Lc 1,39-45 (Lezionario feriale di Bose)
26Se dunque vi diranno: ยซEcco, รจ nel desertoยป, non andateci; ยซEcco, รจ in casaยป, non credeteci.ย 27Infatti, come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, cosรฌ sarร la venuta del Figlio dell’uomo.28Dovunque sia il cadavere, lรฌ si raduneranno gli avvoltoi.
29Subito dopo la tribolazione di quei giorni,
il sole si oscurerร ,
la luna non darร piรน la sua luce,
le stelle cadrannoย dal cielo
e le potenze dei cieliย saranno sconvolte.
30Allora comparirร in cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribรน della terra, e vedrannoย il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cieloย con grande potenza e gloria.31Egli manderร i suoi angeli, con una grande tromba, ed essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli.
Il brano รจ tratto dal discorso โescatologicoโ del Vangelo secondo Matteo: il contesto cioรจ รจ quello dellโultimo discorso di Gesรน prima della sua passione, un discorso sulle โcose ultimeโ alle quali anche noi in Avvento volgiamo il nostro sguardo. Il tema รจ sviluppato da Gesรน in risposta ai discepoli che gli chiedono โquandoโ accadranno queste cose e quale sarร il โsegnoโ della sua venuta (parousรญa) e della fine del mondo (cf. Mt 24,3). Allโesortazione a non inseguire inutili speculazioni circa il quando e a non cedere a false illusioni circa i segni di tali avvenimenti, qui si aggiunge unโanaloga considerazione sul โdoveโ (cf. v. 26): un monito a non lasciarsi ingannare facendosi tirare di qua e di lร dietro โfalsi cristi e falsi profeti โฆ grandi segni e miracoliโ (cf. vv. 23-24), e dunque un invito a rimanere e preparare la parousรญa lรฌ dove ci si trova. Il suo improvviso e imprevedibile accadere, infatti, sarร comunque manifesto a ogni latitudine, da oriente a occidente, e non mancherร di attirare tutti a sรฉ (cf. v. 28).
[ads2]Lo sconvolgimento cosmico descritto facendo ricorso a immagini tipiche dellโapocalittica giudaica (cf. Gl 2,10; Am 8,9) ci dice che con lโavvento del giorno del Signore finirร il tempo cosรฌ come lo conosciamo noi, ritmato dallโalternarsi del giorno e della notte, e questo per volontร di quello stesso Dio che aveva voluto il sole e la luna e le stelle, โcosa buonaโ ai suoi occhi (cf. Gen 1,14-19). Il riferimento alle โpotenze dei cieliโ che saranno sconvolte, se cogliamo una possibile allusione alle potenze cosmiche che secondo gli antichi dal cielo governavano il mondo (cf. Ef 1,21), annuncia per noi la liberazione da quei poteri forti che magari oggi determinano il corso della storia, ma non avranno lโultima parola.
Alla fine, infatti, apparirร in cielo solamente โil segno del Figlio dellโuomoโ (v. 30). Lโespressione, propria di Matteo, rimanda al Figlio dellโuomo stesso, a quello che ci รจ stato dato di vedere di lui su questa terra: la sua umanitร . Nel giudizio, รจ sulla sua umanitร che sarร misurata quella di cui noi saremo stati capaci. Aggrappandoci al vangelo, osiamo sperare che lโamore da lui vissuto salvi ciรฒ che noi tentiamo di vivere sul suo esempio. In questo senso possiamo considerare lโinterpretazione patristica che identifica il โsegno del Figlio dellโuomoโ con il segno della croce. Se il Veniente รจ il Crocifisso risorto dei vangeli, noi lo incontreremo quale giudice dal volto misericordioso: saremo giudicati dalle sue piaghe, possiamo sperare nel suo amore.
Allora, quando verrร con grande potenza e gloria, le sue piaghe ci appariranno trasfigurate. Oggi sappiamo riconoscere quelle dellโumanitร ferita che incontriamo (cf. Lc 10,29-37)? In questo Avvento preghiamo perchรฉ, sin dโora e non solo allora, si aprano i nostri occhi su ciรฒ che non vogliamo vedere (cf. Mt 25,31-46; Lc 16,19-31). Approfittiamo di questo tempo e cominciamo a batterci il petto per confessare le nostre mancanze, ma soprattutto per risvegliare il nostro cuore cosรฌ da non perdere altre occasioni. Nellโattesa che il Signore nel suo giorno convochi lโumanitร dai quattro venti al suono della โgrande trombaโ (v. 31, cf. Is 27,13; 1Ts 4,16), ascoltiamo la voce dello Spirito e facciamo tacere il rumore delle nostre armi, cosรฌ da incamminarci su vie di pace (cf. Is 2,2-5; Lc 1,79) verso il raduno degli eletti.
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Fratel Fabio della comunitร monastica di Bose
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