BOSE: Meditazione di Avvento – 9 dicembre 2015

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Lc 1,39-45 (Lezionario feriale di Bose)
26Se dunque vi diranno: ยซEcco, รจ nel desertoยป, non andateci; ยซEcco, รจ in casaยป, non credeteci.ย 27Infatti, come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, cosรฌ sarร  la venuta del Figlio dell’uomo.28Dovunque sia il cadavere, lรฌ si raduneranno gli avvoltoi.
29Subito dopo la tribolazione di quei giorni,
il sole si oscurerร ,
la luna non darร  piรน la sua luce,
le stelle cadrannoย dal cielo
e le potenze dei cieliย saranno sconvolte.
30Allora comparirร  in cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribรน della terra, e vedrannoย il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cieloย con grande potenza e gloria.31Egli manderร  i suoi angeli, con una grande tromba, ed essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli.

avvento-bose

Il brano รจ tratto dal discorso โ€œescatologicoโ€ del Vangelo secondo Matteo: il contesto cioรจ รจ quello dellโ€™ultimo discorso di Gesรน prima della sua passione, un discorso sulle โ€œcose ultimeโ€ alle quali anche noi in Avvento volgiamo il nostro sguardo. Il tema รจ sviluppato da Gesรน in risposta ai discepoli che gli chiedono โ€œquandoโ€ accadranno queste cose e quale sarร  il โ€œsegnoโ€ della sua venuta (parousรญa) e della fine del mondo (cf. Mt 24,3). Allโ€™esortazione a non inseguire inutili speculazioni circa il quando e a non cedere a false illusioni circa i segni di tali avvenimenti, qui si aggiunge unโ€™analoga considerazione sul โ€œdoveโ€ (cf. v. 26): un monito a non lasciarsi ingannare facendosi tirare di qua e di lร  dietro โ€œfalsi cristi e falsi profeti โ€ฆ grandi segni e miracoliโ€ (cf. vv. 23-24), e dunque un invito a rimanere e preparare la parousรญa lรฌ dove ci si trova. Il suo improvviso e imprevedibile accadere, infatti, sarร  comunque manifesto a ogni latitudine, da oriente a occidente, e non mancherร  di attirare tutti a sรฉ (cf. v. 28).

[ads2]Lo sconvolgimento cosmico descritto facendo ricorso a immagini tipiche dellโ€™apocalittica giudaica (cf. Gl 2,10; Am 8,9) ci dice che con lโ€™avvento del giorno del Signore finirร  il tempo cosรฌ come lo conosciamo noi, ritmato dallโ€™alternarsi del giorno e della notte, e questo per volontร  di quello stesso Dio che aveva voluto il sole e la luna e le stelle, โ€œcosa buonaโ€ ai suoi occhi (cf. Gen 1,14-19). Il riferimento alle โ€œpotenze dei cieliโ€ che saranno sconvolte, se cogliamo una possibile allusione alle potenze cosmiche che secondo gli antichi dal cielo governavano il mondo (cf. Ef 1,21), annuncia per noi la liberazione da quei poteri forti che magari oggi determinano il corso della storia, ma non avranno lโ€™ultima parola.

Alla fine, infatti, apparirร  in cielo solamente โ€œil segno del Figlio dellโ€™uomoโ€ (v. 30). Lโ€™espressione, propria di Matteo, rimanda al Figlio dellโ€™uomo stesso, a quello che ci รจ stato dato di vedere di lui su questa terra: la sua umanitร . Nel giudizio, รจ sulla sua umanitร  che sarร  misurata quella di cui noi saremo stati capaci. Aggrappandoci al vangelo, osiamo sperare che lโ€™amore da lui vissuto salvi ciรฒ che noi tentiamo di vivere sul suo esempio. In questo senso possiamo considerare lโ€™interpretazione patristica che identifica il โ€œsegno del Figlio dellโ€™uomoโ€ con il segno della croce. Se il Veniente รจ il Crocifisso risorto dei vangeli, noi lo incontreremo quale giudice dal volto misericordioso: saremo giudicati dalle sue piaghe, possiamo sperare nel suo amore.

Allora, quando verrร  con grande potenza e gloria, le sue piaghe ci appariranno trasfigurate. Oggi sappiamo riconoscere quelle dellโ€™umanitร  ferita che incontriamo (cf. Lc 10,29-37)? In questo Avvento preghiamo perchรฉ, sin dโ€™ora e non solo allora, si aprano i nostri occhi su ciรฒ che non vogliamo vedere (cf. Mt 25,31-46; Lc 16,19-31). Approfittiamo di questo tempo e cominciamo a batterci il petto per confessare le nostre mancanze, ma soprattutto per risvegliare il nostro cuore cosรฌ da non perdere altre occasioni. Nellโ€™attesa che il Signore nel suo giorno convochi lโ€™umanitร  dai quattro venti al suono della โ€œgrande trombaโ€ (v. 31, cf. Is 27,13; 1Ts 4,16), ascoltiamo la voce dello Spirito e facciamo tacere il rumore delle nostre armi, cosรฌ da incamminarci su vie di pace (cf. Is 2,2-5; Lc 1,79) verso il raduno degli eletti.

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Fratel Fabio della comunitร  monastica di Bose

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