallimento della sua vocazione. Egli รจ sacerdote del Signore e forse per la prima e lโ€™ultima volta ha in sorte lโ€™occasione di svolgere la sua funzione, quella di andare incontro al Signore nel Tempio e portare al popolo la sua benedizione. Benedire รจ un atto di fede, e il racconto del dialogo di Zaccaria con lโ€™angelo ci dice che venendo meno la fede viene meno la capacitร  di benedire: โ€œZaccaria faceva al popolo dei cenni e restava mutoโ€ (cf. Lc 1,22), incapace di benedire. Quello doveva fare e quello non รจ riuscito a fare.

[ads2]โ€œSiete stati chiamati a benedire, per ricevere in ereditร  la benedizioneโ€. Lโ€™apostolo Pietro ci ricorda unโ€™esigenza della nostra vocazione di cristiani, e allo stesso tempo ci annuncia la promessa di unโ€™ereditร , di un futuro preparato dal Signore. La chiamata del Signore รจ questo: esigenza di una nostra responsabilitร  e dono gratuito suo.

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Certo, lโ€™evangelista Luca ci racconta che la benedizione del Signore verrร , non ci sono dubbi, e sarร  trasmessa alla fine del vangelo dal Figlio dellโ€™uomo, quel Gesรน che รจ morto ed รจ risorto, nel momento in cui ascende al Padre dal Monte degli ulivi (Lc 24,50-51). La parola del Signore non viene meno. Il dono del Signore arriverร  con lui nel giorno della sua venuta, proprio come dice il profeta Isaia: โ€œEcco il Signore viene e ha con sรฉ il premioโ€, e lo dice due volte: Is 40,10; 62,11, e lo ripete lโ€™Apocalisse (Ap 22,12).

Perรฒ Isaia dice anche: โ€œEcco il Signore viene. La sua ricompensa lo precedeโ€. Il suo dono viene con lui e anche viene prima di lui: abbiamo sempre un anticipo della benedizione, e anche questo anticipo non ci viene a mancare.

Cosรฌ, per dono di Dio, anche Zaccaria puรฒ esprimere la sua benedizione. La ascoltiamo in Lc 1,68: โ€œBenedetto il Signore, Dio di Israeleโ€, e questa benedizione comincia a sgorgare quando, nel presente, Zaccaria riconosce lโ€™azione di Dio: โ€œScrisse: โ€˜Giovanni รจ il suo nomeโ€™ … E parlava benedicendo Dioโ€.

Zaccaria mostra di mettere la sua fede nel nome del figlio, Giovanni, cioรจ โ€œDio ha fatto misericordiaโ€, e cosรฌ mostra di saperne vedere il frutto nel presente: il โ€œdono di Dioโ€, che รจ un altro significato del nome Giovanni.

Si puรฒ dire di piรน. Nella sua incredulitร  Zaccaria non ha dimenticato le parole dellโ€™angelo, le ha conservate nel suo cuore. E le ha sapute trasmettere: solo da lui Elisabetta ha potuto conoscere il nome del figlio, per poterlo proporre con coraggio contro il parere del clan familiare.

Per pura grazia cโ€™รจ sempre un compito che possiamo assolvere, anche se la nostra fede vacilla ed รจ muta. Cosรฌ potremo benedire il Signore alla sua venuta, e ricevere da lui la sua benedizione.

Il Signore Gesรน viene presto e il dono della sua grazia sia con tutti noi.

Fratel Stefano della comunitร  monastica di Bose

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